Global Warming

[campaz]

Riguardo alla cementificazione, questa volta non c'entra nulla, la cementificazione del territorio riguarda i fondo valle e la pianura, la pianura ha assorbito benissimo i 100 mm piovuti di questo evento, le canale di scolo delle pianure erano semi vuote prima delle rotte dei fiumi, l'alluvione è partito dalle zone collinari dove do cementificazione ce n'é ben poca, per esempio i 250 mm del monte trebbio dove pensate che vadano? Vanno nel fiume che poi ha bisogno di trovare un alveo pulito per far defluire l'acqua più velocemente possibile verso il mare, se trova l'alveo pieno di alberi, come a Boncellino/Russi, l'acqua rallenta di velocità e si alza di livello, è matematico.
Giù in pianura non avevo mai visto piovere 100mm a inizio maggio senza che si riempissero le canale, invece questa volta è successo, quindi il terreno assorbiva è anche tanto, purtroppo la collina, già di suo per le sue caratteristiche e pendenze, non assorbe mai come la pianura, e la pioggia è stata tantissima al di sopra della portata fluviale di questo momento, ripeto: portata che si calcola con sezione x velocità, la velocità è stata frenata tantissimo per volere delle amministrazioni, siccome in molti vogliono un parco fluviale verde e rigoglioso di alberi.
Sarebbe meglio espropriare terreni per fare boschi, piuttosto che fare boschi dentro al fiume.
Fortunatamente c'è un docente universitario che l'ha capita come me, altrimenti Sanpei direbbe che ho detto un mucchio di scemenze

[campaz]

A me fate ridere, le pioggie record che hanno portato all'alluvione sono state sui terreni di collina/montagna, zone meno coltivate rispetto 50 anni fa, dove l'uomo ha sempre un minor impatto su quelle zone, la gente sta spopolando la collina/montagna. Le grandi masse d'acqua che hanno portato le rotte dei fiumi in pianura sono arrivate da zone sempre meno abitate e coltivate dall'uomo, nel frattempo la pianura sempre più cementificata non ha avuto nessun problema con i 100 mm piovuti, ma nonostante tutto ciò si da la colpa alla cementificazione e all'agricoltura. Non ho parole, capisco in alluvioni tipo ottobre 1996 o febbraio 2015, che erano alluvioni di pianura portati da acqua piovuta in pianura che fece tracimare le canale. Ma questa volta, con acqua proveniente da collina e montagna, che colpa ne hanno i terreni coltivati e la cementificazione di pianura?

[campaz]

Poi volevo ricordare che quando i terreni sono saturi diventano impermeabili come il cemento, nel febbraio 2015 molti terreni erano saturi e con 100mm ci fu un alluvione, questa volta con 100mm la pianura aveva i canali di scolo semivuoti, giusto per farvi capire che anche in modo naturale i terreni diventano impermeabili come il cemento, quando la falda freatica raggiunge la superficie è tutto come il cemento

[campaz]

Non so se Sanpei hai letto la fine del discorso del docente, te lo copio incollo pure qui:
un paio di anni fa abbiamo effettuato uno studio sull’andamento degli eventi estremi, per quanto riguarda la piovosità, nel ravennate e mentre in Italia ci sono zone in cui questi eventi estremi, sempre legati alla pioggia, sono aumentati, qui non è accaduto.

Su questo studio che hanno fatto come la metti? Il kiwi dov'era in questi decenni?
Ma penso che la sua cattedra è a rischio dopo questa affermazione.

[sanpei]

Fino a due anni fa un evento estremo come questo infatti non c'era ancora stato, ora, come nel resto d'Italia, possiamo dire che anche la Romagna conferma l'aumento degli eventi estremi.
Una cosa giusta l'hai detta in effetti: " meglio espropriare terreni coltivati per farci dei boschi" ...anche se erano ancora boschi o boschetti anche solo 30 o 40 anni fa e poi sono stati abbattuti, ripianati e coltivati con le conseguenze sotto gli occhi di tutti.

[campaz]

Originariamente Scritto da sanpei

Fino a due anni fa un evento estremo come questo infatti non c'era ancora stato, ora, come nel resto d'Italia, possiamo dire che anche la Romagna conferma l'aumento degli eventi estremi.
Una cosa giusta l'hai detta in effetti: " meglio espropriare terreni coltivati per farci dei boschi" ...anche se erano ancora boschi o boschetti anche solo 30 o 40 anni fa e poi sono stati abbattuti, ripianati e coltivati con le conseguenze sotto gli occhi di tutti.

