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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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17-02-2010, 23:06 | #11 | |
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Data Registrazione: Sep 2008
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dappertutto si legge che la Groenlandia fu chiamata cosi' per il suo aspetto verdeggiante in seguito all'aumento della temperature nel pieno optimum medievale ma, come ho scritto anche in un mio articolo che potete leggere nella sezione a me dedicata nel sito di emiliaromagnameteo.com , in reatà, fu chiamata così dai primi colonizzatori islandesi per attirare altri coloni e far crescere così la colonia da poco stabilitasi in quell'isola. Lo si legge nella "Saga di Eirik il Rosso", che è la cronaca, in chiave di saga norrena, della scoperta e della colonizzazione della Groenlandia. Fu Eirik il Rosso a chiamarla così perchè "Un bel nome avrebbe indotto gli altri ad andarvi" Del resto, perchè la Groenlandia fu chiamata "Terra Verde", mentre la più meridionale Islanda, scoperta e colonizzata sempre nel periodo dell'optimum medievale, fu chiamata "Terra dei Ghiacci" ?? Tra l'altro era l'Islanda ad essere coperta di boschi, che furono poi tutti tagliati dai coloni scandinavi. La Groenlandia di alberi non ne aveva.
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17-02-2010, 23:36 | #12 |
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La piovosità non la indicherei come carattere diagnostico dell'effetto serra, è troppo variabile in funzione delle correnti dominanti presenti, come adesso quelle occidentali, ma fino a 2 anni fa eravamo qui a spaccarci la testa sulla cella di Hadley troppo alta e sugli anticicloni troppo ingombranti.......
Ora, previsioni che indicano riscaldamenti apocalittici di 3-4°C da qui al 2100 mi sembrano quasi impossibili (mio parere, da qui a fine secolo si aumenterà massimo di 1,2-1,3°C), però occhio a non farvi condizionare troppo dalle condizioni diciamo così "contingenti", la climatologia è qualcosa di più ampio respiro, non possiamo fare come di solito si sente in giro: "oh, hai visto che freddo? Ma pensa te, e poi parlano di riscaldamento globale..." |
18-02-2010, 00:00 | #13 | ||
Senior Member
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Per restare confinato al titolo del post ("deserto che avanza"..)......butto li una domanda: magari nel sud Italia non è in atto desertificazione; ma poco piu a sud, in Africa, non è forse vero che il Sahara mangia km e km ogni anno?? (lo sospetto, ma nn ne sono certo). Credo cmq che l'uomo abbia influenzato il clima della Terra: l'ha modificato, lo modifica, si intromette, altera i valori della natura. Poi, che risultati comporta ciò? A questo non so rispondere. (mi verrebbe cmq da pensare, in parole povere, a qualche es: piogge acide, isole di calore, paesaggi color cenere dell'Inghilterra post industriale, disboscamenti, emissioni di svariati gas, esplosioni atomiche, ecc. Tutte cose che madre natura "non ha di certo previsto" e che "sbarellano" gli equilibri delicati pre-esistenti). Non si può negare che i ghiacciai si stiano ritirando, che i fiumi siano piu secchi, meno freddo in generale, ondate di caldo piu violente, stagioni spesso fuori dai canoni soliti, eventi estremi piu numerosi, etc La tendenza al "caldo" è oggettiva (parlo dell'ultimo ventennio circa): il motivo, la causa, sconosciuta. E' l'uomo? boh. Sono fasi cicliche della Terra, del suo clima, della sua atmosfera, che alterna periodi glaciali, a periodi "hot", a periodi leggermente caldi, a periodi freschi, ecc? Probabile, forse. Io la penso cosi
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18-02-2010, 00:10 | #14 |
Member
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Infatti è così: pian piano l'ITCZ guadagna terreno verso nord, così che si ha un progressivo inaridimento delle regioni a nord del Sahara, e un progressivo rinverdimento delle zone subsahariana per lo stesso motivo, due facce della stessa medaglia.
