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Vecchio 17-06-2022, 22:00   #1
campaz
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Predefinito Consumo d'acqua in agricoltura.

Siccome in questi giorni mi è capitato di sentire accusare l'agricoltura per sprechi d'acqua, trovo che sia ora di fare un pochino di chiarezza sul ciclo dell'acqua, perché la cosa viene insegnata in 4A elementare e poi a quanto pare molti non la riprendono più.
Un fiume che ha acqua corrente che arriva al mare a sufficienza da poter tenere in vita l'ecosistema che lo circonda e soddisfare le esigenze di tutti, allora in questo caso, non può esistere uno spreco d'acqua. Per il semplice fatto che l'acqua che non usi oggi, domani non ci sarebbe più comunque, perché, appunto, andrebbe in mare!
Quindi, un agricoltore non fa altro che intercettare dell'acqua con un destino già segnato, quindi non è un consumo, ma si tratta di una trasformazione di un bene che andrebbe "perso" in mare, in cibo per il popolo.
Dico "perso" in mare, ma ovviamente conoscete già tutto il processo successivo di evaporazione per poi tornare in pioggia ecc...

Al momento un fiume come il Po sta riversando in mare 300 m3/s. Nel frattempo tutta la Pianura Padana che attinge dal Po, preleva all'incirca 200/300 m3/s.
Se ora vietassimo all'agricoltura di prelevare l'acqua, succederebbe semplicemente che il Po invece di riversare 300 metri in mare, ne verserebbe 200/300 metri in più, cioè 500/600 m3/s.

In conclusione, razionando i prelievi dal Po, si ottiene che più acqua andrà in mare invece di andare nelle assetate terre.
Oltretutto, nei terreni irrigati, la falda freatica si mantiene a livelli più alti, per cui, quello che in molti chiamano consumo d'acqua, in realtà avviene l'esatto opposto, cioè a fine estate avremo riserve d'acqua nelle falde maggiori.
Senza irrigare, invece, a fine estate avremo tutta l'acqua potenzialmente prelevabile dall'agricoltura finita in mare e le falde acquifere ancor più basse, oltre a una minor produzione agricola.

Ovviamente, come ho scritto all'inizio, finché c'è acqua a sufficienza per tutti, se scende al di sotto di un flusso minimo vitale (che è poi un po' soggettivo capire quanto sia un flusso minimo vitale) allora servono razionamenti per far si che tutti possano usufruirne in modo equo, al momento il Po ne scarica in mare ancora 300 m3/s.

Per finire, ricordo, che in caso di emergenza assoluta, abbiamo 100 km3 di acqua dolce nei 3 grandi laghi del nord.
Per rendere l'idea di quanto madre natura sia stata generosa in fatto di acqua, tutta la Pianura Padana usa all'incirca 5 km3 in una stagione irrigua. Cioè un 5% dell'acqua contenuta nei grandi laghi, che fino ad oggi mai è servito usarli, al massimo potrebbero aumentare il flusso dei laghi solo per avere un livello più alto nel Po, per far sì che l'acqua del mare risalga un po' meno la foce, ma parliamo di un massimo 20 km di risalita.
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Vecchio 17-06-2022, 23:02   #2
gig
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Giusto, ma in un paese moderno al.giorno d'oggi ogni torrente o fiume degno.di nota dovrebbe avere la propria diga per non disperdere l'acqua.
Ci si doveva pensare 15 anni fa!
Forse. Ma se si aspetta ancora tra 10 anni sarà tardi
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Vecchio 18-06-2022, 16:11   #3
novalis
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Giusto, ma in un paese moderno al.giorno d'oggi ogni torrente o fiume degno.di nota dovrebbe avere la propria diga per non disperdere l'acqua.
Ci si doveva pensare 15 anni fa!
Forse. Ma se si aspetta ancora tra 10 anni sarà tardi
a me veramente sembra che le dighe siano un grosso danno per l'ecosistema
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Vecchio 19-06-2022, 12:10   #4
sanpei
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a me veramente sembra che le dighe siano un grosso danno per l'ecosistema
Senza le dighe costruite nel dopoguerra e ancora in funzione questa estate saremmo senza corrente dopo il taglio del gas dalla Russia, senza la diga di Ridracoli saremmo alla sete come in Piemonte. Con certi ambientalismi da " ecologisti col Suv" non faremo molta strada nella conservazione del pianeta, ogni scelta ha costi e benefici da valutare attentamente, ora mi pare che la priorità sia mitigare il GW e mettere in sicurezza le risorse idriche e alimentari che lo stesso GW mette a repentaglio. Evitare ogni spreco di acqua civile e agricola e accumularla nei mesi piovosi sono tristi necessità.
__________________
“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”.

