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Vecchio 25-01-2009, 15:29   #141
il mago delle nuvole
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Dopo un 'attenta analisi delle karte dei prossimi giorni per intravedere un eventuale cambiamento della circolazione atmosferica,posso affermare con sicurezza che non ci ho capito niente anche perchè tutte le volte che escono cambiano e nemmeno di pocooo .CMQ un sistema buono è non aspettarsi niente,si vive bene poco stress ,se poi arriva qualcosa è sempre una sorpresa favorevole.Dalle sofferenze dei meteo pallinati ravennati sta nascendo una scuola di pensiero che farà apprezzare di più le cose della vita.Stesso discorso per le donne ,inutile correre ,l'occasione capita quando non l'aspetti.E se non capita????? Pazienza
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Che strano paese ,hanno più diritti i ricercati dei ricercatori
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Vecchio 25-01-2009, 15:49   #142
belisariora
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Originariamente Scritto da il mago delle nuvole
Dopo un 'attenta analisi delle karte dei prossimi giorni per intravedere un eventuale cambiamento della circolazione atmosferica,posso affermare con sicurezza che non ci ho capito niente anche perchè tutte le volte che escono cambiano e nemmeno di pocooo .CMQ un sistema buono è non aspettarsi niente,si vive bene poco stress ,se poi arriva qualcosa è sempre una sorpresa favorevole.Dalle sofferenze dei meteo pallinati ravennati sta nascendo una scuola di pensiero che farà apprezzare di più le cose della vita.Stesso discorso per le donne ,inutile correre ,l'occasione capita quando non l'aspetti.E se non capita????? Pazienza
Tu e gold siete dei miti!!!
Volete venire a lavorare con me??? In psichiatria che pensavate????
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Oltre alla coca c'è un altro tipo di polverina bianca che dà dipendenza e i meteoforum potrebbero essere una specie di SERT...
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Vecchio 25-01-2009, 18:27   #143
il mago delle nuvole
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Perchè no ,non sarebbe una brutta idea , mi piacerebbe fare del volontariato,psicologo volontario,solo che sotto la finestra dell'ambulatorio dove farò le sedute bisognerà mettere parecchi materassi ,sennò corri il rischio di perdere tutti i pazienti
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Vecchio 25-01-2009, 19:47   #144
belisariora
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Originariamente Scritto da gold1963
Attenzione Belisario, il fenomeno innescato comporta un rallentampento del vp. con fuoriuscita di bordate/ondate fredde....
Ora dove esca una di queste bordate (ce ne accorgeremo alla partenza verso nord dell'azzoriano) se al centro a est o a ovest a noi poveri umani non è dato sapere.
Potrebbe uscire in un tratto compreso fra il CORNO D'ORO e le COLONNE D'ERCOLE.
Se passa dal centro potrebbe avere il clou anche nella VALLE DEI TEMPLI.
Non mi sembra poco.... Penso sia quasi più facile vincere al Gratta e Vinci.

Vero gold, ma se ripercorri anche i recenti anni addietro vedrai che qs colate gelide sono andate a W (vedesi neve a Lisbona 2006 e Marsiglia nel gennaio 2008) e ad E (Grecia e Atene nel febbraio 2008) scivolandoci sempre lateralmente.
Stesso fenomeno dei numeri laterali del famoso ritardatario di cui parlavo (il numero prima e il numero dopo): prima o poi però il ritardatario, cioè noi, uscirà e quindi anche noi avremo il nostro exploit.
Su qs mi ci gioco gli zebedei (pensa te!).
Anche se è altrettanto possibile che si ripeta il fenomeno della lateralità verso Est, cioè che la proxima importante colata gelida vada nuovamente a finire sulla Grecia... con blizzard di neve sul Partenone ( ).


Sediamoci e attendiamo il nostro turno, e ricordati sempre che la fortuna è cieca ma la sfi.a ci vede bene molto bene, ed è un dato di fatto che più uno si crede sfortunato (rendeva più l'idea sf...to) più la sfortuna ci vede bene.

