Peggioramento sabato 28

[alfapegaso]

Ero giusto a comprare qualche piadina a Punta Marina sabato sera, verso le 19.00, quando il cielo è diventato sempre più cupo, si è alzato un forte vento con la sabbia che dalla spiaggia volava sulla rotonda come una vera tempesta del deserto... Panico gnerale con bagnanti che scappavano, automobili che caoticamente prendevano tutte le strade possibili e la baracchina che mi ha chiuso i battenti per via della sabbia che entrava da tutte le parti... Sopra la testa, stracci di nuvole nere volavano a razzo così basse che sembrava toccassero la chioma della pineta. Mi sono rifugiato in macchina sperando di non prendere una grandinata e ho atteso, sballottato dai colpi di vento, di avere la strada libera per tornare a casa. Dopo 15 minuti l'intensità è un poco calata e nel cielo è comparso qualche squarcio d'azzurro. La baracchina ha riaperto con i dovuti ripari, ho preso le piadine e sono ritornato a casa: perso 9 gradi in 20 minuti.
Nella notte, visitina al mare: il vento teso perpendicolare alla linea di spiaggia, portava le onde oltre la seconda fila di ombrelloni. La luce della luna che illuminava il mare mosso creava un'atmosfera fantastica ma più di tanto non si riusciva a stare per le micro gocce che piano piano ti lavavano. Ritorno veloce attraversando la pineta tra il rumore delle chiome degli alberi agitati ed il sinistro rumore dei tronchi sollecitati dalla forza del vento. Un lenzuolo sulle spalle questa volta non guasta.

[stefanino-avapformig]

Originariamente Scritto da alfapegaso

Ero giusto a comprare qualche piadina a Punta Marina sabato sera, verso le 19.00, quando il cielo è diventato sempre più cupo, si è alzato un forte vento con la sabbia che dalla spiaggia volava sulla rotonda come una vera tempesta del deserto... Panico gnerale con bagnanti che scappavano, automobili che caoticamente prendevano tutte le strade possibili e la baracchina che mi ha chiuso i battenti per via della sabbia che entrava da tutte le parti... Sopra la testa, stracci di nuvole nere volavano a razzo così basse che sembrava toccassero la chioma della pineta. Mi sono rifugiato in macchina sperando di non prendere una grandinata e ho atteso, sballottato dai colpi di vento, di avere la strada libera per tornare a casa. Dopo 15 minuti l'intensità è un poco calata e nel cielo è comparso qualche squarcio d'azzurro. La baracchina ha riaperto con i dovuti ripari, ho preso le piadine e sono ritornato a casa: perso 9 gradi in 20 minuti.
Nella notte, visitina al mare: il vento teso perpendicolare alla linea di spiaggia, portava le onde oltre la seconda fila di ombrelloni. La luce della luna che illuminava il mare mosso creava un'atmosfera fantastica ma più di tanto non si riusciva a stare per le micro gocce che piano piano ti lavavano. Ritorno veloce attraversando la pineta tra il rumore delle chiome degli alberi agitati ed il sinistro rumore dei tronchi sollecitati dalla forza del vento. Un lenzuolo sulle spalle questa volta non guasta.

sembra una poesia la seconda parte...