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Vecchio 05-01-2015, 13:37   #11
gionnimat
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Ehhhhhh ... il tempo che avanza ma che lascia ricordi indelebili . 30 anni fa era apoteosi con già gli episodi pre irruzione del 24 dicembre , 28 dicembre e 31 dicembre , quasi identica a questa del 31 dicembre scorso. Poi il 4 gennaio iniziò la 2 settimane di passione con la neve che come dice Walter , scendeva con la luna che faceva capolino fra le nubi poi , gelo intenso con cielo stellato fino al 7 gennaio e nevone dall'8 a mattina , già dalle 4-5 della mattina . Fino al 18 gennaio , nevicate over 30cm alternate a cieli sereni con temperature diffusamente sotto i -20 e massime che a stento superavano i -5 quando c'era il sole. Da brividi in tutti i sensi e qui mi fermo .
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Vecchio 05-01-2015, 14:48   #12
sanpei
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Se solo ci fossero state la meta' delle attuali centraline meteo avremmo anche dei dati piu' precisi da confrontare, certo che il'ricordo addolcisce tutto ma i candelotti di ghiaccio lunghi dai tetti fino a terra e che cadendo sfondavano i tetti delle auto sommerse di neve sono davvero un ricordo indelebile.
__________________
“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”.

Jacob Burckhardt
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Vecchio 05-01-2015, 20:29   #13
lumacher
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Originariamente Scritto da massimo anzola Visualizza Messaggio
E' vero che la grande irruzione, quella preannunciata con grande emozione 1-2 giorni prima dal col.Baroni , iniziò attorno al 4 gennaio, ma per me l'inizio del grande 1984-85 si colloca nella mattina del 24 dicembre 1984, quando ci fu una debole nevicata, con relativa piccola imbiancata, che pose fine ad un lunghissimo periodo caldo che sembrava non aver mai fine. E successivamente ci fu la bellissima abbondante nevicata del 28 dicembre (20 cm. buoni). Certo, il periodo 24 dic.-inizio gennaio (nevicata del 28/12 compresa) rientra nei canoni di una normale invernata, ma dopo il tanto caldo precedente la netta sensazione che lo storico freddo fosse iniziato già il 24/12 fu non solo mia, ma di tutti in quei giorni. E poi del resto, quando arrivò la grande irruzione del 4 gennaio eravamo già abbondantemente avvolti in una bella atmosfera squisitamente invernale, col suolo ancora ben innevato.
Verissimo! Anzi, dirò di più: mi sento di collocare il vero inizio in un freddo e piovoso sanato pomeriggio, il 22 dicembre. Pioggia con 3-4 gradi e neve a quote poco più che collinari. Il giorno dopo allo stadio si gioca Bologna-Taranto e ricordo ancora i cumuli di ghiaccio a bordo campo, poichè l'acqua si era geleta nella notte serena sopra i teloni che ricoprivano il campo!
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Vecchio 06-01-2015, 15:03   #14
giorgio1940
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Predefinito Bei ricordi!

