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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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04-05-2023, 14:25 | #71 |
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Spero Gigio mi perdonerà se riporto quanto ha scritto su ForliToday:
Rendiconta Randi: "In circa 36 ore sono caduti fino a 240 millimetri di pioggia (prime colline del ravennate, Casola Valsenio) e tra 150 e 200 millimetri in diverse aree collinari del ravennate del forlivese, mentre in pianura sì è oscillati tra 80 e 120 millimetri con i massimi sul lughese e faentino, e i minimi verso la bassa forlivese. Meno interessati il cesenate e soprattutto il riminese. I valori accumulati sulle colline del ravennate e del forlivese occidentale sono all’incirca quelli che cadono normalmente in tutta la primavera, mentre i valori climatologici di maggio sono stati doppiati o anche triplicati". "Nonostante non si siano manifestati temporali, gli enormi accumuli di pioggia sono derivati da 36 ore almeno di pioggia ininterrotta a causa della lenta evoluzione del sistema perturbato che le ha originate, ovvero un fronte occluso nato in seno a una depressione innescatasi sul mar Tirreno che ha richiamato da sud-est aria molto umida e mite in quota sopra uno strato più fresco ma altrettanto umido nei bassi strati dovuto a correnti da nord-est - prosegue l'esperto meteo nell'analisi -. Si tratta di una classica situazione da piogge consistenti in regione, ma nel caso di martedì esse sono state particolarmente elevate sui rilievi a causa dei forti venti tra nord e nord-est che hanno favorito il fenomeno dello stau appennino, ovvero un ulteriore impulso ai moti verticali determinato dallo sbarramento orografico nei versanti esposti". Nelle prossime ore è prevista una tregua, quanto durerà? "L’evento è oramai concluso a parte le ultime deboli piogge o pioviggini sui rilievi. Un’espansione verso est dell’alta pressione sub-tropicale favorirà un miglioramento ulteriore per i prossimi giorni, almeno fino a domenica inclusa, con prevalenza di schiarite e senza nuove precipitazioni, associate ad un rapido aumento delle temperature, specie nei valori massimi. Tuttavia, nella prossima settimana potremmo avere una nuova fase instabile (da confermare data l’incertezza ancora presente), che però dovrebbe avere caratteristiche diverse, ovvero non piogge prolungate ed insistenti, ma rovesci o temporali a carattere sparso e di breve durata, quindi meno pericolosa". Come dovrebbe proseguire poi il mese di maggio? "Per il momento prevale un segnale ancora moderatamente instabile, quindi con periodi di bel tempo ma interrotti da fasi di instabilità, aspetto del tutto normale nella stagione primaverile. Le temperature non dovrebbero discostarsi particolarmente dalla norma del periodo". Tanta pioggia dopo un aprile piuttosto avaro di precipitazioni… "Si tratta di una delle caratteristiche del “nuovo clima”, e quanto occorso negli ultimi 2 mesi ne è una sorta di manifesto. Pochissime piogge in aprile (che invece dovrebbe essere un mese piuttosto piovoso), con l’80% in meno della normale pioggia attesa, e di seguito tutta la pioggia di due mesi o di un’intera stagione in meno di due giorni. Tutto ciò appartiene alla categoria degli “estremi”, vale a dire un clima molto più variabile rispetto a un tempo, e i dati lo confermano, non solo sul trend all’aumento delle temperature, ma anche in base a un sensibile peggioramento della distribuzione delle precipitazioni". Qual è la situazione del deficit idrico? "Ormai, almeno per quanto riguarda il nostro territorio, il deficit è risolto, quantomeno in riferimento alle condizioni di siccità sul breve periodo, mentre permane una condizione ancora moderatamente critica sul deficit di lungo periodo (12-24 mesi). Non dimentichiamo che una buona frazione delle precipitazioni degli ultimi due giorni andrà persa per dilavamento e ruscellamento, quindi non sarà resa disponibile ai terreni e alle colture. In ogni caso direi che il problema per il momento è archiviato, almeno in Romagna". E' sbagliato dire che il mese di aprile è stato piuttosto fresco? "No, è sostanzialmente corretto. Infatti abbiamo archiviato un aprile 2023 leggermente fresco con anomalia di temperatura media di -0,2°C su base 1981-2010, ma di -1,0°C su base 1991-2020, il che implica che tra i due trentenni la temperatura media di aprile si sia alzata di ben +0,8°C, mica poco. Se però andiamo più indietro nel tempo (trentenni 1971-2000 o 1961-1990) l’anomalia diventa positiva anche per aprile 2023, ma fermiamoci all’epoca recente. Da rilevare che si è manifestato il terzo aprile consecutivo con temperatura media più o meno inferiore alla norma (2023-2022-2021), aspetto sicuramente singolare dato il contesto climatico attuale. Da segnalare l’intensa gelata tardiva del giorno 6 con temperature minime assolute fino a -3/-4°C anche sulle aree di bassa pianura associate a danni rilevanti alle colture".
