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Vecchio 05-11-2012, 19:32   #1
aldo meschiari
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Predefinito Il ritorno del Vortice Canadese

Le ultime elaborazioni modellistiche prospettano il ritorno in grande stile delle perturbazioni nord-atlantiche, provenienti dal profondo vortice canadese. Dopo una fase anticiclonica, nella prima parte della prossima settimana, a forte rischio nebbie, intorno a giovedė 8 e venerdė 9 novembre si potrebbe aprire un nuovo periodo piovoso. Come possiamo vedere nella carta, una Multi MTG, una profonda ed estesa saccatura di origine nord-atlantica riuscirebbe a penetrare nel Mediterraneo Centrale attraverso la Francia.

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Vecchio 05-11-2012, 21:55   #2
tom montepiumazzo
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previoni inverno 2012\2013 elaborate da METEOWEBCAM



ģ Previsioni meteo prossimi mesi

9/12/11 - Linea di tendenza dell'inverno 2011-2012. Ecco in generale cosa dicono i modelli di previsione circa la stagione invernale appena iniziata

L'analisi su quella che potrebbe essere la tendenza del prossimo inverno deve per forza partire dall'analisi delle cosiddette teleconnessioni. Le teleconnessioni analizzano la dislocazione delle principali figure bariche, delle anomalie termiche e di altri parametri ed in base a questi si traccia una linea di tendenza, NON UNA PREVISIONE. Quindi bisogna diffidare dai titoloni da prima pagina, "dicembre gelido e nevoso" oppure "dicembre soleggiato e molto mite" in quanto l'interpretazione esatta di tali indici non da certezza ma solo probabilitā. Dopo questa doverosa introduzione andiamo a vedere come essi sono disposti
Il primo importante indice che analizziamo č l'ENSO (El Niņo Southern Oscillation) che indica le variazione delle temperature delle acque superficiali del Pacifico Equatoriale, e quindi i fenomeni di Niņo – Niņa, (visibile dalla prima carta). El Niņo č un anomalo riscaldamento delle acque superficiali del Pacifico Equatoriale che porta un'alterazione della circolazione atmosferica generale: in linea di massima (con le dovute eccezioni), forti episodi di El Niņo sono seguiti da piogge insistenti sulle Montagne Rocciose americane, sul Brasile, sull'Argentina, sull'Africa equatoriale. Arreca invece condizioni di siccitā sull'Indonesia, sull'Australia e la Nuova Zelanda, sulla punta meridionale dell'Africa, e, diminuendo la forza dei Monsoni, diminuisce la piovositā anche sull'india. Per mezzo di quello che č stato definito un "ponte troposferico", El Niņo sembra poter riuscire a modificare anche il clima del Mediterraneo, tendendo a far risalire la ITCZ, cioč la zona di convergenza intertropicale: una sua disposizione a latitudini pių elevate porta l'Anticiclone sub-tropicale a divenire pių forte ed invadente. La sorella del Niņo, la Niņa invece un anomalo raffreddamento delle acque superficiali del Pacifico orientale e se sufficientemente intensa, va in pratica ad esercitare gli effetti opposti di El Niņo. Durante le sue manifestazioni, il tempo sull'Italia č risultato fortemente variabile, non indirizzato verso una precisa via. Al pių, si puō affermare che durante gli episodi di Niņa Strong gli Inverni sul Mediterraneo sono stati piuttosto caldi e secchi, con scarsissime precipitazioni nevose in quanto con una Niņa Strong, gli indici AO e NAO appaiono indirizzati verso una positivitā, Come per El Niņo, anche per El Niņa vale la distinzione tra west e east based: da recenti studi, č emerso che una Niņa Strong west based, provochi un'anomalia di geopotenziale positiva sull'Europa centro-meridionale, per cui rafforzi la teoria di AO e NAO positive. Al contrario, con una Niņa Strong east based si č registrata una maggiore variabilitā, ma con una tendenza ad un'anomalia di geopotenziale negativa alle nostre latitudini. Quest'anno non abbiamo anomalie di Niņa orientata pių verso un est based, quindi potrebbe incentivare un inverno pių secco della norma e con rare occasioni di ondate di freddo. Un altro indice č l'AO L'Artic Oscillation misura la differenza di pressione tra il Circolo Polare e le medie latitudini. Un valore positivo della AO (AO+) si traduce in un rafforzamento del Vortice Polare, con conseguente rinforzo delle aree anticicloniche alle basse latitudini con difficoltā nel poter porre in essere scambi meridiani, a causa di un incisivo aumento del flusso zonale. Un valore negativo indica invece un indebolimento del Vortice Polare, con conseguente affievolimento dell'intensitā delle aree anticicloniche alle medio-basse latitudini: in questo caso, il flusso zonale risulta meno accelerato, e pertanto le correnti occidentali possono ondularsi nel verso dei meridiani, favorendo la discesa delle correnti artiche in direzione del Mediterraneo. La situazione per l'inverno vede una AO+ almeno sino alla terza decade, prevista poi in discesa tra la fine dell'anno e l'inizio del nuovo salvo poi risalire da metā gennaio. Un altro indice č a NAO cioč la North Atlantic Oscillation, che rappresenta il "ramo atlantico" della AO, e misura la differenza di pressione tra il Ciclone d'Islanda e l'Anticiclone delle Azzorre (si misura il gap barico tra Akureyri, in Islanda, e Punta Delgada, nelle isole Azzorre). Un valore positivo dell'indice (NAO+), indica un rafforzamento del Vortice d'Islanda, a cui si contrappone un rinvigorimento delle aree anticicloniche alle basse latitudini; in tal modo le perturbazioni e le discese fredde rimangono confinate sull'Europa settentrionale, mentre sull'Italia il tempo permane soleggiato e mite, con inversioni termiche sulle Pianure. Questo indice permane in territorio positivo (cfr. seconda mappa)ma a differenza della AO non sarā forte l'anomalia (NAO+), mentre per la terza decade č previsto un calo che porterā alla neutralizzazione dell'indici, questo potrebbe portare ad un aumento delle probabilitā di irruzione artico-marittima verso il Mediterraneo. Tuttavia da metā gennaio č prevista un rientro positivo dell'indice

