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Vecchio 10-07-2020, 12:54   #1081
sanpei
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ma dai, non me l'aspettavo mica....

Ispra: il 2019 è stato il terzo anno più caldo in Italia dal 1961. Il Rapporto Ispra "Gli indicatori del clima in Italia nel 2019" spiega che il caldo è stato particolarmente intenso tra il 26 e il 29 giugno del 2019, quando sono stati registrati nuovi record assoluti di temperatura in diverse località del nord-ovest e del settore alpino, con punte di 40°C in pianura e 35-36°C a circa 1000 metri di quota...
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Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono molto sicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
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Vecchio 14-07-2020, 13:20   #1082
sanpei
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Per veri appassionati di fenomeni estremi:

La città di Verkhojansk, 4.600 chilometri a Est di Mosca, profonda Siberia, da tempo rivaleggia con il villaggio di Ojmjakon per il titolo di "Polo del freddo". Già iscritta nel Guinness dei primati per la più ampia escursione termica al mondo, vanta un record di temperatura minima ineguagliato nella storia: i meno 67,7°C rilevati nel 1982. Quest'anno ha però fatto notizia per un primato diametralmente opposto: nel pomeriggio del 20 giugno, la colonnina di mercurio ha raggiunto i 38°C, la temperatura più alta registrata oltre il Circolo polare artico da quando sono iniziate le rilevazioni.

"Verkhojansk, in effetti, è un posto insolito. È la città dei record del clima", rivendica Ljubov Perfilieva, raggiunta al telefono da La Repubblica. Originaria di Novosibirsk, 33 anni, da 15 vive a Verkhojansk dove lavora nell'oramai leggendaria stazione meteorologica locale guidata dal marito Anatolij Perfiliev. Un osservatorio speciale sugli inusuali sbalzi di temperatura di questa città, dimora di poco più di mille e cento anime, dove il sole splende tutto il giorno per settimane in estate e scompare per mesi in inverno.

"Il cambiamento climatico qui si tocca con mano. Il nostro clima continentale nordico è di per sé caratterizzato da inverni freddi e lunghi e da estati calde e brevi. Negli ultimi anni, però, qualcosa sta cambiando", spiega Perfilieva. "L'inverno è più mite e l'estate più fresca. Ma registriamo brusche ondate di freddo o di caldo sia in inverno che in estate. Ti rallegri che è arrivato il caldo e l'indomani nevica. Ormai è impossibile per noi meteorologi prevedere che tempo farà tra due settimane".

Se d'inverno le ciglia e le sopracciglia sono perlate di brina, l'inchiostro delle penne si ghiaccia e le auto vengono tenute accese anche se inutilizzate per timore che le batterie smettano di funzionare, d'estate - racconta la meteorologa - scarseggia il pascolo per il bestiame perché la vegetazione si secca, anche la pesca è magra perché i pesci cercano refrigerio in profondità e le zanzare sono insaziabili. "E noi siberiani non siamo abituati a quest'afa", prosegue Perfilieva. "Dopo i primi entusiasmi per il tepore inusuale, ne soffriamo. Solo i bambini gioiscono perché possono fare i bagni nel fiume e prendere il sole".

Il caldo eccezionale non è un'esclusiva di Verkhojansk. Stando al Copernicus Climate Change Service, tutto l'Artico si starebbe "riscaldando molto più velocemente che il resto del mondo". Con temperature tra i 3 e i 6 gradi Celsius sopra la media e conseguenze quasi apocalittiche per l'Estremo Oriente Russo. Perfilieva prova a elencarle. Siccità più lunghe. Precipitazioni estreme e inondazioni. Incendi sempre più frequenti che consumano ettari di foresta fino a "spegnere il sole", dicono nella Jacuzia. Lo scongelamento del permafrost che libera ingenti quantità di anidride carbonica e fa sprofondare infrastrutture. Come il deposito di gasolio crollato il 29 maggio che ha riversato una marea nera nel fiume Ambarnaja nei pressi di Norilsk, la città più a Nord del mondo, e costretto Vladimir Putin a dichiarare lo stato d'emergenza.

Nel surriscaldamento della Siberia il governo russo, però, vede anche potenziali "vantaggi", come rivela un documento di 17 pagine diffuso il 4 gennaio scorso: più terra disponibile per l'agricoltura, risparmi sui costi del riscaldamento, l'apertura di nuove rotte commerciali e un più facile accesso alle risorse minerarie dell'Artico. Anche per Perfilieva non mancano gli aspetti positivi: "Il clima cambia e genera continue sorprese. Ed è questo che rende il mio lavoro, e la mia vita qui, interessante".
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Vecchio 28-07-2020, 10:48   #1083
Peval
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condizioni dei ghiacci artici a dir poco disastrose:

http://nsidc.org/arcticseaicenews/
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Vecchio 28-07-2020, 15:39   #1084
Simone
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Scordiamocelo il ghiaccio artico in estate...
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Vecchio 11-08-2020, 09:44   #1085
sanpei
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Siccità non più soltanto a Sud: anche Germania e Olanda a corto d’acqua.
(Christina Ciszek)
Sulla prima pagina di Le****ro c'è la fotografia di un fiume in secca, simbolo della nuova annata di siccità in Francia, che colpisce soprattutto gli agricoltori. Su quella dello spagnolo El Pais campeggia un elicottero che tenta di spegnere gli incendi in Galizia (ma brucia anche l'entroterra di Alicante). E più a nord, in Europa, non va meglio.