Dal 24 dicembre 84 al 30 dicembre una alta su Scandinavia, in fluttuazione dal Mar di Norvegia alla Russia Europea, cominciava a pompare aria fredda verso SO.
Dal 1.1.85 al 4.1 detta alta translava verso il nord della Scozia e mare del Nord settentrionale.
Il 5 si mette in moto il mare di Alboran(stuzzicato dagli impulsi freddi da N e NE), comincia a sfornare fronti e basse a ripetizione in spostamento attraverso il mediterraneo e come obiettivo l'Italia!
Il gioco era fatto!
85’ non lungo ma tosto!
Furono solo 10 i gg dell’apoteosi ma lasciarono nella memoria un segno indelebile!
Altre storiche ondate fredde durarono molto di più: il 56 in febbraio quasi 25 gg.
Il 63 quasi un mese.
Gli ultimi gg del dicembre 84 furono abbastanza “tiepidi” a Rimini:
29.12 Min +2 max +7,5
30.12 +3,2 +5
31.12 +2 +5
Il primo gennaio 85: +1 e +4
2.1: -3 +2
3.1 -5 +1
4.1 -6 +3 la sera il cielo si velava….
5.1 -6 +2 il cielo si copre nella notte ed inizia la “festa”! cm 13 di neve
6.1 -8 –2,8 neve cm 1
7.1 -13 –5 nuvoloso
8.1 -14 –5,5 neve cm11
9.1 -7 –4 neve cm 15
10.1 –11 –2 neve cm 20(massima al suolo cm 50)
11.1 –16 –5 poco nuvoloso
12.1 –17 –4,5 sereno
13.1 –16 –2 poco nuvoloso poi coperto
14.1 –4 +1 coperto
15.1 –3 +3 coperto neve cm 2
16.1 zero +2 coperto
Alcuni accenni dai giornali dell’epoca:
Del 8 gennaio:
-38 a Tre Palle(Sondrio)
-21 a Parma
del 12 gennaio:
-22 a Ferrara, -25 a Parma, -27 a Finale Emilia, -18 a Verona, -19 a Padova, Treviso e Vicenza, -22 a L’Aquila, -21,4 a Firenze.
“Ondata di gelo negli Stati Uniti: 10 morti”
Francia: “quasi cento vittime per il freddo”
Del 14 gennaio:
Nella Riviera Romagnola gravi danni per le tubature ed impianti ghiacciati negli alberghi chiusi.
Il ghiaccio ha spaccato contatori,tubazioni, radiatori boiler….
Alcune temperature:
7.1.1985
BZ –16 min e – 5 max
VE –12 e –3
MI –12 –3
GE –7 –2
BO –14 –3
PI -9 –4
AN –7 –3
PG –9-4
RM -10 – 0
NA –2 –0
10.1:
Minime:
Parma –25
Reggio Em –24
FI –14
NA –4
PD –20
11.1:
Vr –18 –3
BO -16 –6
FI –22 –0
AQ –22 –5
RM –11
FE –22
12.1
FI –23 –0
AQ –17 –6
MI –14 –6
BO –13 –5
Non oso pensare cosa succederebbe se si ripetessero tali eventi!
“usciremmo tutti di testa”!!!!
ciao,
Giorgio
P.S.
Ricordo che andavo a lavorare in bici(4,5 km da fare 4 volte al giorno), e per “verificare” l’entità del freddo, come se non bastasse il male ai piedi ed alle mani, sputavo(scusate la poca finezza) sul manubrio per vedere quanto tempo ci impiegava a gelare! Vi assicuro che il “processo” era velocissimo! )))
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Vecchio 06-01-2015, 17:14   #15
Frenk_Modena
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un ottimo termometro artigianale!!
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Vecchio 09-01-2015, 15:16   #16
giorgio1940
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Predefinito Ancora ricordi

