Nowcasting 21-31 dicembre 2020

[Euto]

Ora a Sestola 1 grado scarso, rasserena, piccola spolverata odierna

[Gigiometeo]

Originariamente Scritto da Lorenzo

Spiegazione top Gigio.
Ma una domanda, perché il fiocco non si può riformare più in basso una volta attraversato uno strato di 300mt circa? Ok che dovrebbe ripartire il processo (da profano non lo conosco) e sarebbe un casino da quel che ho capito.. ma non succede mai perché proprio fisicamente non si può oppure è molto raro ma può capitare?



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è fisicamente impossibile, poiché servirebbero temperature che in bassa troposfera non si trovano. Serve salire molto in alto dove, a temperature idonee (fino a -40°C e anche oltre, ma bastano anche -10/-20°C) hanno luogo la nucleazione omogenea (rara) ed eterogenea (la più frequente) sugli ice nuclei. I nuclei di ghiacciamento o solidificazione (IC) sono all’origine della formazione dei cristalli di ghiaccio e chiamano in causa il processo di Bergeron-Wegener-Findeisen che si attua nelle "nubi fredde". I nuclei di solidificazione (IC) rivestono un ruolo essenziale nella genesi dei cristalli di ghiaccio ed in un secondo tempo dei fiocchi di neve. Ma da un fiocco fuso non è possibile tornare a ritroso, poichè si deve per forza ripartire dagli ice nuclei, formazione del cristallo, deposizione, riming, fiocco ecc ecc. Insomma bisogna ripartire da zero.

[nicholas savini]

Le spiegazioni di gigio sono uniche


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[goldenice]

Originariamente Scritto da novalis

ma alla grande, la nebbia è quella che salva se manca la neve; la pioggia d'inverno è odiosa

Si ma eravamo sottomedia pesantemente come pioggia. Capisco che la pioggia non sia il massimo a dicembre ma serviva eccome. 230mm in dicembre qui da me hanno portato la media a posto anzi superati i 650mm. Mi sa che pagheremo questo mese con 2 mesi di hp a breve...tranquilli.

[campaz]

Originariamente Scritto da Gigiometeo

è fisicamente impossibile, poiché servirebbero temperature che in bassa troposfera non si trovano. Serve salire molto in alto dove, a temperature idonee (fino a -40°C e anche oltre, ma bastano anche -10/-20°C) hanno luogo la nucleazione omogenea (rara) ed eterogenea (la più frequente) sugli ice nuclei. I nuclei di ghiacciamento o solidificazione (IC) sono all’origine della formazione dei cristalli di ghiaccio e chiamano in causa il processo di Bergeron-Wegener-Findeisen che si attua nelle "nubi fredde". I nuclei di solidificazione (IC) rivestono un ruolo essenziale nella genesi dei cristalli di ghiaccio ed in un secondo tempo dei fiocchi di neve. Ma da un fiocco fuso non è possibile tornare a ritroso, poichè si deve per forza ripartire dagli ice nuclei, formazione del cristallo, deposizione, riming, fiocco ecc ecc. Insomma bisogna ripartire da zero.

Il fiocco fuso, cioè la goccia di pioggia, per poter ricongelare passando in uno strato inversionale sottozero, quanto serve spesso lo strato d'aria? In 400/500 metri a -2/3°C riesce a tornare ghiaccio? Nel caso tornasse ghiaccio, è giusto chiamarla grandine?
Solitamente vedo che la pioggia riesce a passare strati sottozero senza congelare e congela solo quando tocca il suolo formando il gelicidio.

[Gigiometeo]

Originariamente Scritto da campaz

Il fiocco fuso, cioè la goccia di pioggia, per poter ricongelare passando in uno strato inversionale sottozero, quanto serve spesso lo strato d'aria? In 400/500 metri a -2/3°C riesce a tornare ghiaccio? Nel caso tornasse ghiaccio, è giusto chiamarla grandine?
Solitamente vedo che la pioggia riesce a passare strati sottozero senza congelare e congela solo quando tocca il suolo formando il gelicidio.

No, la grandine ha un processo di formazione tutto suo (sul libro "Temporali e tornado" nuova edizione, c'è tutto: http://www.alphatest.it/Collane/Coll...-88-483-2300-0). Se lo strato caldo ha spessore inferiore a 300 m circa i fiocchi fondono parzialmente attraversando lo strato mite (specie se si hanno valori termici miti e con umidità relativa alquanto elevata, quindi con WB ben positivo) ma non possono riformarsi rientrando nello strato freddo in prossimità del suolo (occorrerebbe ripartire dal processo di Bergeron-Wegener-Findeisen).
Tuttavia se lo strato freddo inferiore è sufficientemente spesso con temperature WB ben al di sotto dello zero le goccioline possono solidificare su ciò che è rimasto del fiocco dando origine al cosiddetto nevischio (che non è la neve a piccoli fiocchi) o acqua-neve (sleet). Se lo strato caldo ha uno spessore superiore ai 300 m circa i fiocchi fondono completamente attraversando lo strato mite, e nello strato freddo con base al suolo non avviene nessun processo di solidificazione.
Si ha pertanto quella che viene chiamata “pioggia congelantesi” o “sopraffusa” o “gelicidio” vale a dire pioggia che cade con temperatura ambientale inferiore a 0°C, e che per questo motivo congela all’instante appena tocca il suolo o qualunque ostacolo. Il valore di temperatura dello strato mite non ha molta importanza, è lo spessore che conta.

[marco dv]

e sulla neve detta chimica, al suolo e vederla cadere è molto simile alla classica
?

[Gigiometeo]

Originariamente Scritto da marco dv

e sulla neve detta chimica, al suolo e vederla cadere è molto simile alla classica
?

Quella è neve "da nebbia"; in realtà neve chimica sarebbe errato.
Qui c'è un buon articolo che spiega il fenomeno.
https://www.climalteranti.it/2012/01...eve-da-nebbia/

[campaz]

Grazie gigio, il libro Temporali e tornado lo ordino subito.

Intanto che ti vedo disponibile ti faccio un altra domandina:
I 300 mm mensili piovuti nella pianura tra Parma e Piacenza, sono da record mensile per le pianure della nostra regione? Se invece non lo sono, quali sono i record?

[marco dv]

Grazie