Amarcord: 4 novembre 1966

[massimo anzola]

Ti rendi conto di qunti anni hai anche da queste ricorrenze: sono passati già 50 anni dall'alluvione di Firenze, le immagini in bianco e noero che fanno vedere in TV sembrano provenire dalla prima guerra mondiale eppure tu c'eri e avevi un'età sufficiente per vivere con intensità ed emozione le notizie che provenivano da Firenze.
Imparammo tutto dal telegionrnale della sera: nessun filmato era possibile, solo un collegamento in diretta radio (o telefono ?) dal corrispondente RAI da Firenze. Tutto qui.
I giorni successivi suscitai l'ira di mio padre perchè ritagliavo sistematicamente le foto del disastro dal giornale prima che lui potesse leggerlo !! (peccato non averle tenute)
Ma l'alluvione colpì pesantemente anche la ns.regione, come ben illustrato in un articolo in questo sito.
Nell'articolo si parla delle esondazioni di Secchia e Panaro (ma a proposito perchè non si parla del ponte di Spilamberto che fu distrutto dalla piena ?), ma anche il Reno fece disastri soprattutto nella zona di Sala Bolognese, Padulle, Castel d'Argile
Anche Anzola fu alluvionata, ma non in novembre, bensì il 5 dicembre in occasione di un'altra forte perturbazione (esondarono Ghrionda e Cavanella, i due torrenti che attraversano il paese)
una curiosità per concludere: in un veccho afrticolo di MTG lessi che in Appennino, a quote non troppo elevate, invece di piovere nevicò abbondantemente con alcuni paesi completamente isolati.

[maurino]

lo ricordo bene facevo la prima elementare,

[campaz]

Anche il fiume Montone straripò e ruppe l'argine nel lato ravennate, proprio in località Albereto, piccolo paese di campagna, dove abitano i miei genitori, allagò tutto, mio padre racconta spesso l'evento, ha vissuto tutta la giornata sopra l'argine, tutti lavoravano per cercare di contenere la piena, tra sacchi di terra (cosa che non accade più, ora c'è solo la protezione civile che arriva già a fiume esondato), il fiume straripò e erose tutto l'argine in un punto dove non c'era gente a lavorate perché zona più isolata e disabitata, poi ovviamente l'alluvione allagò quasi tutto fino a Ravenna.
All'epoca si parlava di 400mm di pioggia sul crinale, "solo" 60mm qui in pianura, forse eravamo parzialmente in ombra.
Altro disastro di quella giornata fu la mareggiata provocata dallo scirocco, la mareggiata più potente che si ricordi nell'alto adriatico, dove non arrivarono gli allagamenti dovuti allo straripamento del fiume, ci pensò il mare ad allagare Ravenna.
Da ricordare anche il record di acqua alta a Venezia.
Evento estremo, sicuramente tra i più potenti anche per estensione, anche il Friuli fu alluvionato, la notizia la fece solo Firenze, ma in realtà fu un alluvione che colpì tanti bacini fluviali in più regioni oltre all'Arno in Toscana.
Se capitasse ora ovviamente sarebbe tutta colpa dei cambiamenti climatici.

[geloneve]

Originariamente Scritto da campaz

Anche il fiume Montone straripò e ruppe l'argine nel lato ravennate, proprio in località Albereto, piccolo paese di campagna, dove abitano i miei genitori, allagò tutto, mio padre racconta spesso l'evento, ha vissuto tutta la giornata sopra l'argine, tutti lavoravano per cercare di contenere la piena, tra sacchi di terra (cosa che non accade più, ora c'è solo la protezione civile che arriva già a fiume esondato), il fiume straripò e erose tutto l'argine in un punto dove non c'era gente a lavorate perché zona più isolata e disabitata, poi ovviamente l'alluvione allagò quasi tutto fino a Ravenna.
All'epoca si parlava di 400mm di pioggia sul crinale, "solo" 60mm qui in pianura, forse eravamo parzialmente in ombra.
Altro disastro di quella giornata fu la mareggiata provocata dallo scirocco, la mareggiata più potente che si ricordi nell'alto adriatico, dove non arrivarono gli allagamenti dovuti allo straripamento del fiume, ci pensò il mare ad allagare Ravenna.
Da ricordare anche il record di acqua alta a Venezia.
Evento estremo, sicuramente tra i più potenti anche per estensione, anche il Friuli fu alluvionato, la notizia la fece solo Firenze, ma in realtà fu un alluvione che colpì tanti bacini fluviali in più regioni oltre all'Arno in Toscana.
Se capitasse ora ovviamente sarebbe tutta colpa dei cambiamenti climatici.

Ti vorrei dedicare una statua per l'ultima frase che hai scritto: mito!

[campaz]

Aggiungo anche il racconto di mio babbo dei lampi di quella notte in direzione dell'appennino, un continuo illuminare e brontolio dei tuoni, all'alba smise di piovere ed il fiume iniziava solo all'ora ad alzarsi di livello (ci vogliono un po' di ore prima che l'acqua dell'appennino arrivi giù in pianura) e cresceva di livello in modo spaventoso, mai visto prima e mai visto dopo (da quando esistono gli argini), già al mattino giungevano notizie della quantità di pioggia caduta in appennino e della tragedia di Firenze (l'Arno straripò già all'alba), a quel punto scatto' subito l'allerta e moltissima gente sugli argini per provare di fare il possibile, il fiume inizio' a straripare in diversi punti intorno al mezzogiorno e dove straripava più abbondantemente (nella zona in cui non vi era nessuno a cercare di alzare l'argine) erose tutto l'argine in poco tempo...