Questo è un dato di fatto gold: la s**** (in italiano si può - ufficialmente - utilizzare qs termine, anche se non è elegante) ci vede benissimo, ma anche quella casca sotto la statistica: prima o poi, anche se solo per un po', accadrà bene che chiuda gli occhi e in qs caso se ne vedranno sempre delle belle, almeno per rivedere una bella "damata bianca".!!!!!!
Anche se, giusto per restare in ambito meteo, ti farei conoscere una marea impressionante di persone che - al contrario del 99,9% di noi meteoforumisti - non ha nessunissimo rimpianto né della neve (sporca, paralizza tutto... e sta bene solo in montagna) e ancor meno del freddo (si risparmia sul riscaldamento, si può star fuori, si possono fare più cose... etc. etc.)
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Vecchio 26-01-2009, 12:03   #145
novalis
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Originariamente Scritto da belisariora
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vengo anch'io
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Vecchio 26-01-2009, 21:06   #146
maurino
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http://meteolive.leonardo.it/meteoforum ... &start=675
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Vecchio 27-01-2009, 08:17   #147
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maurilio..bisogna essere registrati...

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Vecchio 29-01-2009, 14:23   #148
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Sudden warming, i modelli fiutano la preda
Di Guido Guidi il 29 gen 2009.



Tra tutte le dinamiche atmosferiche, probabilmente ce n’è una sola della quale si può discutere sia quando si parla di clima che quando si parla di tempo atmosferico. E’ lo Stratwarming o se si preferisce il Sudden Warming. Rispondendo ad un commento sull’ultimo post che abbiamo pubblicato su questo argomento, ho fatto proprio questa riflessione. Gli effetti del riscaldamento improvviso della stratosfera polare nell’inverno boreale sono infatti più che tangibili nello strato inferiore - la troposfera - e si traducono in tempo meteorologico nel breve volgere di poche settimane. Ma questi eventi, perdurando nel tempo, dalla fase iniziale a quella di recupero influenzano pesantemente un arco di tempo paragonabile almeno con una stagione. E questo è il clima. Certamente ne conosciamo altri, tanto per fare un esempio le oscillazioni dell’indice ENSO, però, forse per romanticismo, le teleconnessioni con i Sudden Warming sono più affascinanti. L’energia in gioco è enorme, i numeri stessi sono enormi, decine e decine di gradi di gradiente termico in pochi giorni, circolazione atmosferica completamente invertita e, aspetto interessante ed anche un pò comico, modelli deterministici nel panico.

Almeno fino a quando l’inevitabile diventa visibile anche ad occhio nudo. E’ quello che sta accadendo in questi giorni. Dopo aver a lungo seguito l’evoluzione di questo evento ed aver atteso che si propagasse nella troposfera, tre giorni fa abbiamo visto le prime corse dei modelli che cominciavano ad avvertire il cambiamento. Molte settimane di flusso ad elevato indice zonale, con treni d’onda che hanno martellato le coste europee, e poi ecco le correnti a matrice meridiana o, per dirla tutta, antizonale, far capolino alle scadenze più lunghe. Una situazione da prendere con le molle, perchè in condizioni normali quelle scadenze siamo abituati a considerarle quasi - mi si perdoni il termine - immorali. Ma l’inevitabile accadrà, l’Atlantico vedrà il suo anticiclone crescere a dismisura ed affacciarsi quasi fin sul polo, indebolirsi alla base e mantenere la pressione atmosferica su valori piuttosto bassi sul Mediterraneo occidentale. I primi segnali sul nostro paese saranno paradossalmente quasi tiepidi, con l’aria fredda che scivolerà sulle Alpi ed entrerà da ponente, risultando sufficiente a far tornare probabilmente un pò di neve sulla pianura padana, quindi, niente di eccezionale. Poi le correnti si disporranno finalmente da nord ed allora quella bassa pressione sul Mediterraneo ci piacerà un pò meno, perchè fungerà da attrattore, avrà un cuore relativamente caldo e potrà essere causa di forte contrasto con il flusso meridiano. Non è detto che accada con il primo impulso, cioè entro la prima decade di febbraio, ma con il secondo, verso la metà del mese, il rischio di neve a bassa quota anche sul Tirreno sarà molto più elevato.