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Vecchio 19-06-2022, 16:16   #5
novalis
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Senza le dighe costruite nel dopoguerra e ancora in funzione questa estate saremmo senza corrente dopo il taglio del gas dalla Russia, senza la diga di Ridracoli saremmo alla sete come in Piemonte. Con certi ambientalismi da " ecologisti col Suv" non faremo molta strada nella conservazione del pianeta, ogni scelta ha costi e benefici da valutare attentamente, ora mi pare che la priorità sia mitigare il GW e mettere in sicurezza le risorse idriche e alimentari che lo stesso GW mette a repentaglio. Evitare ogni spreco di acqua civile e agricola e accumularla nei mesi piovosi sono tristi necessità.
vero, senonché una diga in ogni fiume anche no
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Vecchio 19-06-2022, 21:18   #6
campaz
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vero, senonché una diga in ogni fiume anche no
Rimanendo nella nostra zona; quindi la chiusa di San Marco sul fiume Montone la trovi un danno per l'ecosistema? Cioè quale danno?
Con il nuovo clima dalle estati sempre più lunghe e siccitose te li puoi scordare i fiumi della Romagna con acqua corrente tutta l'estate come accadeva fino a 30 anni fa, se vuoi vedere dell'acqua dentro ai nostri fiumi ad agosto, o fai delle chiuse, oppure vedi solo ghiaia, oltre a vedere solo terre bruciate nei campi...
Senza gli agricoltori che irrigano i campi, e quindi senza opere per lo stoccaggio e distribuzione delle acque, con le previsioni climatiche del futuro, la Pianura Padana diventerebbe un deserto.
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Vecchio 21-06-2022, 13:06   #7
gig
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vero, senonché una diga in ogni fiume anche no
In trentino più o meno è così.
E portano acqua e turismo.
Non deturbano l'ambiente, lo esaltano
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Vecchio 19-06-2022, 21:26   #8
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Qua si parla di estati che tra un secolo saranno 3 gradi più calde (se va bene) con estati mediterrane sempre meno piovose, quindi la desertificazione sarebbe assicurata, se non fosse che abbiamo la capacità di costruire tutte le opere necessarie per convivere con il clima che ci aspetta. Se non saranno dighe, saranno casse d'espansione per formare laghi, anzi servono entrambe le cose, la cassa d'espansione e la diga per riempire la cassa d'inverno, Ma qualcosa va fatto. Ripeto 3 gradi in più e l'assenza estiva di pioggia, non sono un dramma per l'agricoltura, ma lo diventano se stiamo fermi a guardare...
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Vecchio 20-06-2022, 19:08   #9
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Siccome in questi giorni mi è capitato di sentire accusare l'agricoltura per sprechi d'acqua, trovo che sia ora di fare un pochino di chiarezza sul ciclo dell'acqua, perché la cosa viene insegnata in 4A elementare e poi a quanto pare molti non la riprendono più.
Un fiume che ha acqua corrente che arriva al mare a sufficienza da poter tenere in vita l'ecosistema che lo circonda e soddisfare le esigenze di tutti, allora in questo caso, non può esistere uno spreco d'acqua. Per il semplice fatto che l'acqua che non usi oggi, domani non ci sarebbe più comunque, perché, appunto, andrebbe in mare!
Quindi, un agricoltore non fa altro che intercettare dell'acqua con un destino già segnato, quindi non è un consumo, ma si tratta di una trasformazione di un bene che andrebbe "perso" in mare, in cibo per il popolo.
Dico "perso" in mare, ma ovviamente conoscete già tutto il processo successivo di evaporazione per poi tornare in pioggia ecc...