C'è penuria d’acqua a Lauenau, comune in Bassa Sassonia a ovest di Hannover, in Germania. Sabato, ogni volta che i 4.000 abitanti aprivano i rubinetti, non vedevano scorrere acqua. Le riserve della città erano consumate. Non solo per l'ondata di caldo, ma anche per il coronavirus, spiega il sindaco Georg Hudalla alla radiotelevisione Ndr: «Quest'anno tanti residenti non sono andati in vacanza per la pandemia. Si consuma più acqua a casa».

Il Comune, sabato, ha messo a disposizione un'autocisterna: 10 litri per ogni cittadino, da portar via con i secchi. L'acqua da bere, invece, si doveva comprare al supermercato. L'appello rigido a non usare più acqua né per le piscine né per innaffiare i prati e i giardini e a fare solo una doccia veloce ha aiutato. Hudalla ringrazia i cittadini che ora risparmiano il 50% del consumo normale e ritiene necessario un tale risparmio fino all’autunno.

Il deposito d'acqua di Lauenau si alimenta dalla catena di montagne Deister. La risorgiva è sotto terra, libera dai nitrati. Ma dipende dalla piovosità: se non piove, la riserva d'acqua si ricostituisce solo lentamente. E non sta piovendo abbastanza. La secca del nord della Germania e dei Paesi Bassi diventa sempre più visibile e rende necessaria l'irrigazione dei campi. E, come detto, le ondate di caldo e l'effetto del coronavirus peggiorano la situazione.

I Paesi Bassi hanno già avuto a che fare con questo problema due volte quest’anno. Quanto più cresce il consumo d'acqua, tanto meno basta la pressione negli acquedotti e dai rubinetti escono solo gocce. Insomma, il Paese che da mille anni ha praticato drenaggio e disidratazione per il recupero dei terreni, ora pensa a come conservare l'acqua, dice Jelle Hannema, capo del fornitore d'acqua olandese Vitens. Si vuole ripensare l’irrigazione dei campi coltivabili secondo il modello israeliano, che utilizza il sistema a goccia nelle zone aride. Un prato verde presto non sarà più una cosa ovvia.
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Vecchio 11-08-2020, 12:48   #1086
sanpei
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Ci sono anche buone notizie, la crisi non frena le rinnovabili, anzi il minor inquinamento ha probabilmente aumentato la produzione solare:

Per la prima volta dopo 53 anni in primavera le fonti rinnovabili d’energia tornano in testa nella produzione elettrica italiana. E crollano le emissioni italiane di CO2.

Ora l'Enea nell' "Analisi trimestrale del sistema energetico" ha censito l'effetto complessivo prodotto in Italia dalla fermata epidemica per tutti i tre mesi della primavera, cioè quelli dell'emergenza più alta, dal 1° aprile al 30 giugno.

Eccone il riassunto.
- Rispetto al secondo trimestre del 2019, in questa primavera i consumi complessivi di energia in Italia sono crollati del 22%.
- Il periodo più drammatico è il mese di clausura più rigorosa, aprile (-30%).
- Sono ribassati i prezzi energetici.
- I consumi di corrente elettrica sono diminuiti del 13%.

E poi (attenzione ai dati ambientali) :
- le fonti rinnovabili di energia hanno superato il 50% e sono tornate alla prevalenza che avevano fino a mezzo secolo fa,
- mentre le emissioni di anidride carbonica sono precipitate del 26% rispetto alla primavera 2019.

Il confronto delle tecnologie
Rispetto al 2019, fra aprile e giugno:
- la domanda di petrolio è diminuita del 30%,
- quella di metano del 18%
- le importazioni di energia elettrica sono crollate del 70%
- contro un aumento del 7% delle fonti rinnovabili.

Un grande vantaggio per l'ambiente, la bilancia commerciale italiana e le nostre tasche ....infatti:

L'indice Ispred dell'Analisi trimestrale dell'Enea, coordinata da Francesco Gracceva, rileva quotazioni eccezionalmente basse raggiunte per gas ed elettricità all'ingrosso.

Per l'elettricità si segnala un calo medio di circa il 20% per le diverse classi di consumo delle utenze non domestiche.

