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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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08-09-2013, 22:06 | #1 |
Senior Member
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il disastro del 27 agosto ad Anzola: tromba d'aria ?
Ero in ferie quando è accaduto.
Mio fratello mi telefona dicendo che nel giardino di casa una tromba d'aria nel corso d'un violentissimo temporale ha sradicato 2 alberi. Nel Carlino Bologna del 29/8 viene riportata la notizia di danni anche notevoli in una striscia di territorio da Anzola a Calderara (vigne abbattute, alberi stradicati, fabbricati agricoli scoperchiati) e in un'altra striscia fra Sala Bolognese, Trebbo di reno, Corticella (canile di Trebbo devastato, ecc.) Quando torno a casa (ieri) l'amara sorpresa: i due alberi non erano niente: la mia vigna è stata letteralmente abbattuta (pali di sostegno in cemento spezzati in due come grissini) Una vigna rinomata, sempre ad Anzola (dell'azienda Bosi) è stata anch'essa letteralmente distrutta. Naturalmente quando succedono queste cose io non sono mai a casa (sembra una maledizione: gli eventi più clamorosi avvengono sempre quando sono in ferie: è già successo più volte in passato) quindi non posso dire se si tratta di un autentico tornado (del grado più basso della scala Fujita, ma comunque tornado) oppure solo di un groppo di vento violentissimo. Il fatto che abbia devastato il territorio a "strisciate" come un vero tornado mi fa propendere per questa ipotesi. Vorrei chiedere ai più esperti del forum (Gigio, in primis) se mi possono aiutare a capire la vera natura del fenomeno (p.s.: la mia Davis per fortuna ha resistito: si trovava in una zona che non ha subito danni; l'anemometro, piazzato malissimo, è di poco aiuto: Zamba non l'ha nemmeno inserito in Asmer tanto non avrebbe fornito dati significativi). |
09-09-2013, 12:36 | #2 | |
Socio AsMER
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Citazione:
La scia dei danni lasciati da un tornado è in genere una linea tortuosa leggermente ondulata, quella dei danni da downburst/microburst è in genere rettilinea con leggero scarto a destra rispetto alla direzione di avanzamento del vento; vedi se è possibile verificare queste cose.
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Detesto la nazionale azzurra, però lo dico. Non me ne fotte nulla del Rwanda, però lo dico. Voi no, non ve ne fotte, ma non lo dite! Non sono eroico; me ne infischio di me stesso, del governo, della politica, del teatro.. C. Bene |
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09-09-2013, 13:21 | #3 | |
Senior Member
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Citazione:
I filari del vigneto sono stati abbattutti tutti nella stessa direzione, nessun allettamento caotico La strisciata è pressochè rettilinea, almeno per quanto riguarda le zone danneggiate di mia conoscenza. Sulla base di quello che scrivi più sopra, sembrerebbe quindi inettamente più probabile un downburst/microburst, comunque se riesci a consultare il radar di quell'ora te ne sarei immensamente grato E grazie ancora per il disturbo che ti stai prendendo |
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09-09-2013, 16:09 | #4 |
Great Member
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09-09-2013, 17:01 | #5 |
Socio AsMER
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Dunque, c'è una radarata sospetta alle 18.20 locali quando però il sistema è ancora discretamente lontano da Anzola; la struttura evidenzia una possibile supercella, anche se non molto ben definita (ma nelle nostre zone è un classico, le super campano poco, a parte casi eccezionali come quello del 3 maggio); in ogni caso un abbozzo di hook eco c'è tra Piumazzo e Spilamberto; in quella fase essa potrebbe aver innescato un tornado o un landspout. Successivamente il sistema evolve in squall line come si vede anche dal rapporto Arpa quando investe il ferrarese; tra le due fasi il sistema transita su Anzola; nella scansione delle 18.30 la cella investe Anzola, e l'eco radar suggerisce un wet downburst; però nella zona ad ovest di Anzola il sistema poteva ancora mantenere caratteristiche a supercella e quindi qualche fenomeno vorticoso non è da escludere.
Il radar delle 18.30 è da downburst, quello delle 18.20 mostra segni di hook-eco. Direi downburst, ma l'ipotesi di un evento vorticoso, che magari è andato quasi ad esaurirsi su Anzola o poco prima, non è troppo peregrina.
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09-09-2013, 21:13 | #6 | |
Senior Member
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grazie mille, Gigio. Grande come sempre !! |
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10-09-2013, 10:59 | #7 | |
Great Member
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Citazione:
grazie |
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10-09-2013, 11:42 | #8 | |
Socio AsMER
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Landspout= tornado non mesociclonico, ovvero fenomeno vorticoso che non si origina da un mesociclone o da una supercella ma da un temporale "normale"; si manifestano in genere nella zone di convergenza tra i venti discendenti associati alle precipitazioni ed aria fredda e le correnti ascensionali che, davanti, ancora entrano nel temporale. Di solito sono meno intensi e duraturi dei tornado mesociclonici. Se si formano in mare vengono chiamati "waterspout" (trombe marine). Squall line= linea temporalesca sagomata ad arco con un continuo e ben sviluppato fronte di raffica ("gust front") sul bordo principale della linea che determina venti violenti e qualche volta landspout. Tipicamente frontale, assume la forma ad arco grazie all'aria fredda che spinge vigorosamente dietro il sistema aprendolo a "ventaglio". Possono prodursi supercelle sull'estremità meridionale del sistema, laddove la vorticità è molto elevata. Frequenti grandinate e downburst. Downburst= forte downdraft, ovvero una colonna d'aria fredda che in rapida discesa dal temporale impatta al suolo più o meno perpendicolarmente e che si espande orizzontalmente (divergenza) in tutte le direzioni. La violenta espansione, paragonabile ad un improvviso scoppio (burst), spesso produce un vortice rotante, o un anello, all’interno del quale si sviluppano dei venti molto ravvicinati che hanno un’elevata velocità e direzioni opposte. Molto pericoloso, dal momento che le raffiche possono raggiungere 130-140 km/h nei casi peggiori (frequentemente sopra gli 80 km/h). A differenza del tornado però non ci sono moti vorticosi orizzontali, quindi il downburst provoca danni "lineari"; quando è molto violento sradica alberi con facilità poichè le prima raffiche hanno una forte componente diretta verso l'alto che invita al "sollevamento"; per lo stesso motivo può scoperchiare case o capannoni. In seguito prevale la componente diretta dall'alto verso il basso con effetto di "schiacciamento" (cedimenti strutturali). Se accompagnato da pioggia e grandine si parla di "wet downburst" (downburst umido) con visibilità ridotta a pochi metri; se associato a scarse precipitazioni si parla di "dry downburst" (downburst secco), molto pericoloso poichè scarsamente visibile a distanza a meno che non sollevi molta polvere. Un buon esempio di wet downburst è qui: http://www.youtube.com/watch?v=3_e4yidYXHg
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10-09-2013, 13:15 | #9 |
Great Member
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molte grazie!
il 24 agosto ho assistito ad una squall line da manuale in piemonte con successivo downburst |
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