Parere personalissimo: secondo me è impossibile negare l'impronta umana a questo riscaldamento, quantomeno in parte. D'accordo che la CO2 non è l'unico gas serra, e nemmeno quello più potente (metano, protossido di azoto, CFC lo sono molto di più, per esempio), però passare dai circa 280 ppm di fine '800 ai circa 390 ppm attuali, è un bello sbalzo, e mi riesce molto difficile credere che sia indolore. Credo però anche che siano state tratte conclusioni troppo affrettate negli anni scorsi, e che non siano state considerate (e che solo ora si comincia a prendere seriamente in considerazione) altre variabili molto importanti, come i cicli oceanici, l'attività solare e la stessa variabilità insita nel clima. Sono davvero curioso di vedere cosa succederà nei prossimi decenni! |
18-02-2010, 00:26 | #15 | |
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Una piccola nota sulla desertificazione: non sono necessari aumenti di temperatura per far avanzare la desertificazione. Basta disboscare, praticare allevamento nomade in modo errato (cioè facendo piazza pulita di ogni erba presente) o irrigare con acque di pessima qualità per desertificare aree che magari non sarebbero nemmeno a rischio! La Mesopotamia è un esempio lampante: un tempo era fertilissima, ma le frequenti irrigazioni hanno salinizzato il terreno trasformandolo in deserto. Poi ovviamente la siccità ci mette del suo.
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Piutòst che gnìanta l'è mèi un toast. Piutòst che un toast, l'è mèi n'aròst! |
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18-02-2010, 00:34 | #16 |
Banned
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la desertificazione di un territorio dipende solo al 2% dalla diminuzione delle precipitazioni, ed assume un valore del 10% se le precipitazioni dovessero diventare meno di 300mm all'anno.
il resto dipende tutto dalla cattiva gestione del terreno. |
18-02-2010, 07:44 | #17 |
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Scusa Dany. Ma la parolaccia rende di più l'idea del proprio pensiero... e poi dai , sono parole che si sentono anche in tv alle 2 del pomeriggio... però ok non le dico più
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18-02-2010, 10:27 | #18 |
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Buon giorno a tutti, è circa un anno che vi seguo e questo è il mio primo messaggio...
ho scelto di intervenire perchè ho letto alcuni commenti che non mi hanno convinto! La comunità scientifica internazionale ha più volte dimostrato che vi è stato un aumento della conc. di CO2 e di altri gas serra in atmosfera che hanno causato un innalzamento delle temperature (si sta parlando di CLIMA (serie storiche di almeno 30 anni) e non di un singolo anno o stagione!!!) Occorre precisare che sono noti da molto anni agli studiosi i cicli terrestri che portano ad una alternanza di periodi caldi e freddi; come altrettanto documentato è il raggiungimento di conc. di CO2 pari a 500ppm...il grosso problema sono LE SCALE TEMPORALI A CUI AVVENGONO TALI MODIFICAZIONI... Nei cicli fin'ora individuati variazioni di tale entità avvenivano su scale temporanee millenarie ora in UN SOLO SECOLO!! Penso che il punto focale sia questo...la terra è sempre stata/sarà sempre in grado di riadattarsi a queste variazioni (seppur su tempi molto brevi) raggiungendo di volta in volta un suo nuovo equilibrio... Il problema rilevante è che l'uomo non è in grado di farlo, o per lo meno, per ora non si sta facendo nulla in ottica futura, perchè, anche se ancora non sono ben chiari i segnali, la Terra dovrà riadattarsi a queste nuove condizioni in cui è stata così rapidamente condotta. Spetta a noi il compito più difficile...capire le modificazioni che avverranno e affrontarle! Buona giornata a tutto il Forum Nicolas |
18-02-2010, 12:55 | #19 | |
Socio AsMER
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Citazione:
Poi dici che l'uomo non incide per niente, dany come dice campaz la parolaccia rende menglio, mi trattengo, ma la tua affermazione mi fa scappar da ridere... è palese la nostra influenza e colpa... mi sorge un dubbio, ma dove vivi per non vedere queste cose? oppure nn le vuoi vedere? Ultima modifica di stefanino-avapformig; 18-02-2010 alle 12:58 |
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18-02-2010, 13:16 | #20 |
Senior Member
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Comunque io non volevo mettere in discussione certi cambiamenti climatici, ma volevo solo sottolineare il grosso sbaglio fatto x il sud italia, al sud italia piove più di 20 anni fa, il cambiamento c'è stato ma al contrario... ho detto tutto.
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