Per il gas, i piccoli consumatori industriali hanno beneficiato di una riduzione del 27% del prezzo rispetto allo stesso periodo del 2019 e l'estate sarà ancora più ribassista. Per le famiglie la riduzione è stata del 25% rispetto all'inverno.
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Vecchio 25-08-2020, 12:45   #1087
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Utile lettura per negazionisti climatici ( che spesso lo sono anche del COVID ... chissà perchè...):

https://corrieredelveneto.corriere.i...f0d27fd6.shtml

il video è davvero spaventoso ...
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Vecchio 30-08-2020, 11:39   #1088
RG62
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( che spesso lo sono anche del COVID ... chissà perchè...):

Presente!


Perchè non credo che il COVID sia un'emergenza? E' presto detto, guardo i numeri!


Nel 2019, fonti ISS, ci sono stati in Italia più di 647.000 decessi, una media di oltre 1.700 al giorno.
Di questi 1.700 circa 600 son da attribuirsi a malattie cardiovascolari mentre 500 per tumore. Il resto per altre patologie. Ripeto: al giorno.



Ora al TG si sente parlare solo di morti giornalieri di COVID, come se ogni giorno non ci fosse alcun altro decesso...


Se ogni giorno muoiono 3, 5, 10 persone di COVID (poi ci sarebbe da disquisire se solo di COVID oppure anche di COVID, perche se un anziano diabetico, iperteso, con un tumore e poi ha anche il COVID e muore, che sia tutta colpa del COVID è da discutere...), non mi sembra una "emergenza".


Ultima cifra: per incidenti stradali la media, sempre per l'Italia, è di 10 decessi/giorno. Per non parlare di tutti i feriti e degli invalidi più o meno gravi che ne conseguono.


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Vecchio 30-08-2020, 13:31   #1089
campaz
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Presente!


Perchè non credo che il COVID sia un'emergenza? E' presto detto, guardo i numeri!


Nel 2019, fonti ISS, ci sono stati in Italia più di 647.000 decessi, una media di oltre 1.700 al giorno.
Di questi 1.700 circa 600 son da attribuirsi a malattie cardiovascolari mentre 500 per tumore. Il resto per altre patologie. Ripeto: al giorno.



Ora al TG si sente parlare solo di morti giornalieri di COVID, come se ogni giorno non ci fosse alcun altro decesso...


Se ogni giorno muoiono 3, 5, 10 persone di COVID (poi ci sarebbe da disquisire se solo di COVID oppure anche di COVID, perche se un anziano diabetico, iperteso, con un tumore e poi ha anche il COVID e muore, che sia tutta colpa del COVID è da discutere...), non mi sembra una "emergenza".


Ultima cifra: per incidenti stradali la media, sempre per l'Italia, è di 10 decessi/giorno. Per non parlare di tutti i feriti e degli invalidi più o meno gravi che ne conseguono.


Infatti è prorio così, i numeri parlano chiaro... però si ha sempre la paura che la situazione covid possa degenerare all'improvviso... mentre con tutte le altre malattie o altre cause di morte sembra che le conosciamo e accettiamo il rischio, con il covid ancora no, servirà tempo...
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Vecchio 30-08-2020, 14:30   #1090
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Perchè non credo che il COVID sia un'emergenza? E' presto detto, guardo i numeri!


Nel 2019, fonti ISS, ci sono stati in Italia più di 647.000 decessi, una media di oltre 1.700 al giorno.
Di questi 1.700 circa 600 son da attribuirsi a malattie cardiovascolari mentre 500 per tumore. Il resto per altre patologie. Ripeto: al giorno.



Ora al TG si sente parlare solo di morti giornalieri di COVID, come se ogni giorno non ci fosse alcun altro decesso...


Se ogni giorno muoiono 3, 5, 10 persone di COVID (poi ci sarebbe da disquisire se solo di COVID oppure anche di COVID, perche se un anziano diabetico, iperteso, con un tumore e poi ha anche il COVID e muore, che sia tutta colpa del COVID è da discutere...), non mi sembra una "emergenza".


Ultima cifra: per incidenti stradali la media, sempre per l'Italia, è di 10 decessi/giorno. Per non parlare di tutti i feriti e degli invalidi più o meno gravi che ne conseguono.


Quindi il concetto sarebbe: siccome ogni giorno mi danno 5 pugni in testa, possono darmene anche 8 che vado bene lo stesso... Io comunque parteggio affinché rimangano 5, anzi, se volete anche i miei 3 in più, ve li cedo con entusiasmo...
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Detesto la nazionale azzurra, però lo dico. Non me ne fotte nulla del Rwanda, però lo dico. Voi no, non ve ne fotte, ma non lo dite! Non sono eroico; me ne infischio di me stesso, del governo, della politica, del teatro..

C. Bene
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