[campaz]

Originariamente Scritto da geloneve

Ti vorrei dedicare una statua per l'ultima frase che hai scritto: mito!

E già, una volta gli eventi estremi sembravano naturali, tutto al più alcuni credevano nel castigo di Dio.
Ora invece è diventato luogo comune credere che tutto ciò che e' estremo e' artificiale, colpa dell'uomo e del suo egoismo...
Di certo c'è di colpa nell'uomo il costruire dove non si dovrebbe e la scarsa manutenzione.
Nell'evento del 66 il fiume era completamente pulito, non c'erano alberi e si tagliava anche l'erba per fare il fieno...
Ora e' sufficiente un evento molto meno estremo per provocare gli stessi danni, visto quanta vegetazione c'è a rallentare il deflusso dell'acqua.

[geloneve]

Originariamente Scritto da campaz

E già, una volta gli eventi estremi sembravano naturali, tutto al più alcuni credevano nel castigo di Dio.
Ora invece è diventato luogo comune credere che tutto ciò che e' estremo e' artificiale, colpa dell'uomo e del suo egoismo...
Di certo c'è di colpa nell'uomo il costruire dove non si dovrebbe e la scarsa manutenzione.
Nell'evento del 66 il fiume era completamente pulito, non c'erano alberi e si tagliava anche l'erba per fare il fieno...
Ora e' sufficiente un evento molto meno estremo per provocare gli stessi danni, visto quanta vegetazione c'è a rallentare il deflusso dell'acqua.

Quoto in toto.

[gibo]

Originariamente Scritto da geloneve

Ti vorrei dedicare una statua per l'ultima frase che hai scritto: mito!

Continuare a negare la realtà non porta da nessuna parte.
Senza voler aprire discussioni già trite e ritrite, che siano in atto cambiamenti climatici piuttosto repentini ormai è assodato e il fatto che anche una volta c'erano eventi estremi non smentisce la tesi.

[campaz]

Originariamente Scritto da gibo

Continuare a negare la realtà non porta da nessuna parte.
Senza voler aprire discussioni già trite e ritrite, che siano in atto cambiamenti climatici piuttosto repentini ormai è assodato e il fatto che anche una volta c'erano eventi estremi non smentisce la tesi.

Ma non smentisco i cambiamenti climatici, dico solo che da parte della gente c'è una esagerazione a riguardo, se anche gli eventi estremi sono in aumento del 10 o 20% (perché al massimo questo è l'aumento) ciò non vuol dire che ogni volta che accade qualcosa e' colpa dei cambiamenti climatici.
Quello che non tollero e' il dover sempre sentire gli stessi discorsi ogni volta che accade qualcosa, da parte dei TG si parla sempre e solo dei cambiamenti climatici.
Sarebbe bello se ogni tanto si parlasse dell'evento in modo didattico, spiegando un po' la creazione del fenomeno senza dare subito la colpa ai cambiamenti climatici.

[geloneve]

Originariamente Scritto da gibo

Continuare a negare la realtà non porta da nessuna parte.
Senza voler aprire discussioni già trite e ritrite, che siano in atto cambiamenti climatici piuttosto repentini ormai è assodato e il fatto che anche una volta c'erano eventi estremi non smentisce la tesi.

Originariamente Scritto da campaz

Ma non smentisco i cambiamenti climatici, dico solo che da parte della gente c'è una esagerazione a riguardo, se anche gli eventi estremi sono in aumento del 10 o 20% (perché al massimo questo è l'aumento) ciò non vuol dire che ogni volta che accade qualcosa e' colpa dei cambiamenti climatici.
Quello che non tollero e' il dover sempre sentire gli stessi discorsi ogni volta che accade qualcosa, da parte dei TG si parla sempre e solo dei cambiamenti climatici.
Sarebbe bello se ogni tanto si parlasse dell'evento in modo didattico, spiegando un po' la creazione del fenomeno senza dare subito la colpa ai cambiamenti climatici.

Non è questione di smentire la realtà, è questione di darle il giusto peso, come afferma Campaz, e non ridursi ad un riduttivo "è colpa dei cambiamenti climatici".
E' inutile e, soprattutto, senza senso, fare il paragone alla media climatica degli anni 60-90 o cose simili. Bisognerebbe fare il paragone con la media climatica degli ultimi 35000 anni, cioè da quando esiste l'uomo. Perchè fare il confronto con 30 anni di storia non è un confronto...la storia è fatti di alti e bassi come la vita, come il decadentismo ed il rinascimento...insomma, anche il clima, come tutto, ha le sue fluttuazioni e 30 anni di paragoni è una cosa irrisoria e fuorviante (perché, caso mai, gli anni 60-90 sono stati notevolmente più freddi della media deli ultimi 35000 anni).
Detto ciò, anche se fossimo sopra alla media degli ultimi 35000 anni, sicuramente l'uomo ha il suo piccolo peso in ciò, ma sono convinto che la sua colpa sia limitata e che, soprattutto, la Natura, in qualsiasi istante, potrebbe trovare un modo per raffreddare il clima in pochissimi decenni...
Insomma, l'uomo ha sempre il delirio di onnipotenza di pensare che solo lui può cambiare il mondo, mentre sono convinto che la Natura, ripeto, in un attimo, possa rimettere tutto a posto, almeno a livello climatico.
Altro discorso, invece, è tutto il danno che provochiamo all'ambiante in fatto di malattie, sia a noi stessi che agli altri animali e, soprattutto, alla grandissima prova che siamo gli animali più stupidi del pianeta: consumiamo più di quanto necessitiamo e ci estingueremo con le nostre stesse mani (cosa che mi auspico).