Da questi due indici si deduce che il periodo pių favorevole alle irruzioni fredde sarā tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012. Gli indici sopra descritti sottolineano la forte attivitā del Vortice Polare, testimoniata anche dall'indice oceanico NAM. Una NAM (North Anular Mode) č fortemente positiva e ciō indica una forte attivitā del Vortice Polare anche alle medio-basse latitudini. Quindi sul polo e alla latitudini circumpolari si ha una esasperata attivitā ciclonica a tutte le quote supportata da un Stratcooling, che porta ad accumulare una grossa quantitā di freddo sul Polo. La positivitā di tale indice porta con fatica ad irruzione di aria fredda la nostra penisola. Č assai difficile prevedere se e quando la NAM entrerā in territorio negativo o neutro, in quanto gli stratwarming si riescono a prevedere solo poche settimane prima dell'evento. Ultimo importante indice č la QBO (Quasi Biennal Oscillation). Questo indica l'inversione dei venti zonali, che spirano alla nostre latitudini. Se la QBO č negativa allora si ha l'inversione della zonalitā con i flussi che tenderanno a provenire da Est, favorendo in tal modo avvezioni fredde anche di natura artico-continentale, mentre una QBO positiva indica dei flussi provenienti da Ovest, e quindi una difficile anti-zonalitā delle correnti. Nel trimestre invernale la QBO sarā neutra per cui non dovrebbe interferire in nessun modo con l'andamento climatologico dell'inverno. Tale indice inoltre č fortemente correlato con l'attivitā solare. Infatti una QBO- associata ad un minimo solare č spesse volte la situazione prodroma per intense ondate di gelo verso l'Europa. Il Sole nel corso dei prossimi entrerā in una fase di massimo relativo, che non sarā in grado di interferire, come il massimo ed il minimo precedente sull'andamento climatico.
Quindi cosa dovremo aspettarci per la stagione 2011-2012
Tutto ciō depone quindi a favore per una partenza invernale fiacca cioč con frequenti periodi anticiclonici probabilmente intervallati da passaggi atlantici, poco attivi i quali non riusciranno a portare significative precipitazioni ne piovose alle basse quote ne nevose in montagne. Solo a partire dalla terza decade di dicembre potremo avere dei tentativi di affondo meridiani artici, stante ad un indebolimento del cooling stratosferico. Fase potenzialmente fredda che potrebbe prolungarsi anche per la prima parte di gennaio, quando sarā il periodo pių propizio dell'inverno per vedere freddo e neve a quote basse. In seguito la nuova positivizzazione della NAO e la massima attivitā della Nina potrebbe deporre a favore di un ritorno anticiclonico in area Mediterraneo con l'instaurazione di un clima secco e mite. Febbraio potrebbe cominciare con marcate anomalie bariche positive e clima mite, salvo poi virare verso una fase pių fredda nella seconda parte con probabile retrogressione artiche da est che coinvolgeranno maggiormente le aree pių esposte centrali adriatiche e meridionali. In definitiva l'inverno potrebbe trascorrere con temperature un po' superiori alla norma, e precipitazioni piuttosto scarse, quindi saranno molto poche le occasione da neve a basse quote, ma inferiore alla norma sarā anche la neve sulle montagne. I periodi anticiclonici perō potrebbe favorire una maggiore ingerenza della nebbia sulla Valpadana.
VOI CI CREDETE??????? IO HO PAURA..MOLTA PAURA.....
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Vecchio 06-11-2012, 07:19   #3
Marco Muratori ERM
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Diciamo che come sapete io sono un po' indigesto alle proiezioni stagionali, mi limito perō a dire che novembre sta prendendo una piega che mi piace poco il che non vuol dire che poi i tre mesi invernali siano altrettanto bruttii, per caritā.

