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Vecchio 31-01-2018, 11:56   #71
Simone
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il problema non é la forza del VP sul canada, ma la posizione. Il lobo del VP sul canada c'é e ci sará sempre, come da climatologia, dato che é causato dal raffreddamento radiativo delle pianure del continente nord americano durante l'inverno. Come dicevo é la posizione che influisce, in particolare nella zona groenlandese. Alcune volte l'asse della saccatura permanente si dispone in direzione sud nord, e per noi va bene poiché da una mano all'anticiclone delle azzorre ad elevarsi verso le alte latitudini. Altre volte invece "viene a rompere" elongandosi verso sud est, nella zona tra islanda e isole britanniche, indebolendo il ridge. Se guardi ECMWF, il vortice canadese é messo bene fino alle 120 h, poi giá alle 144 h si vede che tutta la struttura trasla verso est. E non appena ció accade succedono 2 cose che rovinano la festa: in alta troposfera il ridge va in cut off e viene spinto via sul polo (ergo eliminando la possibilitá di un blocking duraturo sul nord atlantico), nella bassa troposfera, non appena l'aria fredda dalla costa est del canada inizia ad interagire con l'oceano la sorm track si riattiva a causa dell'incremento del gradiente di temperatura e re-inizia a sfornare depressioni atlantiche.
ok ho capito, grazie.
vero quello che dici a 144h, ma successivamente sembra ridisporsi nord-sud. siamo comunque nel campo dell'incertezza, speriamo bene. almeno vediamo qualcosa che si possa commentare con un pizzico di ottimismo....
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Vecchio 06-02-2018, 23:27   #72
Peval
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tanto per parlare di qualcosa:

come diceva luca_mo intorno alla metà del mese (~192 h forecast) è previsto un rallentamento del VP in media stratosfera, con annesso "split" e conseguente formazione di 2 vortici isolati. Per adesso è una previsione e soprattutto la dinamica avviene in media stratosfera (si vede bene nella vorticità potenziale a 550 K, già a a380 K la struttura è meno evidente). Nella alta troposfera/tropopausa (mi riferisco alle carte di PV a 350 K) per adesso non si vede ancora nulla, vediamo prossimamente come evolve.
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Vecchio 06-02-2018, 23:32   #73
Simone
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Nel caso si propagare quanto tempo sarebbe lecito aspettarsi per vedere effetti in tropopausa?
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Vecchio 06-02-2018, 23:46   #74
Peval
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si parla di giorni, ma se il warming nella sttratosfera dovesse persistere potrebbe influenzare la circolazione nella troposfera anche per decine di giorni in avanti, come successe per esempio nell'inverno 2009/10.
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Vecchio 06-02-2018, 23:55   #75
luca_mo
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Nel caso di Major Midwinter Warming come in questo caso (quindi con inversione dei venti zonali ai 10hpa oltre che un riscaldamento di almeno 50°C) la propagazione può essere fulminea, anche nell'ordine dei 5 gg, in questo caso però potrebbe volerci un pochettino di più dato l'estrema forza del VPS e un incancrenito pattern NAO+ che dura da anni. Incrociamo le dita sperando che una delle scheggie impazzite che si staccherà dal VP possa interessarci. Ci stiamo giocando il tutto per tutto.
Complimenti Peval per i sempre ottimi interventi e competenti!
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Vecchio 07-02-2018, 00:06   #76
luca_mo
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Purtroppo negli ultimi anni stiamo assistendo spesso ad un pattern troposferico sfavorevole con i disturbi spesso divergenti e a carico della sola onda pacifica (che non è la Wave 1 vero Peval?). Si vede bene dalle carte ECMWF come questi disturbi una volta risolti hanno portato ad un'inevitabile contrazione del VPS e conseguente raffreddamento e incremento di gpt, andando ad aumentarne le sue velocità secondo la conservazione del momento angolare.

