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Meteorologia Parliamo di meteorologia...

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Vecchio 12-05-2020, 13:58   #21
RG62
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Contributo di Michele Serra:

L'idea che l'ambientalismo sia una disciplina "sentimentale" - smidollati che si commuovono per le sorti dell'alberello e dell'uccellino - era stupida anche prima; oggi lo è dieci, cento volte di più. La necessità di una visione olistica del pianeta (tutto si tiene, tutto è connesso, compresi l'alberello e l'uccellino) esce brutalmente rafforzata dalla pandemia. Uomini di scienza ci avvertono che la deforestazione espone l'umanità a un rischio epidemico sempre più alto, perché "scoperchia" un serbatoio immenso di virus sconosciuti, il cui vettore sono specie animali in buona parte sconosciute anch'esse.

Non è dunque il sentimentalismo, è la pura ragione a suggerire il rispetto di ecosistemi che hanno molta più esperienza di noi, nel senso che precedono l'avvento di homo sapiens di milioni di anni. Non ricordo chi lo ha scritto (Pollan? Foer?), ma "la natura è un esperimento scientifico che dura da quattro miliardi di anni". Un esperimento scientifico. Non uno sfizio di anime belle. Essendo animali molto più evoluti degli altri, possiamo (forse) cavalcare la tigre: ma conoscendola e rispettandola. Altrimenti siamo fottuti....



Michele Serra che scrive di biologia, ecologia, zoologia ecc. mi fa strimolire...


Come se io facessi dei saggi di metereologia...
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Vecchio 12-05-2020, 14:18   #22
sanpei
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Questo invece lo scrivono degli scienziati come te e riporta una conclusione paradossale:

I ricercatori della Anglia Ruskin University di Cambridge e del Queen Elizabeth Hospital di Londra, hanno potuto verificare una significativa coincidenza, valida per tutta l’Europa, tra bassi livelli di vitamina D e numero di casi di coronavirus e in particolare quelli di mortalità.

La vitamina D, costituita in realtà da 5 diverse vitamine, è un composto che si scioglie nei grassi, viene prodotto dalle cellule della pelle quando vengono esposte al sole (almeno un’ora al giorno) o assunta nei cibi come salmone, aringa, sgombro, sardine, ma anche l’olio di fegato di merluzzo, latte e yogurt interi, burro, formaggi grassi, uova, e le verdure a foglia verde, funghi e cioccolato.

Si pensa sia indispensabile per permettere l’assorbimento intestinale di calcio e fosfato, due minerali fondamentali per la formazione delle ossa e dei denti. E protegge dall’osteoporosi. Ha anche un ruolo come neurotrasmettitore e ha una influenza sul sistema immunitario, perché modula la risposta dei globuli bianchi, infatti protegge dalle infezioni acute del sistema respiratorio. Produce un peptide che ha una azione antimicrobica, ma previene anche il rilascio delle citochine infiammanti, che nei malati di Covid è una delle cause di aggravamento.

Gli studiosi hanno in particolare analizzato la situazione di Italia e Spagna, dove sono stati riscontrati i tassi di mortalità più elevati, e hanno dimostrato che le popolazioni di entrambi i Paesi hanno in media livelli di vitamina D più bassi rispetto al resto della popolazione europea. I valori sono di 26 nanomoli per litro (nmol/L) in Spagna, 28 in Italia e 45 nei Paesi del nord. Ma in Svizzera sono ancora più bassi: 23 nmol/L. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, per esempio gli anziani, evitano il sole intenso. E anche che l’abbronzatura riduce il tasso di sintesi della vitamina. Livelli più alti si trovano invece nel nord Europa, sia perché molte persone assumono integratori, sia perché essendo l’irradiazione meno potente, non viene evitata, come capita invece al sud. Non a caso, sostengono, in Scandinavia la pandemia ha causato un numero inferiore di morti.
__________________
Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono molto sicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.
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Vecchio 12-05-2020, 14:51   #23
Simone
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Questo invece lo scrivono degli scienziati come te e riporta una conclusione paradossale:

I ricercatori della Anglia Ruskin University di Cambridge e del Queen Elizabeth Hospital di Londra, hanno potuto verificare una significativa coincidenza, valida per tutta l’Europa, tra bassi livelli di vitamina D e numero di casi di coronavirus e in particolare quelli di mortalità.

La vitamina D, costituita in realtà da 5 diverse vitamine, è un composto che si scioglie nei grassi, viene prodotto dalle cellule della pelle quando vengono esposte al sole (almeno un’ora al giorno) o assunta nei cibi come salmone, aringa, sgombro, sardine, ma anche l’olio di fegato di merluzzo, latte e yogurt interi, burro, formaggi grassi, uova, e le verdure a foglia verde, funghi e cioccolato.

