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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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17-07-2010, 17:36 | #1 |
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Abolizione della temperatura percepita!
Se la NOAA ha introdotto questa grandezza forse un motivo ci sarà, ma l'utilizzo che se ne fà da noi la rende utile solo per fare 2 minuti di servizio al TG.
Ormai la temp. non si misura più col termometro ma con la temp. percepita. Io la trovo inutile e la dimostrazione è data dal fatto che ognuno ha la sua personale percezione del calore. Basta chiedere alla propria moglie o compagna come stà e lei sicuramente avrà sempre freddo mentre voi state grondando di sudore. Sarei curioso di sapere in origine quale è stato il motivo che ha portato alla creazione di questo parametro. |
17-07-2010, 17:38 | #2 | |
Senior Member
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17-07-2010, 17:56 | #3 |
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Mia moglie ha sempre caldo, anche d'inverno. A volte sono stato sul punto di accendere il condizionatore anche in aprile o in ottobre
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Nell'avatar :l'inverno 1829/30 a Bologna |
17-07-2010, 18:29 | #4 | |
Socio AsMER
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Re
Citazione:
Molto meglio l'indice di Thom che dà una dimensione del disagio fisico da caldo-umido molto più vicino alla realtà e che comunque ha maggior diffusione in Italia (mass media a parte). Poi è chiaro che il disagio fisico, se si sta bene di salute, è in parte soggettivo. Io per esempio sto molto peggio con garbino e 20% di umidità che non con caldo afoso (che è tipico della Pianura Padana e col quale ho sempre convissuto abituandomi, il caldo secco va bene per i tunisini e per gli islamici), anche perchè il garbino ha il grande pregio di tenermi 31°C anche alle undici di sera e non sopporto il suo alito soffocante ed infuocato. Quindi la soggettività ha un suo ruolo. Pierluigi MR
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Detesto la nazionale azzurra, però lo dico. Non me ne fotte nulla del Rwanda, però lo dico. Voi no, non ve ne fotte, ma non lo dite! Non sono eroico; me ne infischio di me stesso, del governo, della politica, del teatro.. C. Bene |
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17-07-2010, 21:15 | #5 | |
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Citazione:
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17-07-2010, 21:37 | #6 | |
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Citazione:
infatti anch'io non sopporto l'umido. Secondo me molto è dovuto all'abitudine e dove si è cresciuti. Io per esempio sono poco abituato alle zanzare perchè da me non ce ne sono e se mi trovassi nel Ferrarese mi troverei in forte difficoltà visto che a me provocano bozzi enormi
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Castiglione, prime colline ad ovest di Forlì Dati on line su: Castiglione 75 m/slm - Castiglione alto 105 m/slm http://www.weatherlink.com/user/castiglione/index.php?view=summary&headers=1 Castiglione - Ca' Rossa 55 m/slm http://www.weatherlink.com/user/meteocastiglione/index.php?view=summary Wunderground: http://italian.wunderground.com/global/stations/16147.html#PWS http://italian.wunderground.com/weat...p?ID=IFCFORLI2 |
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17-07-2010, 21:47 | #7 |
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Mi permetto di aggiungere
qualche osservazione a quanto detto da voi e da gigio in particolare in merito a qs discussione, visto il mio interesse "personale" e soprattutto "professionale" sul problema temperatura percepita & ondate di caldo africano.
