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Vecchio 16-07-2021, 09:52   #1311
campaz
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Ma Sanpei, è chiaro che i fenomeni estremi sono in aumento, ma quanto un 5/10%? È giusto attribuire tutto al GW antropico le vittime delle catastrofi naturali? A me pare una delle più grosse disinformazioni del nuovo millennio, tutto ciò che accade è colpa dell'uomo che ha alzato le temperature del pianeta, grazie alla gente come te Sanpei ormai tutti credono a questo.
La vera scienza è ben altra...
Non sarebbe meglio far capire alla gente che questi eventi estremi esistono e sono sempre esistiti? Per cui motivo in più per fare manutenzione e costruire nelle zone meno a rischio.
Che senso ha far credere al mondo che basta smettere di inquinare e tutto si risolve? Dal momento che sappiamo benissimo che non è così.

Intanto ricordo le catastrofi più tragiche della storia:

Se si guarda alla triste classifica del numero di vittime umane, il primato assoluto spetta alla siccità che ha colpito l'Etiopia nel 1983 e all'alluvione avvenuta nel 1970 in Bangladesh, entrambi con 300.000 morti stimati. Al terzo posto un'altra siccità, quella che ha colpito il Sudan nel 1984, causando circa 150.000 morti.

Quindi anche se fermiamo le emissioni di anidride carbonica il problema delle catastrofi naturali nel nostro pianeta rimane... l'unica soluzione e avere progetti di difesa al di là di GW o meno... poi se inquiniamo meno sempre meglio sarà sicuramente. Ma a mio parere l'informazione attuale è molto distorta.
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Vecchio 16-07-2021, 10:08   #1312
campaz
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Avrei una domanda:

ok che aumentando la temperatura aumenta l'energia in gioco in modo esponenziale.

Ma il fatto che le temperature sono aumentate maggiormente nelle aree polari e rimaste quasi stabili nella fascia tropicale, non dovrebbe far diminuire i contrasti termici tra l'aria tropicale che sale verso nord e l'aria polare che scende verso sud?

Per esempio (metto numeri a caso) se avevamo 20 gradi nell'aria tropicale e 0 gradi in quella polare, mentre ora abbiamo sempre 20 gradi in quella tropicale e 5 gradi in quella polare.
Quale genera i fenomeni più violenti? Il contrasto tra 20°C e 0°C? O tra 20°C e 5°C?
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Vecchio 16-07-2021, 10:12   #1313
RG62
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Ma Sanpei, è chiaro che i fenomeni estremi sono in aumento, ma quanto un 5/10%? È giusto attribuire tutto al GW antropico le vittime delle catastrofi naturali? A me pare una delle più grosse disinformazioni del nuovo millennio, tutto ciò che accade è colpa dell'uomo che ha alzato le temperature del pianeta, grazie alla gente come te Sanpei ormai tutti credono a questo.
La vera scienza è ben altra...
Non sarebbe meglio far capire alla gente che questi eventi estremi esistono e sono sempre esistiti? Per cui motivo in più per fare manutenzione e costruire nelle zone meno a rischio.
Che senso ha far credere al mondo che basta smettere di inquinare e tutto si risolve? Dal momento che sappiamo benissimo che non è così.

Intanto ricordo le catastrofi più tragiche della storia:

Se si guarda alla triste classifica del numero di vittime umane, il primato assoluto spetta alla siccità che ha colpito l'Etiopia nel 1983 e all'alluvione avvenuta nel 1970 in Bangladesh, entrambi con 300.000 morti stimati. Al terzo posto un'altra siccità, quella che ha colpito il Sudan nel 1984, causando circa 150.000 morti.

Quindi anche se fermiamo le emissioni di anidride carbonica il problema delle catastrofi naturali nel nostro pianeta rimane... l'unica soluzione e avere progetti di difesa al di là di GW o meno... poi se inquiniamo meno sempre meglio sarà sicuramente. Ma a mio parere l'informazione attuale è molto distorta.

Concordo.


Ammesso e non concesso che sia tutta e solo colpa dell'uomo e della CO2, anche sa da oggi smettessimo tutti di produrla e di immetterla in atmosfera (come?!?), gli effetti si faranno sentire ancora per decenni.