Si pensa sia indispensabile per permettere l’assorbimento intestinale di calcio e fosfato, due minerali fondamentali per la formazione delle ossa e dei denti. E protegge dall’osteoporosi. Ha anche un ruolo come neurotrasmettitore e ha una influenza sul sistema immunitario, perché modula la risposta dei globuli bianchi, infatti protegge dalle infezioni acute del sistema respiratorio. Produce un peptide che ha una azione antimicrobica, ma previene anche il rilascio delle citochine infiammanti, che nei malati di Covid è una delle cause di aggravamento.

Gli studiosi hanno in particolare analizzato la situazione di Italia e Spagna, dove sono stati riscontrati i tassi di mortalità più elevati, e hanno dimostrato che le popolazioni di entrambi i Paesi hanno in media livelli di vitamina D più bassi rispetto al resto della popolazione europea. I valori sono di 26 nanomoli per litro (nmol/L) in Spagna, 28 in Italia e 45 nei Paesi del nord. Ma in Svizzera sono ancora più bassi: 23 nmol/L. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, per esempio gli anziani, evitano il sole intenso. E anche che l’abbronzatura riduce il tasso di sintesi della vitamina. Livelli più alti si trovano invece nel nord Europa, sia perché molte persone assumono integratori, sia perché essendo l’irradiazione meno potente, non viene evitata, come capita invece al sud. Non a caso, sostengono, in Scandinavia la pandemia ha causato un numero inferiore di morti.
per chi vuole capire meglio cos'è e come funziona la vitamina D, consiglio questo breve video:
https://www.youtube.com/watch?v=QnjRof_20gg
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Vecchio 12-05-2020, 17:41   #24
RG62
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Questo invece lo scrivono degli scienziati come te e riporta una conclusione paradossale:

I ricercatori della Anglia Ruskin University di Cambridge e del Queen Elizabeth Hospital di Londra, hanno potuto verificare una significativa coincidenza, valida per tutta l’Europa, tra bassi livelli di vitamina D e numero di casi di coronavirus e in particolare quelli di mortalità.

La vitamina D, costituita in realtà da 5 diverse vitamine, è un composto che si scioglie nei grassi, viene prodotto dalle cellule della pelle quando vengono esposte al sole (almeno un’ora al giorno) o assunta nei cibi come salmone, aringa, sgombro, sardine, ma anche l’olio di fegato di merluzzo, latte e yogurt interi, burro, formaggi grassi, uova, e le verdure a foglia verde, funghi e cioccolato.

Si pensa sia indispensabile per permettere l’assorbimento intestinale di calcio e fosfato, due minerali fondamentali per la formazione delle ossa e dei denti. E protegge dall’osteoporosi. Ha anche un ruolo come neurotrasmettitore e ha una influenza sul sistema immunitario, perché modula la risposta dei globuli bianchi, infatti protegge dalle infezioni acute del sistema respiratorio. Produce un peptide che ha una azione antimicrobica, ma previene anche il rilascio delle citochine infiammanti, che nei malati di Covid è una delle cause di aggravamento.

Gli studiosi hanno in particolare analizzato la situazione di Italia e Spagna, dove sono stati riscontrati i tassi di mortalità più elevati, e hanno dimostrato che le popolazioni di entrambi i Paesi hanno in media livelli di vitamina D più bassi rispetto al resto della popolazione europea. I valori sono di 26 nanomoli per litro (nmol/L) in Spagna, 28 in Italia e 45 nei Paesi del nord. Ma in Svizzera sono ancora più bassi: 23 nmol/L. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, per esempio gli anziani, evitano il sole intenso. E anche che l’abbronzatura riduce il tasso di sintesi della vitamina. Livelli più alti si trovano invece nel nord Europa, sia perché molte persone assumono integratori, sia perché essendo l’irradiazione meno potente, non viene evitata, come capita invece al sud. Non a caso, sostengono, in Scandinavia la pandemia ha causato un numero inferiore di morti.

Eh, magari fossi uno scienziato...

Però questo che hai postato, ad esempio, ha un vero taglio scientifico con tesi motivate e con una conclusione a sostegno della tesi.

Non quelle robe che scrive Serra...
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Vecchio 12-05-2020, 22:46   #25
Claudio67
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Questo invece scrivono su Meteolive.

REDAZIONE: questo benedetto COVID sarà sconfitto dal sole e dal caldo intenso dei prossimi mesi?
GROSSO: sconfitto no, sarebbe meglio dire soffocato, i dati parlano chiaro, laddove ha fatto veramente caldo o veramente freddo, il coronavirus ha attecchito con difficoltà, laddove invece si è sperimentato un clima temperato, con valori compresi tra 5 e 15°C, ha dilagato. Ne è una prova la Russia: fino a quando nel Paese faceva freddo e nevicava i casi erano pochissimi, con il disgelo è arrivata l'impennata. Dunque le ondate di caldo che caratterizzano l'estate mediterranea ben vengano, sicuramente limiteranno la diffusione del virus, essendo il sole un disinfettante naturale straordinario e il caldo intenso un nemico altrettanto importante, non pretendiamo però che l'estate uccida completamente il virus; è successo con la Sars, ma non è automatico che succeda anche con il covid. Limitare i contagi si, stroncare la malattia sarà più difficile.