Le conseguenze sotto gli occhi di tutti? ma che vuol dire? E comunque gli agricoltori coltivano le terre perché c'è richiesta di cibo, non lo fanno tanto per hobby, smettete di mangiare e I coltivatori smetteranno di coltivare...

[campaz]

Oggi sono stato a studiare un po' tutto il percorso che ha fatto l'acqua uscita dalla rotta di Boncellino: la parte più disastrata è sicuramente all'inizio, dritti alla rotta costeggiando la ferrovia lato monte da Russi fino a Bagnacavallo, 2/3km in cui l'acqua, avendo l'argine della ferrovia al suo lato valle, è avanzata mantenendo livelli anche superiori al metro di altezza, ho visto vigneti con i segni del fango dell'alluvione fino alle ultime foglie, cica 1,5 metri, poi l'acqua, a questo punto con un fronte di 2/3 km, ha continuato il suo percorso verso valle, oltrepassando l'argine di ferrovia e autostrada dalle varie aperture delle canale sottopassi stradali ecc..., ovviamente con livelli inferiori, ma sempre sufficienti per allagare tutto, sempre con un fronte di un paio di km. Nella campagna più bassa di Villanova di Bagnacavallo, ancora oggi, a 5 giorni dalla rotta, ci sono distese di acqua di centinaia di ettari, nonostante il livello sia sceso di almeno 30 cm pure lì, si riconoscono bene i segni del fango nei campi e le case. Il fronte alluvionale è arrivato fino alla strada reale tra Mezzano e Alfonsine, e siamo a quasi 15 km dalla rotta.
A questo punto, oltre la via reale, l'acqua è riuscita ad essere tutta contenuta dentro il canale chiamato Fosso Vecchio
(canala di scolo della pianura tra Lamone e Senio) siccome tutta la bassa pianura fino a quel punto ha fatto da cassa d'espansione e quindi, ora il canale poteva contenere tutta l'acqua rimasta e poco alla volta dovrà portarla via dai campi ancora allagati.
Decine di km2 di campi allagati e tantissime case che hanno visto entrarvi l'acqua. Tutto partito dalla rotta del Lamone a Boncellino, causata dalla pioggia caduta in collina/montagna che il Fiume Lamone non è riuscito a portare, prima tracimato in diversi tratti da Pieve Cesato a Traversara, fino a rompere tutto l'argine a Boncellino.
Ovviamente dopo tutto il disastro delle frane in collina e gli allagamenti anche a Faenza città.

[sanpei]

Il mese di aprile è stato il quarto più caldo a livello globale.
Lo rende noto il servizio meteorologico dell'Ue, Copernicus.

Sono state registrate temperature superiori alla media nell'Europa sud-occidentale, con la Spagna e il Portogallo che hanno registrato le temperature più alte di sempre nel mese di aprile.

[sanpei]

L’anno scorso in questi giorni c’erano 30 gradi in gran parte del Paese. Dall’inizio del mese in Italia ci sono già stati 89 eventi estremi tra bufere di vento, grandinate e violenti temporali, secondo l’analisi di Coldiretti.

[sanpei]

Cambiamento climatico, consumo di suolo e mancata manutenzione sono tra le cause delle esondazioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna, spiega Marco Casini, segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale.

Che cosa è successo?

Nel giro di una giornata sono caduti i quantitativi di pioggia di un mese: fino a 200 millimetri. Un’improvvisa grande precipitazione arrivata dopo 15 giorni di pioggia in seguito a un prolungato periodo di siccità. Il terreno è incapace di assorbire l’acqua perché è già saturo, così questa va a ingrossare velocemente i fiumi e i loro affluenti. La mancanza di argini alti o efficienti, la portata ridotta per sedimenti accumulati negli anni, la presenza di vegetazione sulle sponde, l’assenza di bacini di sfogo hanno contribuito a determinare poi le esondazioni.

I fenomeni meteo estremi sono sempre più frequenti?

Sì: nel 2022 sono aumentati del 55% rispetto al 2021, stanno diventando normali. E si riversano su territori già fragili. Da una parte è aumentata la pressione climatica, dall’altra quella antropica, con il consumo del suolo che in Italia viaggia sui 2,2 mq al secondo, primato europeo. In mezzo, c’è il tema della mancata manutenzione per evitare che questi eventi creino danni. Il processo di adattamento è sempre più prioritario. Ci sono interventi da fare rapidamente e con grande frequenza.