Sul lago ghiacciato
Ricordo di quella sera dell’ 85

La neve quei giorni era tanta, sul mezzo metro.
Una di quelle sere preparo gli sci da fondo per poter andare l’indomani a tracciarmi una bella pista nel parco vicino.
Mi accorgo che non ho più i bastoncini… che disdetta!, domani è domenica, non posso acquistarli!
Sono quasi disperato, mi ricordo del mio amico Andrea, sì lui ne ha più paia.
Alle 11 di sera gli telefono, con la sua proverbiale cortesia, mi dice: vieni a prenderli subito, domani mattina parto presto.
Mi infilo la giacca a vento, i doposci e mi incammino verso il parco, lui abita dall’altra parte.
In mezzo al parco vi è un grande e profondo lago, una ex cava, lungo 400 mt e largo più di 100.
Erano le 23,30, la temperatura sui -8, cadeva ancora qualche rado fiocco.
L’atmosfera era da fiaba, gli alberi carichi di neve, i radi lampioni diffondevano una luce irreale, la superficie del lago, 4/5 mt inferiore al livello del piano sovrastante era lambita dai rami inarcati dal peso della neve, tutt’intorno.
La superficie, bianca liscia, solo in qualche punto si vede il gelo vivo, in quanto il vento del giorno aveva sollevato la neve portandola lontano.
Una tentazione mi assale….., la respingo.
Ritorna… : se invece di fare il periplo, lo attraversassi direttamente?
Comincio a ragionare: sono sei giorni che la temperatura non supera lo zero, le massime si mantengono sui –5 ai –3, le minime sono assestate dai –10 ai –17!
Faccio un po di calcoli in base all’esperienza con altre ondate di gelo….
Il ricordo di quando negli ultimi anni 40’ e primi 50’, con i miei fratelli maggiori, in qualche occasione vi correvo scivolandoci sopra. Bei ricordi di fanciullo e di gelo!
Non fare il “pataca”! mi dico, hai 45 anni, moglie e tre figlie, non c’è anima viva qui in questa notte.
La ragione(incoscienza?) continua a lavorare, calcolo lo spessore che non dovrebbe essere inferiore ai 10/15 cm.
Mi avvicino all’orlo ghiacciato del “catino”, qualche passo, dove l’acqua è profonda solo 50 cm.
Comincio a saltare per provarne la resistenza, non un segno di cedimento!
Mi avventuro verso il centro, dove l’acqua è profonda una decina di metri, tutto è solido.
In quel silenzio magico il bimbo che sempre è rimasto in me, prende il sopravvento.
Comincio a correre, a slittare, a cadere, scivolate di 20, 30 mt….
Un folletto impazzito che volteggia in quel Paradiso!
Ad un tratto, tutto sudato, grondante, sebbene la temperatura “artica”, guardo l’orologio… mezzanotte e mezzo!!!
Andrea mi aspetterà ancora?
In fretta risalgo la china che mi porta dall’altra parte.
Di corsa raggiungo la sua abitazione…..
Sì, la luce ancora accesa della sua sala, diceva che un amico lo si aspetta sempre!
Giorgio
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Vecchio 09-01-2015, 16:19   #17
Lorenzo
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Sul lago ghiacciato

Ricordo di quella sera dell’ 85



La neve quei giorni era tanta, sul mezzo metro.

Una di quelle sere preparo gli sci da fondo per poter andare l’indomani a tracciarmi una bella pista nel parco vicino.

Mi accorgo che non ho più i bastoncini… che disdetta!, domani è domenica, non posso acquistarli!

Sono quasi disperato, mi ricordo del mio amico Andrea, sì lui ne ha più paia.

Alle 11 di sera gli telefono, con la sua proverbiale cortesia, mi dice: vieni a prenderli subito, domani mattina parto presto.

Mi infilo la giacca a vento, i doposci e mi incammino verso il parco, lui abita dall’altra parte.

In mezzo al parco vi è un grande e profondo lago, una ex cava, lungo 400 mt e largo più di 100.

Erano le 23,30, la temperatura sui -8, cadeva ancora qualche rado fiocco.

L’atmosfera era da fiaba, gli alberi carichi di neve, i radi lampioni diffondevano una luce irreale, la superficie del lago, 4/5 mt inferiore al livello del piano sovrastante era lambita dai rami inarcati dal peso della neve, tutt’intorno.

La superficie, bianca liscia, solo in qualche punto si vede il gelo vivo, in quanto il vento del giorno aveva sollevato la neve portandola lontano.

Una tentazione mi assale….., la respingo.

Ritorna… : se invece di fare il periplo, lo attraversassi direttamente?

Comincio a ragionare: sono sei giorni che la temperatura non supera lo zero, le massime si mantengono sui –5 ai –3, le minime sono assestate dai –10 ai –17!

Faccio un po di calcoli in base all’esperienza con altre ondate di gelo….

Il ricordo di quando negli ultimi anni 40’ e primi 50’, con i miei fratelli maggiori, in qualche occasione vi correvo scivolandoci sopra. Bei ricordi di fanciullo e di gelo!

Non fare il “pataca”! mi dico, hai 45 anni, moglie e tre figlie, non c’è anima viva qui in questa notte.

La ragione(incoscienza?) continua a lavorare, calcolo lo spessore che non dovrebbe essere inferiore ai 10/15 cm.

Mi avvicino all’orlo ghiacciato del “catino”, qualche passo, dove l’acqua è profonda solo 50 cm.

Comincio a saltare per provarne la resistenza, non un segno di cedimento!

Mi avventuro verso il centro, dove l’acqua è profonda una decina di metri, tutto è solido.

In quel silenzio magico il bimbo che sempre è rimasto in me, prende il sopravvento.

Comincio a correre, a slittare, a cadere, scivolate di 20, 30 mt….