Al momento un fiume come il Po sta riversando in mare 300 m3/s. Nel frattempo tutta la Pianura Padana che attinge dal Po, preleva all'incirca 200/300 m3/s.
Se ora vietassimo all'agricoltura di prelevare l'acqua, succederebbe semplicemente che il Po invece di riversare 300 metri in mare, ne verserebbe 200/300 metri in più, cioè 500/600 m3/s.

In conclusione, razionando i prelievi dal Po, si ottiene che più acqua andrà in mare invece di andare nelle assetate terre.
Oltretutto, nei terreni irrigati, la falda freatica si mantiene a livelli più alti, per cui, quello che in molti chiamano consumo d'acqua, in realtà avviene l'esatto opposto, cioè a fine estate avremo riserve d'acqua nelle falde maggiori.
Senza irrigare, invece, a fine estate avremo tutta l'acqua potenzialmente prelevabile dall'agricoltura finita in mare e le falde acquifere ancor più basse, oltre a una minor produzione agricola.

Ovviamente, come ho scritto all'inizio, finché c'è acqua a sufficienza per tutti, se scende al di sotto di un flusso minimo vitale (che è poi un po' soggettivo capire quanto sia un flusso minimo vitale) allora servono razionamenti per far si che tutti possano usufruirne in modo equo, al momento il Po ne scarica in mare ancora 300 m3/s.

Per finire, ricordo, che in caso di emergenza assoluta, abbiamo 100 km3 di acqua dolce nei 3 grandi laghi del nord.
Per rendere l'idea di quanto madre natura sia stata generosa in fatto di acqua, tutta la Pianura Padana usa all'incirca 5 km3 in una stagione irrigua. Cioè un 5% dell'acqua contenuta nei grandi laghi, che fino ad oggi mai è servito usarli, al massimo potrebbero aumentare il flusso dei laghi solo per avere un livello più alto nel Po, per far sì che l'acqua del mare risalga un po' meno la foce, ma parliamo di un massimo 20 km di risalita.
La portata del Po non è 600mc/s da Torino alla foce.
Con questo voglio dire che tu non vedi il problema perché gli affluenti maggiori del Po sono a valle delle zone che soffrono di più la siccità. Veneto e Romagna non sono nelle stesse condizioni del Piemonte e parte della Lombardia, soprattutto per una questione geografica.
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Vecchio 20-06-2022, 20:43   #10
campaz
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La portata del Po non è 600mc/s da Torino alla foce.
Con questo voglio dire che tu non vedi il problema perché gli affluenti maggiori del Po sono a valle delle zone che soffrono di più la siccità. Veneto e Romagna non sono nelle stesse condizioni del Piemonte e parte della Lombardia, soprattutto per una questione geografica.
Ma infatti non ho detto che quella è la portata di tutto il Po, ho detto che al mare arrivano circa 300 m3/s e se non ci fosse l'agricoltura ad attingere arriverebbe al mare 500/600 m3/s.
Ovvio che la portata aumenta a ogni affluente che raccoglie, ma non capisco quindi quale sia la differenza che vuoi intendere, rimane il fatto che una goccia d'acqua quando prende un fiume il suo destino è segnato, o la blocchi con una diga, o la prendi per scopi primari, come irrigare, oppure finisce in mare, non c'è un altra via.
Molti invece credono che lasciandola nel fiume la ritroviamo lì che ci aspetta anche l'anno dopo...
Ok che serve un deflusso minimo vitale, ma non servono 3.000 quintali d'acqua ogni secondo che arrivano in mare. Ci si può accontentare di molto meno... anche perché se tutta quell'acqua verrà il momento (speriamo di no) che sarà necessaria, non possiamo sprecarla tutta in mare solo per impedire che l'acqua salata risalga la foce di qualche km in più, il clima estivo cambia e dobbiamo cambiare anche certi parametri...
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