L'indice di calore segnalato anche nella rete AsMER direi che non dice assolutamente nulla in qs senso. E qui porto un esempio personale per rendere più chiaro ciò che vorrei esprimere: l'heat index provato con 40°c e ur al 15% alle piramidi di Giza o nell'Estremadura portoghese NON è stato per nulla simile allo stesso heat index provato ieri pomeriggio qui a Ravenna con 34°c e il 53%... Ricordo benissimo che in Egitto e in Portogallo, immerso in una canicola infernale, la mia pelle bruciava e il sudore scorreva a rivoli come un fiume in piena... ma dopo qualche minuto a riposo tutto si asciugava e la sensazione di disagio era davvero tollerabile. Soprattutto NON mi sentivo stanco, la testa NON mi girava come se fossi in giostra e se appoggiavo le mani o le braccia da qualche parte NON mi restava incollato addosso proprio nulla L'heat index, inteso come formula che coniuga l'effetto temperatura/umidità, è però altrettanto - dal punto di vista sanitario - "falsante" come indice - anche se è l'unico scientificamente validato - perché non tiene conto dell'aspetto di traspirazione cutanea. Che, a conti fatti, è il VERO elemento di pericolo delle situazioni sia di caldo che di freddo (vedesi windchill), visto che è il modo escogitato dal ns organismo per liberarsi naturalmente dal calore in eccesso in caso di caldo o per conservarlo in caso di freddo. Infatti, noi "sanitari" - soprattutto in qs occasioni - non teniamo conto solo della T e della UR, alias dell'heat index, ma anche quanto vento c'è e, soprattutto, da dove viene. E se siamo preoccupati se tira il garbino (che secca e disidrata velocemente - come accade per le piante - ed è realmente pericoloso per chi ha problemi con i centri della termoregolazione, alias anziani e bambini), lo siamo ancora di più quando tira lo scirocco o in generale un vento carico di umidità perché quello non lascia scampo a nessuno: evitando la traspirazione (effetto "cellophane", senso di pelle "incollata"), si evita la dispersione di calore corporeo e, quindi, "implosione" dello stesso all'interno dell'organismo con aumento costante e ingravescente della temperatura fino al possibile "colpo di calore". Ah! E qs è un meccanismo che si scatena anche se si è giovani-adulti e in ottime condizioni di salute............. Per cui caro gigio... assolutamente al contrario di me e di altri, come mi par di capire, preferirai nettamente l'afa padana perché sei più abituato e non amerai molto il garbino... ma - proprio per questo - rischi seriamente più di altri di andare incontro ai colpi di calore. Quindi, anche come sanitario, ribadisco: decisamente meglio arrostito per un caldo da "forno" piuttosto che lessato nella ns classica "vaporiera" padana P.S. E non ditemi che si sta meglio d'inverno (come mi aspetto, visto l'altissimo tasso di freddofilia che vige in qs forum) che NULLA c'entra con 'sto discorso
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Oltre alla coca c'è un altro tipo di polverina bianca che dà dipendenza e i meteoforum potrebbero essere una specie di SERT... Ultima modifica di belisariora; 17-07-2010 alle 21:58 |
17-07-2010, 22:24 | #8 | |
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Citazione:
Non esiste una scala di pericolosità (da 1 a 5 o da 1 a 10) che tenga presente di tutte le variabili in gioco tipo temp. umidità vento ? |
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17-07-2010, 23:32 | #9 | |
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Le linee guida sanitarie lasciano una discreta dose di libero arbitrio sulla capacità di valutazione dei singoli professionisti sanitari, anche perché - mai come in qs caso - esiste il problema del caldo soggettivo rispetto a quello oggettivo. Tuttavia i nostri parametri sono gli stessi dei codici del Pronto Soccorso, seppure adattati alla situazione "onda di calore" che segna il limite di attenzione, da parte nostra, quando si iniziano ad avere degli heat index "reali" (cioè elaborati in base a temperatura, umidità e velocità del vento) pari a 34°-35°c