Un folletto impazzito che volteggia in quel Paradiso!

Ad un tratto, tutto sudato, grondante, sebbene la temperatura “artica”, guardo l’orologio… mezzanotte e mezzo!!!

Andrea mi aspetterà ancora?

In fretta risalgo la china che mi porta dall’altra parte.

Di corsa raggiungo la sua abitazione…..

Sì, la luce ancora accesa della sua sala, diceva che un amico lo si aspetta sempre!

Giorgio

Meraviglioso ed emozionante racconto!!!


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"La neve è una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri. Questa poesia arriva dalle labbra del cielo, dalla mano di Dio. Ha un nome. Un nome di un candore smagliante. Neve."
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Vecchio 09-01-2015, 20:44   #18
sanpei
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Sono sensazioni che in quell'anno tutti abbiamo provato, io avevo l'incoscienza dei 19 anni, stavo in giro in bici con le strade innevate e ghiacciate, poi volli provare quella sera che fece meno 20 in citta' e forse meno 30 in campagna come si stava fuori vestiti da sci ...saltando le mucchie di neve dure come sassi e riuscendo a sudare con quelle temperature. Che roba ragazzi, la nevona del 2012 che pure ne ha fatta di piu' e per piu' tempo non mi ha dato le stesse emozioni.
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Jacob Burckhardt
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Vecchio 09-01-2015, 22:10   #19
gionnimat
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Sul lago ghiacciato
Ricordo di quella sera dell’ 85

La neve quei giorni era tanta, sul mezzo metro.
Una di quelle sere preparo gli sci da fondo per poter andare l’indomani a tracciarmi una bella pista nel parco vicino.
Mi accorgo che non ho più i bastoncini… che disdetta!, domani è domenica, non posso acquistarli!
Sono quasi disperato, mi ricordo del mio amico Andrea, sì lui ne ha più paia.
Alle 11 di sera gli telefono, con la sua proverbiale cortesia, mi dice: vieni a prenderli subito, domani mattina parto presto.
Mi infilo la giacca a vento, i doposci e mi incammino verso il parco, lui abita dall’altra parte.
In mezzo al parco vi è un grande e profondo lago, una ex cava, lungo 400 mt e largo più di 100.
Erano le 23,30, la temperatura sui -8, cadeva ancora qualche rado fiocco.
L’atmosfera era da fiaba, gli alberi carichi di neve, i radi lampioni diffondevano una luce irreale, la superficie del lago, 4/5 mt inferiore al livello del piano sovrastante era lambita dai rami inarcati dal peso della neve, tutt’intorno.
La superficie, bianca liscia, solo in qualche punto si vede il gelo vivo, in quanto il vento del giorno aveva sollevato la neve portandola lontano.
Una tentazione mi assale….., la respingo.
Ritorna… : se invece di fare il periplo, lo attraversassi direttamente?
Comincio a ragionare: sono sei giorni che la temperatura non supera lo zero, le massime si mantengono sui –5 ai –3, le minime sono assestate dai –10 ai –17!
Faccio un po di calcoli in base all’esperienza con altre ondate di gelo….
Il ricordo di quando negli ultimi anni 40’ e primi 50’, con i miei fratelli maggiori, in qualche occasione vi correvo scivolandoci sopra. Bei ricordi di fanciullo e di gelo!
Non fare il “pataca”! mi dico, hai 45 anni, moglie e tre figlie, non c’è anima viva qui in questa notte.
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Giorgio
Giorgio , mi hai emozionato . Io all'epoca avevo 17 anni e da lì a 3 settimane , sarei diventato maggiorenne quindi ricordo tutto e il tuo dettagliato aneddoto , ci fa tutti tornare bambini a distanza di 30 anni e la cosa che fa pensare maggiormente , che molti di noi non era bambino neanche all'epoca .
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Vecchio 10-01-2015, 10:21   #20
ririno
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questo Giorgio non finisce di stupire !

p.s nella fine gennaio 2003 attraversai il lago fedaia proprio perché senza un grammo di neve e quindi scorrevole. si veniva da un periodo molto freddo e secco , ma stranamente trovai molti punti con sinistri buchi nel ghiaccio. in sostanza una cazzata..
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ririno è offline   Rispondi Con Citazione
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