Quindi, anzichè pipponi su smettere di emettere CO2 facendo credere che se ciò avvenisse già da domani le cose migliorerebbero (però sono assolutamente d'accordo di iniziare ad inquiare di meno, sia ben chiaro!) la cosa più intelligente da fare è ADEGURARSI a questa situazione, perchè durerà anni...


Faccio un esempio stupido.

Quando vedo filmati di uragani devastanti nei caraibi con case che volano via come fuscelli, si vedono anche palme sferzate dal vento ma non ne cade una...

Mi sono sempre chiesto: imparare da loro, dalle palme, per studiare strutture ingegneristiche più resistenti?
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Vecchio 16-07-2021, 10:42   #1314
sanpei
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Campaz, "alla gente come te" TE LO TIENI PER TE ...
e questo per rispetto ed educazione.

Io cerco di portare in questo dibattito dati e pubblicazioni scientifiche certificate, le opinioni sono tutte accettate in un forum democratico e vivace e quindi anche la tua, ma tali restano.
Per fortuna, anzi per intelligenza e lungimiranza, finalmente la politica e l'economia stanno iniziando ad ascoltare la scienza e a prendere i provvedimenti per limitare i danni e mettere in sicurezza il territorio.
Peccato solo che bisognasse farlo 20 anni fa quando le opinioni come la tua erano maggioritarie e la scienza fossero in pochi ad ascoltarla.
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“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”.

Jacob Burckhardt
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Vecchio 16-07-2021, 12:42   #1315
campaz
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Si scusa Sanpei, non volevo assolutamente offendere, non è da me, ho sbagliato a esprimermi, ma il concetto rimane...
Non parli mai di investire maggiormente per cercare di contrastare i fenomeni violenti con manutenzione e migliori strutture di difesa, ma parli solo di investire per inquinare meno, come se poi i fenomeni violenti terminassero una volta raggiunto il 100% rinnovabile.
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Vecchio 17-07-2021, 00:51   #1316
Graupel
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Qui mi pare che qualche spunto ci sia in merito alla vostra discussione e all'ultima osservazione di Campaz https://www.bbc.com/news/science-environment-57863205
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Vecchio 17-07-2021, 08:27   #1317
sanpei
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È proprio così, gli attuali modelli dell'atmosfera sembrano inadatti a prevedere fenomeni sempre più estremi e "impossibili" statisticamente. Forse Gigio può esserci d'aiuto nella comprensione, in ogni caso sembra che la situazione stia peggiorando molto più velocemente del previsto....è sempre più urgente intervenire dopo gli anni persi ...ringraziando ovviamente il negazionismo Trumpiano.
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Jacob Burckhardt
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Vecchio 17-07-2021, 09:36   #1318
Gigiometeo
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Avrei una domanda:

ok che aumentando la temperatura aumenta l'energia in gioco in modo esponenziale.

Ma il fatto che le temperature sono aumentate maggiormente nelle aree polari e rimaste quasi stabili nella fascia tropicale, non dovrebbe far diminuire i contrasti termici tra l'aria tropicale che sale verso nord e l'aria polare che scende verso sud?

