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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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21-09-2024, 19:34 | #61 |
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La fisica idraulica è come la matematica, non c'è spazio per ideologie e fantasie, il flusso più viene rallentato e più si deve sollevare per mantenere la stessa portata. Tanto semplice. Se vogliamo mantenere il livello dell'acqua più basso possibile da essere meno pericoloso, serve il massimo della pulizia, più aumenta la sporcizia da rallentate il flusso e più si alzeranno i livelli, ora trovate voi dove sta il giusto compromesso. Il mio l'ho già trovato, e l'avevano trovato già i nostri nonni, hanno lavorato tanto per costruire argini e mantenerli costantemente puliti che ora si rivolterebbero nella tomba se vedessero come avevamo ridotto gli alvei prima del maggio 2023.
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21-09-2024, 19:36 | #62 |
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Se volete boschi e parchi, c'è tantissimo terreno al di fuori degli argini, perché proprio dentro un canale che è stato costruito apposta per fare passare le piogge della montagna? Se questa era l'idea bisognava costruire gli argini più distanti tra loro, ma purtroppo li hanno tenuti vicini proprio con l'intenzione di mantenerlo poi pulito.
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21-09-2024, 19:38 | #63 |
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Poi chiaramente se ci sono larghe golene, li gli alberi possono starci, è dove si stringono i fiumi che vanno lasciati liberi
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21-09-2024, 19:49 | #64 |
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Ah, poi l'altro giorno avevo scritto che a maggio il lamone aveva 9 grandi rotte, ne ho dimenticata una nel suo affluente Marzeno.
Quindi in totale 10 rotte da quando inziano gli argini fino a Boncellino. Questa volta le rotte vere e proprie è stata 1 a Traversara, il Marzeno penso abbia solo tracimato, altrimenti se rompeva c'era acqua cone l'altra volta in borgo, invece è stata ancora meno del 3 di maggio. Quella di Boncellino, da immagine che ho visto dall'alto è stata piccola, che non la definirei proprio rotta, e cmq ha contribuito tutta la legna che si è appoggiata al ponte della ferrovia, che ha sollevato sicuramente maggiormente il livello a Boncellino da incrementare lo straripamento e la conseguente piccola rotta. |
21-09-2024, 19:51 | #65 |
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Legna che non ci sarebbe stata se tutti gli anni il fiume venisse trinciato come si fa con le canale di scolo. Cioè come facevano fino a 40/50 anni fa.
Fate voi, 10 rotte e tutta la Pianura allagata della Via Emilia a Ravenna con i fiumi a giungla come piace a voi. 1 sola rotta e pochi km quadrati allagati con il fiume quasi pulito, quasi, da reda in poi c'è ancora del lavoro da fare. Se era pulito fino alla foce io scommetterei che passava tutta. |
21-09-2024, 20:56 | #66 |
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Poi Sanpei, volevo dirti che in questi casi tutti gli arginelli che dovrebbero proteggere i campi agricoli attorno al marzeno, vengono sormontati e l'acqua invade i campi, se adesso sono agricoli, mentre una volta erano abbandonati, non ho capito cosa cambia per il fiume, In fatto di portata che arriva a Faenza.
Una volta l'acqua invadeva campi abbandonati, ora invade campi agricoli, e quindi? Pensi che lungo il marzeno siano riusciti a contenere queste piene con arginelli di fronte al kiwi? Madonna se sono stati bravi, allora basta chiedere ai contadini come salvare anche faenza, se sono riusciti a salvare il kiwi dalle piene. |
21-09-2024, 21:00 | #67 |
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Riguardo all'articolo del carlino, parlano di progetti costosi con tempo di 12 anni. Ben vengano, ma il primo progetto che ha salvato Faenza e il 90% di tutto il resto, rispetto a maggio, è stata solo la pulizia di questo ultimo anno, pulizia non ancora completata oltretutto. Più di un anno a togliere alberi e tronchi con dispiegamento di mezzi da esercito, e ancora non hanno ffinito. Pensa un pò quanto era sporco prima di maggio.
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21-09-2024, 21:16 | #68 |
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Non e' un problema di arginelli che forse in collina hanno tenuto o forse no, non sono ancora andato a vedere. E' che le lanche di espansione dove il Marzeno rallentava non ci sono piu', ora e' un canale dritto che porta l'acqua troppo velocemente dentro a Faenza in poche ore. E se Faenza tiene perche' gli argini sono stati migliorati poi rompe piu' a valle dove i nostri nonni li avevano dimensionati per torrenti mplto piu' lenti e piogge diverse dalle attuali. La legna degli argini di 50 anni fa e' stata sostituita dal gasolio e dal gpl a basso costo, nessuno ora ha interesse a tenere pulito se non e' obbligato o pagato per farlo e i soldi latitano. Poi ti faccio una domanda: tutti quegli alberi tagliati ma non rimossi avrebbero fatto gli stessi danni se erano ancora in piedi ? Io non so rispondere.