Io mi limito a novembre e vedo che quell'anticilone sull'Europa orientale piazzato li dov'č unito alla posizione della depressione atlantica ci fa dire che il mese non proporrā di certo invernate anticipate e colpi di freddo.

Certo, le occasioni per precipitazioni non mancheranno di sicuro quando la pulsazione atlantica prevarrā rispetto all'anticiclone ma con temperature del genere, la neve si vedrā si e no forse sulla punta del Cimone.

E' una delle situazioni che detesto maggiormente ma se proprio ce la dobbiamo sorbire meglio ora che in gennaio....
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Vecchio 06-11-2012, 07:51   #4
paolo leoni
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Per ora non mi aspetto "colpi anticipati dell'inverno", ogni cosa a suo tempo; quindi mi va benissimo questa dinamicitā su scala Europea che č attualmente presente e che persisterā nei prossimi giorni.
Basta dare un occhio agli spaghi di Berlino (ad esempio)


Certamente, per noi, ad oggi, non sono previste grandi piogge; anzi, si avranno condizioni meteo molto piatte per i prossimi 5-7 gg, almeno.

L'importante, ricordiamoci, č che le cose vadano per il verso giusto DOVE devono andare per il verso giusto!... Come si č messo e si metterā l'intero Vortice Polare: mi piace! :D
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Vecchio 06-11-2012, 14:08   #5
maurino
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9/12/11 - Linea di tendenza dell'inverno 2011-2012. Ecco in generale cosa dicono i modelli di previsione circa la stagione invernale appena iniziata