Per esempio (metto numeri a caso) se avevamo 20 gradi nell'aria tropicale e 0 gradi in quella polare, mentre ora abbiamo sempre 20 gradi in quella tropicale e 5 gradi in quella polare.
Quale genera i fenomeni più violenti? Il contrasto tra 20°C e 0°C? O tra 20°C e 5°C?
Tutto giusto, ma....... c'è un ma....
C'è un maggiore riscaldamento delle aree polari, rispetto alle aree intertropicali e subtropicali, ma c'è anche l’espansione della fascia sub-tropicale verso più alte latitudini (si intensifica la circolazione termica), e ciò causa due conseguenze importanti, per quanto riguarda l’energia cinetica e il vento:
- la differenza di temperatura tra aree polari e aree tropicali tende a diminuire, dunque tende a diminuire la necessità di trasferimento di flussi di calore tra equatore e poli. I flussi di energia cinetica, diminuendo, riducono, a livello globale, la ventilazione media e l’intensità media del vento.
- Ma diminuisce anche la distanza tra la fascia sub-tropicale e lea fascia polare. Dunque, il gradiente orizzontale di temperatura (che misura la differenza di temperatura rispetto alla distanza) tra aree polari e aree sub-tropicali tende a rimanere quasi invariato. Questo significa che la diminuzione dell’energia cinetica e della ventosità non riguarda le medie latitudini, ma interessa soprattutto le aree subtropicali e le basse latitudini, cioè le aree soggette all’espansione meridiana della fascia sub-tropicale (aspetto che si vede già nelle rianalisi). E si vede molto bene, negli ultimi 20 anni anche nelle rianalisi ERA 5 di cui allego l'anomalia del ventennio recente del vento zonale a 300 hPa. Come si vede, diminuisce a basse ed alte latitudini, ma aumenta a quelle medie.
Le modifiche più importanti delle correnti aeree tendono a causare uno spostamento dei flussi di energia cinetica dal piano orizzontale (cioè flussi derivanti da moti orizzontali) al piano verticale (cioè flussi derivanti da moti verticali e convettivi).
Infatti, quando l’atmosfera globale diventa più calda, essa si dilata e, con la dilatazione termica aumenta la sua energia potenziale globale. Se aumentassimo la temperatura di 3- 4°C farebbe innalzare il centro di massa dell’atmosfera globale, attualmente localizzato attorno ai 5700 metri di quota, di circa 70-80 metri, cioè un aumento di una quota compreso fra il 1,2% e il 1,5%, variandone le condizioni generali di equilibrio, ma aumentando nel contempo l’energia potenziale totale della stessa percentuale. Poiché l’energia potenziale è strettamente interconnessa con l’energia cinetica, soprattutto nelle trasformazioni energetiche legate ai moti convettivi verticali, è ragionevole ipotizzare che, se aumenta l’energia potenziale, anche i moti convettivi e la circolazione delle masse d’aria associata ai moti convettivi verticali, subiranno un’intensificazione.
Questa ipotesi trova conferma anche da un’altra considerazione, relativa alla stabilità verticale delle masse d’aria. Lungo la verticale dell’atmosfera, l’aumento della temperatura non sarà uniforme: crescerà di più negli strati più prossimi al suolo, ma diminuirà, invece, negli strati più alti, un comportamento questo già in atto come dimostrano le misure sperimentali al suolo e in quota.
Un aumento della differenza di temperatura tra suolo e quota è la causa primaria di aumento delle instabilità convettive e dei moti di rimescolamento verticale.
Dunque, l’eventuale perdita di energia cinetica (e intensità del vento) legata alla grande circolazione delle masse d’aria associata ai cicloni ed anticicloni dinamici che presiedono gli scambi energetici tra le basse e le alte latitudini, sarà compensata dall’aumento dell’energia cinetica legata alla circolazione termica delle masse d’aria.
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Detesto la nazionale azzurra, però lo dico. Non me ne fotte nulla del Rwanda, però lo dico. Voi no, non ve ne fotte, ma non lo dite! Non sono eroico; me ne infischio di me stesso, del governo, della politica, del teatro..

C. Bene
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Vecchio 17-07-2021, 13:35   #1319
sanpei
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Nient’affatto casuale invece è il legame tra la sciagura e il riscaldamento globale del clima, a conferma di una drammatica urgenza che richiede non più solo interventi immediati, ma soprattutto un radicale cambio di paradigma politico e mentale. Non c’era nulla di inatteso nelle piogge renane. Anzi, dopo tre anni di alte temperature estive e quasi siccità, tutti le aspettavano. Lo stesso servizio meteorologico tedesco aveva messo in guardia dal pericolo. Ma nessuna difesa poteva bastare di fronte alle bombe d’acqua, che in sole 24 ore hanno rovesciato sul Palatinato e il Nord Reno-Vestfalia la stessa quantità di piogge normalmente spalmate su oltre due mesi.