- bambini & anziani: QS SOGGETTI SONO MOLTO PERICOLOSI PERCHE' NON riescono a percepire correttamente il caldo - o il freddo - a causa di problematiche legate ai centri della termoregolazione e della sete (immaturi nei bambini e deteriorati negli anziani); inoltre, per le loro caratteristiche, bambini & anziani potrebbero non essere in grado di dire-chiedere se hanno bisogno di qualcosa e proprio per qs occorre fare molta attenzione a quelli che non si alimentano autonomamente e/o con malattie degenerative di tipo cognitivo: demenza senile, Alzheimer etc. Un ulteriore motivo, quindi, per NON lasciarli soli - pazienti con malattie dismetaboliche croniche (diabete, in particolare); - pazienti con problematiche respiratorie (asma, bronchiti croniche ed enfisemi polmonari); cardiopatie e - in generale - con problemi di tipo circolatorio (pressione alta e pressione bassa, malattie dei vasi venosi e arteriosi); - pazienti in condizioni psico-fisiche generali precarie: traumatizzati (anche emotivamente!!!!!), oncologici, anoressici, schizofrenici, depressi e in generale tutti coloro che sono in fase di malattia o convalescenza. Anche chi assume psicofarmaci (compreso il classico "sonnifero" per dormire alla sera) deve fare MOLTA attenzione: il grado di sudorazione più accentuato durante l'onda di calore diminuisce - a volte anche di molto - l'efficacia terapeutica, visto che il farmaco viene "smaltito" più velocemente. Viste le previsioni e gli andazzi "bollenti" monitorati con la rete AsMER (scusate... ma grandiosa anche per qs emergenza caldo!!!! ), in occasione di qs ondata di calore, sul mio posto di lavoro ho tenuto un livello di attenzione pari ad un codice verde-giallo. In ogni caso prevenire, davvero, è meglio che curare ed è sufficiente non fare i superman sotto al sole (vedesi giocate a racchettoni in spiaggia alle 14 con heat index pari a 41°c...) e garantire sempre una buona idratazione corporea (acqua nell'organismo = acqua nel cervello; no acqua nell'organismo = no acqua nel cervello = disfunzione grave/molto grave = morte). Facile, no? Quindi non sarebbe male fare ciò... BERE ALMENO 2 litri di acqua o, ancor meglio, succhi naturali di frutta & verdura che contegono anche sali minerali, essenziali per rimpiazzare quelli persi naturalmente con la sudorazione (SALVO - ovviamente - diverse indicazioni di tipo medico, legate a particolari stati di malattia) NO ASSOLUTO ad alcoolici, birra, vino e bevande gassate; infatti, l'alcool e l'anidride carbonica amplificano notevolmente gli effetti deleteri del caldo NO ASSOLUTO A BEVANDE FREDDE/GHIACCIATE NO ASSOLUTO A BEVANDE CALDE/BOLLENTI. Ah... lasciate stare il tè bollente che si sorseggia alle 13 in pieno deserto: quelle popolazioni sono abituate, ma noi proprio NO e rischiamo esattamente quello che accadrebbe bevendo un tè ghiacciato, alias uno shock termico "interno". Fra l'altro, i cibi e le bevande troppo caldi o troppo freddi "anestetizzano" le papille gustative... per cui bere una bibita ghiacciata o un caffé bollente equivale a non bere assolutamente nulla, almeno a livello gustativo; non solo... proprio per qs motivo si innesca anche un altro pericoloso meccanismo: il desiderio di continuare a bere roba ghiacciata o bollente peggiorando ulteriormente la situazione. Meglio quindi, a tutti gli effetti, assumere cibi e bibite TIEPIDI-FRESCHI NO ASSOLUTO A BAGNI o DOCCE FREDDE o CALDE DOPO ESPOSIZIONE AL SOLE oppure QUANDO SI HA CALDO; al pari della sauna, del bagno turco e della doccia scozzese... alle ns latitudini sono utili esclusivamente per provocare degli shock termici, talvolta salutari è vero, ma assai spesso anche molto PERICOLOSI (non a caso sono severamente vietati a chi ha problemi di respirazione, pressione, cuore e circolazione