REDAZIONE: e quindi con i primi freddi, il primo buio, le prime giornate uggiose, potrebbe esserci una seconda ondata?
GROSSO: non sono un virologo e non posso saperlo. Certo da sempre l'autunno, con la riapertura delle scuole, i primi freddi, i contatti ravvicinati tra le persone nelle comunità, favorisce il ritorno delle forme virali, batteriche, parainfluenzali, tra le qualu potrebbe trovare spazio anche il covid. Questo comporterà psicologicamente per tante persone un momento di grande ansia, soprattutto per i genitori e i loro bambini, ma anche per gli anziani. Lo affronteremo, ma in questo momento cerchiamo di essere positivi.
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Vecchio 13-05-2020, 09:26   #26
sanpei
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Alessio Grosso è diventato un pandemiologo pure lui ...
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Bertrand Russell
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Vecchio 13-05-2020, 10:14   #27
sanpei
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Leggermente off-topic ma curioso:

È allarme tra i meteorologi americani. La pandemia di Covid-19 rischia di mettere in crisi l'intero sistema di previsioni del tempo del Paese. Infatti la maggior parte dei servizi meteo – pubblici e privati – fa grosso affidamento sui dati forniti dalle centraline poste sugli aerei di linea. Velivoli che ormai da settimane sono in gran parte bloccati a terra. Gli esperti dicono che è ancora presto per capire quale sarà l'impatto della diminuzione del traffico aereo. Ma lo scorso fine settimana i modelli meteo hanno sbagliato in pieno le previsioni a breve termine per la Florida. Un abbaglio molto insolito.

GFS conferma tutti i suoi limiti, chiedo a Gigio se anche in Europa funziona con dati raccolti dagli aerei ?
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Vecchio 13-05-2020, 11:41   #28
Peval
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Assolutamente si, i dati provenienti dagli aerei sono importantissimi poichè campionano l'alta troposfera/tropopausa dove appunto è difficile avere osservazioni se non gli sporadici e sparsi radiosondaggi, che però non vengono effettuati sugli oceani. Per quanto riguarda l'Europa, molti degli "abbagli" che prendono i modelli provengono da situazioni "a monte" del continente europeo (rispetto alle correnti che spirano da ovest verso est) in zone come il Nord Atlantico, il continente nord americano o addirittura il Pacifico. Per questo è lecito pensare che un drastico dalo delle osservazioni possa peggiorare la qualità della previsione. Gli effetti del covid-19 si fanno sentire anche sulle previsioni insomma.

https://www.ecmwf.int/en/about/media...ther-forecasts
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Vecchio 13-05-2020, 11:53   #29
sanpei
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Assolutamente si, i dati provenienti dagli aerei sono importantissimi poichè campionano l'alta troposfera/tropopausa dove appunto è difficile avere osservazioni se non gli sporadici e sparsi radiosondaggi, che però non vengono effettuati sugli oceani. Per quanto riguarda l'Europa, molti degli "abbagli" che prendono i modelli provengono da situazioni "a monte" del continente europeo (rispetto alle correnti che spirano da ovest verso est) in zone come il Nord Atlantico, il continente nord americano o addirittura il Pacifico. Per questo è lecito pensare che un drastico dalo delle osservazioni possa peggiorare la qualità della previsione. Gli effetti del covid-19 si fanno sentire anche sulle previsioni insomma.

https://www.ecmwf.int/en/about/media...ther-forecasts
Grazie Peval, preziosissimo !

Quindi nei prossimi mesi la gittata di attendibilità per entrambi i modelli dovrà essere ridotta e anche noi profani dovremo tenerne conto e smettere di commentare come "quasi sicure" carte oltre i 4 o 5 giorni.
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Vecchio 13-05-2020, 13:37   #30
Peval
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Grazie Peval, preziosissimo !

Quindi nei prossimi mesi la gittata di attendibilità per entrambi i modelli dovrà essere ridotta e anche noi profani dovremo tenerne conto e smettere di commentare come "quasi sicure" carte oltre i 4 o 5 giorni.
Una precisazione, il difficile da prevedere in atmosfera sono i "cambiamenti" del tempo, ovvero quelle situazioni in cui si passa per esempio (prendendo l'Europa) da NAO+ (il famoso "atlantico" del forum) a una situazione di blocking per esempio. Ecco lì bisogna fare attenzione, ma l'affidabilità delle previsioni a medio e lungo termine in caso di condizioni "stabili" (alcuni giorni di NAO+, un bel ciclone già formato che persiste alcuni giorni, condizioni anticicloniche) rimarrà tutto sommato elevata
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