Si vedono bene come i vettori siano andati verso Sx (flussi divergenti) con i picchi dell'u-change ad indicare un buona trasmissione di moto dalla Stratosfera alla Troposfera andando a provocare "iniezioni" di vorticità potenziali verso il basso. Come possiamo vedere dalla proiezione è confermata l'inversione zonale fino a 10hpa e anche ai 30hpa(non compare ancora arrivando solo a 240h).
Da questa seconda carta su base GFS invece possiamo vedere come dopo un'iniziale propagazione difficoltosa, vi sarà il touch down dell'ESE warm.
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Vecchio 07-02-2018, 01:07   #77
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Da quello che leggo mi sembra di capire che abbiamo un‘ultima disperata possibilità di inverno.. tutto dipenderà (se si verificherà), da dove andranno a colpire quelle schegge impazzite di VP... speriamo! Per la statistica prima o poi una deve pur andarci bene.
Il problema è il “prima o poi”


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Vecchio 07-02-2018, 08:31   #78
Peval
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Purtroppo negli ultimi anni stiamo assistendo spesso ad un pattern troposferico sfavorevole con i disturbi spesso divergenti e a carico della sola onda pacifica (che non è la Wave 1 vero Peval?). Si vede bene dalle carte ECMWF come questi disturbi una volta risolti hanno portato ad un'inevitabile contrazione del VPS e conseguente raffreddamento e incremento di gpt, andando ad aumentarne le sue velocità secondo la conservazione del momento angolare.

Si vedono bene come i vettori siano andati verso Sx (flussi divergenti) con i picchi dell'u-change ad indicare un buona trasmissione di moto dalla Stratosfera alla Troposfera andando a provocare "iniezioni" di vorticità potenziali verso il basso. Come possiamo vedere dalla proiezione è confermata l'inversione zonale fino a 10hpa e anche ai 30hpa(non compare ancora arrivando solo a 240h).
Da questa seconda carta su base GFS invece possiamo vedere come dopo un'iniziale propagazione difficoltosa, vi sarà il touch down dell'ESE warm.
speriamo dai! cmq una curiosità: nonostante non mi occupi di stratosfera (l'argomento del mio dottorato sono predictability e rossby waves) sono a una conferenza su interazioni tra troposfera e stratosfera, dato che si tiene propio qua all'università di Mainz (https://converia.uni-mainz.de/fronte...?folder_id=359).

Una delle cose emerse chiaramente nella conferenza che rimane "problematica" riguardo la predicibilità tropo/strato è appunto come viene "risolto" il tropopause inversion layer, ovvero la "barriera" che separa alla tropopausa la troposfera dalla stratosfera. Spesso esso è uno strato sottilissimo (a volte anche qualche centinaia di m, tipicamente ~1 km) e nonostante ora i modelli abbiano una buona risoluzione verticale si fa ancora fatica a risolvere la dinamica che avviene in prossimità della tropopausa. Le cause sono l'enorme quantità di processi fisici (wave drag, radiazione, microfisica delle nubi ecc...) che avvengono, che non sono risolti espllicitamente ma parametrizzati nei modelli. E questo chiaramente costituisce un'ulteriore fonte di incertezza nella previsione su se, quando e come la stratosfera interagirà con la troposfera .

Ora vado a rompere le scatole a qualcuno per capirci di più
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Vecchio 07-02-2018, 09:23   #79
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speriamo dai! cmq una curiosità: nonostante non mi occupi di stratosfera (l'argomento del mio dottorato sono predictability e rossby waves) sono a una conferenza su interazioni tra troposfera e stratosfera, dato che si tiene propio qua all'università di Mainz (https://converia.uni-mainz.de/fronte...?folder_id=359).

Una delle cose emerse chiaramente nella conferenza che rimane "problematica" riguardo la predicibilità tropo/strato è appunto come viene "risolto" il tropopause inversion layer, ovvero la "barriera" che separa alla tropopausa la troposfera dalla stratosfera. Spesso esso è uno strato sottilissimo (a volte anche qualche centinaia di m, tipicamente ~1 km) e nonostante ora i modelli abbiano una buona risoluzione verticale si fa ancora fatica a risolvere la dinamica che avviene in prossimità della tropopausa. Le cause sono l'enorme quantità di processi fisici (wave drag, radiazione, microfisica delle nubi ecc...) che avvengono, che non sono risolti espllicitamente ma parametrizzati nei modelli. E questo chiaramente costituisce un'ulteriore fonte di incertezza nella previsione su se, quando e come la stratosfera interagirà con la troposfera .

Ora vado a rompere le scatole a qualcuno per capirci di più
Perfetto, se riesci ad approfondire anche qua quello che viene detto sarebbe ottimo!
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Vecchio 07-02-2018, 09:34   #80
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Ottimo Peval! Complimenti!
Attendiamo ;)
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