in generale...). Quando è caldo TUTTI dovrebbero stare a riposo o, se al lavoro, lavorare in ambiente idoneo (alias fresco); a qs proposito devo dire che recentemente va alla grande fare jogging alle 15 da Ravenna a Marina, con gli heat index attuali... (sempre la solita caxxata della sauna che fa bene, ovviamente). Ma qs non fa altro che confermare la mia annosa idea che i veri matti sono quelli fuori dal Reparto di Psichiatria e non quelli ricoverati! Ah! Siamo chiari e NON raccontiamocela, al di là delle singole ideologie ecoterroristiche o ecoconservatrici: i ventilatori, come i deumidificatori, in caso di onde di calore potenzialmente pericolose (come quella in corso, ad esempio) NON SERVONO AD UN EMERITO FICO SECCO perché NON ABBASSANO la temperatura dell'ambiente, che è l'elemento condizionante e risolvente del problema "calore". Per cui se si è in odore di colpo di calore... impacchi con acqua tiepida, poi fresca e poi fresca-fredda e subito in ambiente fresco naturale o condizionato. D'altronde se in Ospedale, e in Pronto Soccorso soprattutto, c'è l'aria condizionata sempre... un buon motivo sicuramente ci sarà P.S. Ho ritenuto opportuno aggiornare il presente post, semplificando alcune cose e specificandone altre. Ogni ASL, cmq, sul proprio sito internet, ha una sezione apposita in cui viene descritto semplicemente - ma accuratamente - come affrontare il "problema caldo". Questo, ad esempio, è il link per accedere a quanto disposto dall'ASL di Ravenna in merito: http://www.ausl.ra.it/h3/h3.dll/aaur4lout/sC:!TEMP!HwTemp!3se3ee02521a.tmp/d1/fpagina?ID=VisDoc&UID.x=14576-1279527739 Qs è il link sull'emergenza caldo nel Portale del Servizio Sanitario Regione Emilia-Romagna http://www.saluter.it/saluter/cerca....ta&url=saluter Qui, infine, si può trovare qualche semplice, ma utilissima notizia per ciò che riguarda il "colpo di calore" e il "colpo di sole" (che non sono proprio la stessa cosa...) di cui, purtroppo, nei vari opuscoli per difendersi dal caldo non si parla. http://prontosoccorso.eumed.org/argo...o-calore-sole/ http://it.wikipedia.org/wiki/Ipertermia http://www.sar.sardegna.it/documenta...dicecalore.asp (esaustivo anche per la spiegazione dell'heat index) In caso di malori per caldo, cmq, il numero apposito per l'emergenza caldo - o il 118 - è da prendere subito in seria considerazione
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Oltre alla coca c'è un altro tipo di polverina bianca che dà dipendenza e i meteoforum potrebbero essere una specie di SERT... Ultima modifica di belisariora; 19-07-2010 alle 17:44 |
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18-07-2010, 00:11 | #10 |
Socio AsMER
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[QUOTE=belisariora;112725]
Per cui caro gigio... assolutamente al contrario di me e di altri, come mi par di capire, preferirai nettamente l'afa padana perché sei più abituato e non amerai molto il garbino... ma - proprio per questo - rischi seriamente più di altri di andare incontro ai colpi di calore. Quindi, anche come sanitario, ribadisco: decisamente meglio arrostito per un caldo da "forno" piuttosto che lessato nella ns classica "vaporiera" padana Il tuo discorso non fa una piega. Personalmente però i veri istinti del killer, l'occhio vitreo dell'omicida, e la voglia di distruzione totale mi sovvengono solo col garbino e 30°C secchi a mezzanotte (o 39°C alle tre del pomeriggio). Senza calcolare lo scempio climatologico che il garbino crea. Ma ovviamente sotto il profilo sanitario è chiaro che è preferibile il caldo secco.
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Detesto la nazionale azzurra, però lo dico. Non me ne fotte nulla del Rwanda, però lo dico. Voi no, non ve ne fotte, ma non lo dite! Non sono eroico; me ne infischio di me stesso, del governo, della politica, del teatro.. C. Bene |
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