L'analisi su quella che potrebbe essere la tendenza del prossimo inverno deve per forza partire dall'analisi delle cosiddette teleconnessioni. Le teleconnessioni analizzano la dislocazione delle principali figure bariche, delle anomalie termiche e di altri parametri ed in base a questi si traccia una linea di tendenza, NON UNA PREVISIONE. Quindi bisogna diffidare dai titoloni da prima pagina, "dicembre gelido e nevoso" oppure "dicembre soleggiato e molto mite" in quanto l'interpretazione esatta di tali indici non da certezza ma solo probabilitā. Dopo questa doverosa introduzione andiamo a vedere come essi sono disposti
Il primo importante indice che analizziamo č l'ENSO (El Niņo Southern Oscillation) che indica le variazione delle temperature delle acque superficiali del Pacifico Equatoriale, e quindi i fenomeni di Niņo – Niņa, (visibile dalla prima carta). El Niņo č un anomalo riscaldamento delle acque superficiali del Pacifico Equatoriale che porta un'alterazione della circolazione atmosferica generale: in linea di massima (con le dovute eccezioni), forti episodi di El Niņo sono seguiti da piogge insistenti sulle Montagne Rocciose americane, sul Brasile, sull'Argentina, sull'Africa equatoriale. Arreca invece condizioni di siccitā sull'Indonesia, sull'Australia e la Nuova Zelanda, sulla punta meridionale dell'Africa, e, diminuendo la forza dei Monsoni, diminuisce la piovositā anche sull'india. Per mezzo di quello che č stato definito un "ponte troposferico", El Niņo sembra poter riuscire a modificare anche il clima del Mediterraneo, tendendo a far risalire la ITCZ, cioč la zona di convergenza intertropicale: una sua disposizione a latitudini pių elevate porta l'Anticiclone sub-tropicale a divenire pių forte ed invadente. La sorella del Niņo, la Niņa invece un anomalo raffreddamento delle acque superficiali del Pacifico orientale e se sufficientemente intensa, va in pratica ad esercitare gli effetti opposti di El Niņo. Durante le sue manifestazioni, il tempo sull'Italia č risultato fortemente variabile, non indirizzato verso una precisa via. Al pių, si puō affermare che durante gli episodi di Niņa Strong gli Inverni sul Mediterraneo sono stati piuttosto caldi e secchi, con scarsissime precipitazioni nevose in quanto con una Niņa Strong, gli indici AO e NAO appaiono indirizzati verso una positivitā, Come per El Niņo, anche per El Niņa vale la distinzione tra west e east based: da recenti studi, č emerso che una Niņa Strong west based, provochi un'anomalia di geopotenziale positiva sull'Europa centro-meridionale, per cui rafforzi la teoria di AO e NAO positive. Al contrario, con una Niņa Strong east based si č registrata una maggiore variabilitā, ma con una tendenza ad un'anomalia di geopotenziale negativa alle nostre latitudini. Quest'anno non abbiamo anomalie di Niņa orientata pių verso un est based, quindi potrebbe incentivare un inverno pių secco della norma e con rare occasioni di ondate di freddo. Un altro indice č l'AO L'Artic Oscillation misura la differenza di pressione tra il Circolo Polare e le medie latitudini. Un valore positivo della AO (AO+) si traduce in un rafforzamento del Vortice Polare, con conseguente rinforzo delle aree anticicloniche alle basse latitudini con difficoltā nel poter porre in essere scambi meridiani, a causa di un incisivo aumento del flusso zonale. Un valore negativo indica invece un indebolimento del Vortice Polare, con conseguente affievolimento dell'intensitā delle aree anticicloniche alle medio-basse latitudini: in questo caso, il flusso zonale risulta meno accelerato, e pertanto le correnti occidentali possono ondularsi nel verso dei meridiani, favorendo la discesa delle correnti artiche in direzione del Mediterraneo. La situazione per l'inverno vede una AO+ almeno sino alla terza decade, prevista poi in discesa tra la fine dell'anno e l'inizio del nuovo salvo poi risalire da metā gennaio. Un altro indice č a NAO cioč la North Atlantic Oscillation, che rappresenta il "ramo atlantico" della AO, e misura la differenza di pressione tra il Ciclone d'Islanda e l'Anticiclone delle Azzorre (si misura il gap barico tra Akureyri, in Islanda, e Punta Delgada, nelle isole Azzorre). Un valore positivo dell'indice (NAO+), indica un rafforzamento del Vortice d'Islanda, a cui si contrappone un rinvigorimento delle aree anticicloniche alle basse latitudini; in tal modo le perturbazioni e le discese fredde rimangono confinate sull'Europa settentrionale, mentre sull'Italia il tempo permane soleggiato e mite, con inversioni termiche sulle Pianure. Questo indice permane in territorio positivo (cfr. seconda mappa)ma a differenza della AO non sarā forte l'anomalia (NAO+), mentre per la terza decade č previsto un calo che porterā alla neutralizzazione dell'indici, questo potrebbe portare ad un aumento delle probabilitā di irruzione artico-marittima verso il Mediterraneo. Tuttavia da metā gennaio č prevista un rientro positivo dell'indice