E così, almeno per l’Europa, l’inverno percepito come freddo ma in realtà solo tiepido ed instabile, mostrerà il suo carattere come già accaduto in parecchie altre occasioni. Ma in fondo dall’altra parte dell’Atlantico non è andata molto diversamente. Non è un caso però che ce le ricordiamo tutte così bene, alle nostre latitudini e con la situazione a contorno che abbiamo è il clima temperato a farla da padrone, ed il freddo è per lo più un’eccezione. Mi chiedo infatti come deve essere stato qualche centinaio di anni fa quando sembra invece che fosse la normalità, durante la piccola era glaciale della perdurante assenza di attività solare. Pensiamoci un attimo, in questi mesi di piogge, temporali e qualche nevicata il nostro territorio è stato messo a dura prova. Ma adesso, rispetto ad allora, siamo efficacemente protetti ed aiutati dalla tecnologia e dalle infrastrutture. Certamente le nostre in particolare sono un pò malconce, ma comunque ci sono. Eppure hanno subito gravi danni. Ma in un inverno come questo, in che condizioni potrebbero essere state le vie di comunicazione tra le città feudali? E se alla pioggia, cioè al tempo brutto per molti mesi si fossero aggiunti bruschi abbassamenti della temperatura ed abbondanti nevicate? E questo è probabilmente accaduto per decine e decine di inverni consecutivi. Con il minimo solare.



Già, proprio come quello che abbiamo ora, lo scrivo a beneficio di qualche esperto di proiezioni climatiche che potrebbe non essersene accorto. Ma no, il sole non c’entra nulla, specialmente con gli Stratwarming. Ne siamo sicuri? Appena pochi giorni fa è comparso sul GRLun lavoro che aspettiamo di leggere con molto interesse. Il titolo di per sè è tutto un programma: “Sudden stratospheric warmings seen in MINOS deep underground muon data“. In pratica un team formato da ricercatori del NCAS (National Centre for Atmospheric Science - UK) e del STFC (Science and Technology Facilities Council- US), ha trovato un elevato indice di correlazione tra i raggi cosmici misurati in una miniera in disuso del Minnesota e gli eventi di rapido riscaldamento della stratosfera. In particolare, i cosiddetti muoni, raggi cosmici secondari che si producono dal decadimento naturale dei mesoni, sono soggetti a picchi proprio nelle fasi di sudden warming. Il riscaldamento dell’alta atmosfera, provocandone l’espansione e quindi la diminuzione della densità, permette il passaggio di una maggiore quantità di mesoni che, piuttosto che essere distrutti dall’impatto con le molecole d’aria in atmosfera possono naturalmente decadere e generare muoni. Sarà interessante vedere, con la pubblicazione definitiva dell’articolo, quante e quali misurazioni sono state effettuate. I risvolti di questa scoperta sono in effetti molto interessanti, perchè potrebbero aggiungere molte informazioni alla dinamica delle fasi iniziali di stratwarming. In effetti se come abbiamo detto anche di recente, spesso l’innesco sembra provenire dal basso, è anche vero che i primi a scaldarsi sono i piani più alti e poi il processo si propaga verso le quote inferiori. Chissà che per il prossimo stratwarming non si riesca a saperne di più. Per adesso dedichiamoci al presente ed all’immediato futuro, che si annunciano piuttosto interessanti.
maurino è offline   Rispondi Con Citazione
Vecchio 29-01-2009, 16:49   #149
fuoff
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pannelli che abbiamo sempre sognato di vedere, eppure...
AO sparata a fondo scala
NAO negativa, forse troppo (colata troppo a ovest)




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Vecchio 29-01-2009, 18:34   #150
campaz
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Situazione climatica praticamente perfetta, ma con una bassa pressione al largo della Spagna che dovrebbe rovinare tutto almeno fino al 10 febbraio...
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