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“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”. Jacob Burckhardt |
04-05-2023, 17:51 | #72 | |
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La portata di un fiume è data da sezione x velocità, se ci mettiamo gli alberi a rallentare la velocità, per forza di cose, il fiume per far passare la stessa portata dovrà ingrandire la sezione, siccome la larghezza rimane la stessa, perché gli argini non si spostano, l'acqua allarga la sezione in altezza, per cui aumenta di livello, è matematico che gli alberi nel fiume portano a livelli più alti delle piene. In questo alluvione di Bagnacavallo, il fiume avrebbe avuto bisogno di circa 30/40 cm in più di argine, siccome quando ha iniziato a tracimare, seguendo gli idrometri a monte tra faenza e Pieve Cesato, si potevano calcolare ancora 30/40 cm di aumento, oppure sarebbe servito un 10/20% in più di velocità, la prima soluzione è più complessa, la seconda è sufficiente togliere tutti quegli alberi fitti che sono in quella zona. |
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05-05-2023, 06:56 | #73 |
Responsabile Sez. "Angolo della Neve"
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Cielo poco nuvoloso qui a Faenza (RA); a San Biagio (RA) vento assente e temperatura minima di +6,0°c.
Ieri, a San Biagio (RA), temperatura massima di +22,6°c. Ancora sotto acqua strade e case a Faenza città.
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05-05-2023, 07:33 | #74 | |
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Addirittura hanno lasciato le scuole aperte a Bagnacavallo quando il fiume aveva già iniziato a tracimare, poi ha rotto intorno all 11 di mattina e si sono trovati l'acqua ovunque al pomeriggio |
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05-05-2023, 07:40 | #75 |
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A Faenza non c'è stata nessuna rottura di argine, l'onda di piena del marzeno lo ha sormontato e in quel punto non ci sono alberi nell'alveo. È stato un fenoneno eccezzionale...anzi ultrasecolare che purtroppo diventerà sempre più frequente. Preparati ad altre notti insonni.
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05-05-2023, 07:52 | #76 |
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Io, che non sono nessuno, avevo già avvisato i miei amici di una possibile piena ancora prima che iniziasse a piovere, solo dalle previsioni, anche se ovviamente non credevo a una roba del genere, poi ho avvisato che la piena sarebbe arrivata sicura dopo la prima notte di pioggia e li ho aggiornati sui livelli idrometrici già alla mattina precedente al disastro, poi ovvio che non si può immaginare che arrivi a un simile livello, ma almeno l'allarme doveva esserci prima, già dopo la prima notte di pioggia, il comunicato del Sindaco di Faenza è arrivato alla sera/notte quando molti sono già a dormire... mentre a Bagnacavallo prima di dare l'allarme si è aspettato che il fiume rompesse addirittura
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05-05-2023, 07:53 | #77 |
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Se non si arriva a dare allarmi con una pioggia lunga 30 ore e previsioni azzeccate già dal giorno prima che cada la precipitazione, allora siamo messi male
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05-05-2023, 07:56 | #78 |
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Non parliamo di un nubifragio di 2 ore, ma una pioggia di 30 ore prevista 48 ore prima,
Poi Sanpei mi vieni a parlare di avvisi tipo allarmi da guerra, ma daiiii In questo caso bastava molto meno, metti uno come cicciod del forum a capo della protezione civile e l'allarme arriva per tempo |
05-05-2023, 08:12 | #79 |
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Alcune precisazioni:
1) i primi allarmi del sindaco di Faenza sono stati alle 20 - 20.30 dicendo di salire ai piani alti delle case. 2) l'esondazione a Faenza è stata causata dalla piena del marzeno, dovuta ai 240 mm caduti sul monte trebbio, compresi quelli del breve nubifragio occorso dalle 2 alle 3 di notte che hanno causato l'ondata decisiva Ma perchè i terreni non hanno assorbito più acqua? alcune ipotesi: 1) terreno argilloso poco permeabile 2) lavorazione dei terreni lungo la pendenza coltivati a grano o foraggere che trattengono poca acqua 3) completo disboscamento delle nostre campagne Ricordo da ragazzo che tra i vari terreni coltivati c'erano sempre delle larghe fasce a bosco, specie attorno ai fiumi, zone che trattenevano acqua, rallentavano le piene e costituivano un serbatoio di biodiversità. Poi la kiwimania ha fatto disboscare tutto, rettificare i corsi d'acqua, abbassare le sponde per coltivare anche su quelle. Quindi a mio avviso il problema non sono i "troppi alberi" negli alvei (a Faenza quasi ogni anno Reciwood viene a fare il pieno di triciato con quello che si taglia dentro i fiumi) ma i "pochi alberi" nelle campagne, specie in collina. Il Kiwi ha arricchito Faenza e zone limitrofe ma questo è il prezzo da pagare.
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“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”. Jacob Burckhardt |
05-05-2023, 08:16 | #80 |
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Solo per inquadrare la dimensione dell'evento, mai registrata una pioggia del genere a Faenza dal dopoguerra. Ma a Casola Valsenio (valle del Senio poi tracimato sopra Castelbolognese) sono caduti 180 mm in 24 ore ...il record precedente era di 135 del 1994, nel famigerato 03.11.1966 "solo" 110 mm.
Credo che sia chiara l'eccezionalità ....
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