Da questi due indici si deduce che il periodo pių favorevole alle irruzioni fredde sarā tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012. Gli indici sopra descritti sottolineano la forte attivitā del Vortice Polare, testimoniata anche dall'indice oceanico NAM. Una NAM (North Anular Mode) č fortemente positiva e ciō indica una forte attivitā del Vortice Polare anche alle medio-basse latitudini. Quindi sul polo e alla latitudini circumpolari si ha una esasperata attivitā ciclonica a tutte le quote supportata da un Stratcooling, che porta ad accumulare una grossa quantitā di freddo sul Polo. La positivitā di tale indice porta con fatica ad irruzione di aria fredda la nostra penisola. Č assai difficile prevedere se e quando la NAM entrerā in territorio negativo o neutro, in quanto gli stratwarming si riescono a prevedere solo poche settimane prima dell'evento. Ultimo importante indice č la QBO (Quasi Biennal Oscillation). Questo indica l'inversione dei venti zonali, che spirano alla nostre latitudini. Se la QBO č negativa allora si ha l'inversione della zonalitā con i flussi che tenderanno a provenire da Est, favorendo in tal modo avvezioni fredde anche di natura artico-continentale, mentre una QBO positiva indica dei flussi provenienti da Ovest, e quindi una difficile anti-zonalitā delle correnti. Nel trimestre invernale la QBO sarā neutra per cui non dovrebbe interferire in nessun modo con l'andamento climatologico dell'inverno. Tale indice inoltre č fortemente correlato con l'attivitā solare. Infatti una QBO- associata ad un minimo solare č spesse volte la situazione prodroma per intense ondate di gelo verso l'Europa. Il Sole nel corso dei prossimi entrerā in una fase di massimo relativo, che non sarā in grado di interferire, come il massimo ed il minimo precedente sull'andamento climatico.
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VOI CI CREDETE??????? IO HO PAURA..MOLTA PAURA.....
Ma queste erano le previsinoni dell' inverno passato
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Vecchio 06-11-2012, 20:19   #6
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Cmq chiedo scusa per l errore riportato qui sopra perche era della nnata scorsa e avevo letto male..ma ho letto diversi siti e parlano piu o meno tutti in parole povere di un inverno 2012\2013 mite,piovoso al centro sud e nevoso sulle Alpi!!! qui da noi niente di che con forse qualche sbuffata fredda a fine dicembre e i primi dell anno!!! cmq mi sto davvero rattristendo anche se non ci credo del tutto!!! CMQ ci sto davvero male...........e penso non solo io leggendo sta roba!!! dite la vostra!!grazie
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Vecchio 06-11-2012, 20:27   #7
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Non dico che non sia la strada giusta, ma per almeno 2 secoli ancora non sapremo fare previsioni decenti a cosė lunga gittata...
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Vecchio 06-11-2012, 21:00   #8
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Cmq chiedo scusa per l errore riportato qui sopra perche era della nnata scorsa e avevo letto male..ma ho letto diversi siti e parlano piu o meno tutti in parole povere di un inverno 2012\2013 mite,piovoso al centro sud e nevoso sulle Alpi!!! qui da noi niente di che con forse qualche sbuffata fredda a fine dicembre e i primi dell anno!!! cmq mi sto davvero rattristendo anche se non ci credo del tutto!!! CMQ ci sto davvero male...........e penso non solo io leggendo sta roba!!! dite la vostra!!grazie
Da meint a me, coumpra dla legna
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Vecchio 06-11-2012, 21:04   #9
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Non dico che non sia la strada giusta, ma per almeno 2 secoli ancora non sapremo fare previsioni decenti a cosė lunga gittata...
Scusa Gelo, a chi o a cosa ti riferisci?
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Vecchio 06-11-2012, 22:17   #10
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Scusa Gelo, a chi o a cosa ti riferisci?
Non critico chi ci prova...anzi, onore a chi si lancia in tale sfida...io non credo ancora pr niente alle previsioni a lungo termine (e non sono l'unico anche in questo forum...).
Mi spiego: per tali previsioni vengono utilizzati indici scientifici veri e propri, quindi non sono delle buffonate, Ma tali indici sono ancora molto sconosciuti a noi umani, nel senso che siamo sicuri che ad una AMO+ corrisponda solo un certo andazzo mentro ad un AO- un altro andazzo? O tali valori hanno effetti maggiori e a noi sconosciuti? E ci sono solo questi indici od altri ancora migliori ma che non abbiamo mai notato?
Io dico che ancora troppo poco sappiamo dell'atmosfera per poter fare una previsione a cosė lunga distanza...Per me tali previsioni non valgono ancora nulla, anche se si basano su cose scientifiche, per i motivi sopraccitati.
Ma č giusto provarci...perché č un pōcome i cellulari. Alla loro nascita erano solo scomodi ed ingombranti ed investirci sopra, per molti, poteva sembrare una pazzia...ma con il passare del tempo sono diventati tutt'altra cosa...la stessa cosa č per questo discorso...
Grazie alle persone che ci credono e si buttano, forse, un giorno, tali previsioni diventeranno affidabili (entro un limite ragionevole), ma non credo prima di un secolo almeno...
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