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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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19-11-2024, 01:45 | #151 |
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In queste ore mi sto affezionando a ICON...
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19-11-2024, 14:36 | #152 |
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Non credo faccia niente come ormai da tempo,ho chiesto parere a un parente che fa il metereologo all' aereonautica a decimo a oggi non ci sono le minime possibilità di neve in pianura
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19-11-2024, 16:15 | #153 |
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Ma neppure sotto i 1000 mt di quota, salvo fugaci fioccate senza accumulo.
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"Non si gioca a scacchi con i piccioni: ignorano le regole, buttano tutti i pezzi per aria, sporcano in giro (e gli piace farlo) e alla fine se ne vanno via tutti impettiti convinti di aver vinto una partita che non hanno nemmeno compreso". Mario Tozzi |
20-11-2024, 11:32 | #154 |
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Comunque vedere neve su carta al 20 Novembre è sicuramente incoraggiante.
Ben ritrovati a tutti ancora 10 giorni e si comincia coi patimenti 😂 Buon Inverno! Inviato dal mio 23117RA68G utilizzando Tapatalk
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Assolutamente da leggere almeno una volta: TRATTATO SUL NIVOFILO https://urly.it/33p96 am fé murir!!! |
21-11-2024, 19:37 | #155 |
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piu che carte da neve sono carte da briscola,ormai vedere nevicare a modena è diventato impossibile
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26-11-2024, 12:54 | #156 |
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In due giorni e mezzo la previsione di Reading per il weekend partiva dal nucleo freddo a nord delle Alpi, poi invece pieno centro Italia e ora scivola lungo l'adriatico... Illusione (sin)ottica!
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27-11-2024, 22:42 | #157 | |
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Citazione:
Una cosa è certa, l'acqua non si muove a caso ma segue regole fisiche ben precise, la fisica idraulica dice che se nel bacino di un fiume piove a un ritmo da 1.000 m3/s, su terreni saturi, per un periodo abbastanza lungo da raggiungere il tempo di corrivazione dell'intero bacino, vorrà dire che a chiusura bacino si presenteranno 1.000 m3/s che nel mio territorio romagnolo significa che devono tutti entrare dentro 2 argini stretti e percorrere 30, 40 o 50 km fino al mare, siccome la portata è data dalla sezione x velocità, in un tratto di pianura dove le pendenze sono inferiori allo 0,1% la velocità dell'acqua sarà molto blanda (siccome la velocità è data dalla gravità, cioè il dislivello tra 2 punti, la pendenza appunto) per cui l'acqua si deve accumulare in altezza per fare transitare tutto questo volume al secondo, più viene rallentata da ostacoli, tipo un bosco, e maggiormente si alzerà in altezza per fare transitare gli stessi m3/s. E fin qui non dovrebbe esserci discussione, questo è un dato di fatto matematico. Ora, un altro dato di fatto è che seguendo una piena del Lamone, un colmo di piena passato da Faenza (chiusura bacino del Lamone) intorno alle 2 di notte, e' passata poi da Mezzano, 30km più a valle, alle ore 13, per cui oltre 10 ore per percorrere 30 km, vale a dire che viaggia a circa 3km/h (anche a occhio guardando la piena si vede come viaggia lenta) Ora veniamo al problema che porta una piena lenta e quindi livelli più alti sugli argini: il principale problema di rottura di un argine è il sormonto e la sua erosione esterna fino al totale collasso (Traversara molte ore di tracimazione prima della rottura), altro problema portato da alti livelli sugli argini, è il pericolo sifonamento, cioè possibili infiltrazioni che poi si allargano con il passare delle ore fino a rottura, il tutto viene reso ancora più pericoloso dalla durata della piena sugli argini, una piena che scorre lenta passerà molte più ore a contatto con gli argini aumentando la saturazione dell'argine rendendolo più debole e più fragile nel caso di sifonamento e tracimazione (rompe in tempi brevi). Ora veniamo al pericolo piene troppo veloci, cioè alveo pulito dalle chiome degli alberi. Intendiamo sempre la pianura con pendenze sotto lo 0,1%, dove comunque la velocita data dalla pendenza, cioè dalla