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"Non si gioca a scacchi con i piccioni: ignorano le regole, buttano tutti i pezzi per aria, sporcano in giro (e gli piace farlo) e alla fine se ne vanno via tutti impettiti convinti di aver vinto una partita che non hanno nemmeno compreso". Mario Tozzi |
22-09-2024, 09:27 | #69 |
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Ma Sanpei, ma sei stato sopra a Faenza a vedere l'alluvione di maggio? Come fai a dire che non esistono più le casse d'espansione naturali, il fiume prima di Faenza ha tutte curve con anse e meandri, in teoria hanno arginato il tutto per riuscire a coltivare il più possibile. Ma a maggio tutti i campi coltivati sono stati inondati, l'acqua sormontata gli argini ovunque, non esisteva più una curva del fiume, veniva giù dritto fino a faenza allargato prendendo tutti i campi a destra e sinistra, tutti i campi attorno al fiume avevano fatto da cassa d'espansione, poi anche Faenza uguale, il fiume si è preso tutti i suoi spazi di ex golene ora edificate, ma nonostante si sia ripreso tutte le sue ex casse d'espansione naturali, ha comunque continuato a sormontare argini e romperli in più punti fino a Boncellino/Russi.
In questa piena invece, da quando inizia il tratto arginato, è riuscito a rimanere dentro gli argini, senza occupare le zone che tu, Sanpei, chiami casse d'espansione naturali. Ma nonostante, l'acqua non abbia occupato le casse d'espansione al di fuore degli argini, è passata cmq da Faenza senza uscire dagli argini fino a Reda/Pieve Cesato. Questa differenza, è stata dovuta al fatto, che a maggio, quando inizia il tratto arginato, l'alveo era talmente sporco che per forza di cose l'acqua doveva alzarsi di livello uscendo dagli argini ovunque riprendendosi tutti i suoi vecchi spazi di ex golene, e man mano che avanzava, essendo sporco praticamente ovunque, ha continuato a sormontata gli argini praticamente ovunque per decine di km. A quel punto l'acqua si può dire che usciva tutta dal fiume e andava al mare tramite pianure. Invece, in questa piena, trovando l'inizio del tratto arginato pulito, è riuscita a rimanere dentro agli argini senza la necessità di riprendersi tutte le ex golene ora coltivate, o edificate. La pulizia, per un fiume antropico (questo è dal momento che lo argini) è la prima cosa fondamentale se vuoi che dentro gli argini ci rimanga per più tempo possibile. A parità di portata, maggiore è la pulizia e la sezione e maggiore è la probabilità che l'acqua rimanga dentro agli argini, siccome si alza meno di livello. Più aumenti la vegetazione, e più aumenti il livello, aumentanto le probabilità che l'acqua non riesca arimanere dentro gli argini. Io ora l'ho spiegato per l'ennesima volta, il ragionamento è anche molto logico, anche la fisica idraulica e le osservazioni lo dimostrano. Questo è. Purtroppo per la biodiversità dentro al fiume, anche a me piacerebbe vedere un bel fiume verde ricco di biodiversità ecc... ma purtroppo, è un canale antropico e stretto dove devono passare centinaia di km2 di scolo della collina montagna... |
22-09-2024, 10:38 | #70 |
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Ma la differenza tra fiume a modello giungla o fiume pulito è abissale, a parità di portata ci possono essere metri di differenza nel suo livello.
Per cui, un livello più alto, significa maggiore pressione sugli argini e anche per più ore. Mentre la maggiore velocità del fiume pulito gli permette un livello più basso e quindi minore pressione sugli argini e minore durata della piena a contatto con gli argini. La pressione è data dall'altezza, se il fiume avanza a velocità dimezzata, il livello dovrà per forze di cose alzarsi per dare la stessa portata. Per cui aumenta la pressione e il pericolo sugli argini. Se invece il fiume è pulito, aumenti la velocità, quindi la parola stessa (velocità) include che serve un livello più basso per fare passare la stessa pioggia. Per cui, livello più basso significa minor pressione sugli argini e meno ore di contatto dell'acqua con essi. Ora, la domanda è: A parità di pioggia, e quindi di portata Preferite un fiume (tratto antropico si intende) sporco con velocità dimezzata ma livelli più alti, che include maggiore pressione sugli argini per più ore e maggiore rischio tracimazione? Oppure un fiume pulito con maggiore velocità ma livelli più bassi, e quindi minore pressione sugli argini per meno ore minore rischio tracimazione? Per quanto riguarda il rischio erosione dato dalla maggiore velocità potete fare un giro per Faenza a guardare gli argini dopo questa piena passata a massima velocità possibile, siccome a Faenza il fiume era pulito per diversi km. E siamo a faenza con pendenza ancora elevate e quindi l'acqua viaggia molto forte. Per cui se non ha eroso qui, non so come possa erodere nella bassa pianura con pendenze inferiori e quindi velocità inferiori. Quindi, ricapitolando, secondo le leggi della fisica, a parità di pioggia, i livelli del fiume sporco o pulito saranno poi diversi, 200 mm di pioggia in 20 ore, se scorrono a velocità più elevata avranno bisogno di scorrere fino al mare a livelli meno elevati. Se invece scorrono più lentamente avranno bisogno di scorrere a un livello più elevato in altezza fino al mare. Perché sempre 200 mm in 20 ore sono. Per cui in base alla velocità che possono avere avranno poi un livello diverso in altezza, direttamente proporzionale alla velocità che può assumere all'interno dell'alveo. |
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