Se questo è successo, spiegano gli scienziati, è perché il riscaldamento del pianeta induce fenomeni sempre più intensi e frequenti. «Il cambiamento climatico è arrivato in Germania», dice Svenja Schulze, ministra socialdemocratica dell’Ambiente, secondo la quale «il disastro ci mostra con quale forza le sue conseguenze ci riguardino tutti e quanto importante sia prepararci a fatti meteorologici estremi nel futuro».
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Jacob Burckhardt
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Vecchio 17-07-2021, 19:24   #1320
campaz
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Tutto giusto, ma....... c'è un ma....
C'è un maggiore riscaldamento delle aree polari, rispetto alle aree intertropicali e subtropicali, ma c'è anche l’espansione della fascia sub-tropicale verso più alte latitudini (si intensifica la circolazione termica), e ciò causa due conseguenze importanti, per quanto riguarda l’energia cinetica e il vento:
- la differenza di temperatura tra aree polari e aree tropicali tende a diminuire, dunque tende a diminuire la necessità di trasferimento di flussi di calore tra equatore e poli. I flussi di energia cinetica, diminuendo, riducono, a livello globale, la ventilazione media e l’intensità media del vento.
- Ma diminuisce anche la distanza tra la fascia sub-tropicale e lea fascia polare. Dunque, il gradiente orizzontale di temperatura (che misura la differenza di temperatura rispetto alla distanza) tra aree polari e aree sub-tropicali tende a rimanere quasi invariato. Questo significa che la diminuzione dell’energia cinetica e della ventosità non riguarda le medie latitudini, ma interessa soprattutto le aree subtropicali e le basse latitudini, cioè le aree soggette all’espansione meridiana della fascia sub-tropicale (aspetto che si vede già nelle rianalisi). E si vede molto bene, negli ultimi 20 anni anche nelle rianalisi ERA 5 di cui allego l'anomalia del ventennio recente del vento zonale a 300 hPa. Come si vede, diminuisce a basse ed alte latitudini, ma aumenta a quelle medie.
Le modifiche più importanti delle correnti aeree tendono a causare uno spostamento dei flussi di energia cinetica dal piano orizzontale (cioè flussi derivanti da moti orizzontali) al piano verticale (cioè flussi derivanti da moti verticali e convettivi).
Infatti, quando l’atmosfera globale diventa più calda, essa si dilata e, con la dilatazione termica aumenta la sua energia potenziale globale. Se aumentassimo la temperatura di 3- 4°C farebbe innalzare il centro di massa dell’atmosfera globale, attualmente localizzato attorno ai 5700 metri di quota, di circa 70-80 metri, cioè un aumento di una quota compreso fra il 1,2% e il 1,5%, variandone le condizioni generali di equilibrio, ma aumentando nel contempo l’energia potenziale totale della stessa percentuale. Poiché l’energia potenziale è strettamente interconnessa con l’energia cinetica, soprattutto nelle trasformazioni energetiche legate ai moti convettivi verticali, è ragionevole ipotizzare che, se aumenta l’energia potenziale, anche i moti convettivi e la circolazione delle masse d’aria associata ai moti convettivi verticali, subiranno un’intensificazione.
Questa ipotesi trova conferma anche da un’altra considerazione, relativa alla stabilità verticale delle masse d’aria. Lungo la verticale dell’atmosfera, l’aumento della temperatura non sarà uniforme: crescerà di più negli strati più prossimi al suolo, ma diminuirà, invece, negli strati più alti, un comportamento questo già in atto come dimostrano le misure sperimentali al suolo e in quota.
Un aumento della differenza di temperatura tra suolo e quota è la causa primaria di aumento delle instabilità convettive e dei moti di rimescolamento verticale.
Dunque, l’eventuale perdita di energia cinetica (e intensità del vento) legata alla grande circolazione delle masse d’aria associata ai cicloni ed anticicloni dinamici che presiedono gli scambi energetici tra le basse e le alte latitudini, sarà compensata dall’aumento dell’energia cinetica legata alla circolazione termica delle masse d’aria.
Grazie Gigio, alcune faccende, tipo l'aumento del gradiente termico verticale l'avevo messo in conto, altre situazioni che hai scritto non le avevo proprio considerate, anche perché sono un po' complesse... ma molto interessante la questione...

Nella tua conclusione hai messo che la perdita' di energia da una parte sarà compensata dall'aumento dall'altra.
Quidi scritta così sarebbe 1-1 palla al centro?
campaz è offline   Rispondi Con Citazione
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