gravità, trova comunque presto il suo equilibrio con il rallentamento dato dall'attrito con la superficie, esiste proprio una formula per trovare la velocità e quindi la portata di un canale, servono 3 parametri: la pendenza, il raggio idraulico (rapporto tra sezione bagnata e perimetro bagnato) e l'attrito con la superficie (esiste un coefficiente di attrito in base alla scabrezza superficiale, con piante ad alto fusto, oltre alla scabrezza, aumenta proprio anche il perimetro bagnato, siccome l'acqua si deve muovere tra foglie e rami).Con questi 3 dati si può calcolare la velocità e la portata (sui libri scolastici e nel web trovate tutte le formule) Per cui se un fiume di pianura a bosco ha una velocità di 3 km/h, a fiume pulito può anche raddoppiare a 6km/h (stima pressappochista) e quindi il livello dell'acqua rimarrà a livelli dimezzati con meno contatto sull'argine esterno e per meno ore, ma aumenta il pericolo erosione interna all'argine. Ora giudicate voi, preferite il bosco e conseguenti alti livelli sugli argini con i suoi rischi (maggiori tracimazioni, sifonamento e saturazione)? Oppure 6 km/h con livello dimezzato ma maggiore erosione alla base dell'argine? Ricordando che le velocità nelle nostre pianure sono comunque blande e nel Lamone non si conoscono precedenti di rottura arginale dovuta all'erosione interna, ma solo rotture dovute a tracimazione. Oltretutto, con flusso rettilineo, lento (nel nostre pianure è sempre lento) e senza disturbi da ostacoli in alveo, il flusso è quasi laminare ( massima velocità al centro e quasi nulla sulle sponde), mentre gli ostacoli creano turbolenza, e un flusso turbolento, con vortici e mulinelli crea molta più erosione alle sponde. Purtroppo anche nelle curve ci sono maggiori problemi di erosione, sempre ricordando però, che nella nostra storia dell'ultimo secolo, mai un fiume ha rotto un argine a causa dell'erosione interna, ma quasi sempre a causa di un sormonto e in sporadici casi per sifonamento. Poi i professori oggi ci dicono che serve dare più spazio ai fiumi, embe' grazie ar x×××x, questa frase è da scuola.dell'infanzia, frase ovvia che non si può di certo contraddire. Ma si può anche calcolare la portata massima che può avere un fiume (canale artificiale nel.caso Romagnolo) nelle condizioni dell'attuale alveo disponibile, e quindi calcolare quale sarebbe la sua portata disponibile in base alla gestione fatta. Sono solo regole di fisica idraulica non opinabili. |
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28-11-2024, 09:59 | #158 |
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Grazie della lezione, ma se anche ad alveo pulito l'acqua piovuta non ci sta, che facciamo ? E' matematico anche che piove sempre piu' intensamente e in tempi rapidi a causa anche del cambiamento climatico, dopo aver pulito gli argini riducendo i fiumi a canali, cosa si deve fare ? Sacrificare prezioso terreno agricolo per casse di espansione e bacini allagabili forse ? E piantare alberi in queste casse per favorire la rinaturalizzazione dell'ecosistema e le falde idriche ?
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28-11-2024, 15:45 | #159 |
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Ovviamente, infatti ho scritto che è piuttosto scontato dire che dare spazio ai fiumi si aumentano le portate, oltre che aumentare i tempi di corrivazione grazie alle casse d'espansione. Ma una cassa aumenta solo il tempo di corrivazione (non so se sia giusto dire così, ma il concetto è lo stesso), una volta piena sei punto e a capo (anche la diga di ridracoli una volta piena non ha nessun effetto di trattenimento, una goccia che entra è una goccia che esce). Quindi se la pioggia è molto lunga e abbondante come quella di maggio, o hai casse da centinaia di ettari, oppure non ci fai nulla con un cassetto di 50 ettari. Poi chiaramente se "batte in poco", tutto fa comodo...
Poi una volta spostati argini e fatte casse, se il margine di sicurezza è abbondante, possiamo permetterci anche un bel bosco. Ma attualmente, margine per permetterci anche un bel bosco a rallentare il flusso si è visto chiaramente che non c'è. E comunque in tutti questi anni non ci sono mai stati comitati no casse d'espansione, no allargamento argini, no spazio ai fiumi. Per cui non ho capito come mai non è mai stato fatto nulla. Ma si è pensato solo a chiudere quel poco di alveo che abbiamo. |
28-11-2024, 17:18 | #160 |
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Bentornato Campaz!
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