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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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19-03-2019, 15:26 | #1 |
Senior Member
Data Registrazione: Dec 2008
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Intervengo brevemente su questa storia di Greta.
Parto da qui, due brevi articoli/opinioni moderati e che ho apprezzato e che condivido con piacere : - https://www.nextquotidiano.it/greta-...fact-checking/ 5elio Truzzolino) - https://www.francescocosta.net/2019/...reta-thunberg/ (Francesco Costa per il Post) Merito di questa ragazzina é quello di esser riuscita a parlare (e farsi capire) ai suoi coetanei e renderli "interessati" alla questione ambientale. Molto superficialmente, ma é chiaro l'effetto emulazione: capiscono e ascoltano più facilmente una loro coetanea piuttosto che un signore di 70 anni (seppur molto più preparato). Per quanto riguarda i contenuti, non ci siamo. E' evidentemente molto semplice per tutti di aderire a concetti vaghi e facili (pace nel mondo, proteggiamo l'ambiente), etc. Più difficile é comprenderne le dinamiche, le implicazioni e capire quale o quali siano le strade praticabili per vincere il surriscaldamento globale E l'inquinamento. Il messaggio di Greta (ovviamente!! é una ragazzina!) si focalizza sul semplicistico e riduttivo concetto di bene contro male, di governi/aziende perfide contro cittadini onesti ed immacolati. Chiunque abbia un minimo di raziocinio e lucidità capisce che non é cosi. A problemi complessi corrisponsono analisi difficili e soluzioni complicate da individuare e attuare. E' possible immaginarei che una buona parte dei ragazzi in piazza abbia aderito in maniera superficiale (saltar scuola, far festa, storia instagram, etc.) piuttosto che per via di una reale presa di coscienza tema (ed é normale, a 15 anni difficilmente si hanno maturità e strumenti sufficienti alla comprensione). Cio' che si deve capire é che non serve (o non é sufficiente) sfilare in centro una volta all'anno, senza poi rendersi conto che quasi nessuno difficilmente rinuncerebbe all'iPhone, al volo intercontinentale per le vacanze nelle Antille, a Ryanair, Flixbus, Instagram, il wifi con la fibra illimitato ovunque, al taxi, allo scooter......e potrei continuare all'infinito. Ed é giusto cosi. Ma prima lo si capisce, meglio é. E si guarda avanti. Cosa ci salverà? La conoscienza, lo studio, il progresso, la tecnologia (e la loro progressiva diffusione e consapevolezza). Non di certo l'arretratezza, la paura, il rifiuto, la negazione, il complottismo o il marketing ideologico.
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19-03-2019, 16:24 | #2 | |
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Citazione:
Sulle soluzioni del problema sono, invece, molto preoccupato. Non è facile rinunciare volontariamente al benessere, specialmente dopo che lo si è provato. Il nostro stile di vita (nostro di noi occidentali, ma oramai anche di molti Cinesi, Indiani, Brasiliani ecc.) richiede tanta energia, tantissima energia. Le strade sono due: o rinunciamo ad una parte di energia e, di conseguenza, rinunciamo ad una parte di benessere (chi comincia per primo?), o troviamo forme di energia che non abbiano ricadute sul GW, dato l'uomo responsabile al 100% del fenomeno. Dimentichiamoci quindi la combustione di materie fossili, ok. Ma se ci rivolgiamo a energie rinnovabili (legno, olio, alcool, biogas ecc.) a bruciarli sempre CO2 emettiamo... Quali altre fonti di energia ci sono, rinnovabili, che non emettano CO2 e che producano tutta l'energia che attualmente adoperiamo per il nostro benessere? Il solare? L'eolico? Il fotovoltaico? Altro? |
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20-03-2019, 11:08 | #3 | |
Senior Member
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Citazione:
Ripeto: Il nostro stile di vita (nostro di noi occidentali, ma oramai anche di molti Cinesi, Indiani, Brasiliani ecc.) richiede tanta energia, tantissima energia. Il primo discorso da fare ai ragazzi che scendono/sono scesi in piazza (Greta Thunberg compresa) è quello di equiparare ciascun stile di vita all'equivalente CO2 emessa. Usi il cellulare? Equivale a tot kg di CO2 Mangi la fettina di vitello? Equivale a tot kg di CO2 (si può vivere benissimo con riso e lenticchie o riso e fagioli, tantissima popolazione mondiale vive solo con questa alimentazione) Fai merenda con frutta esotica (banane, cioccolato ecc.)? Equivale a tot kg di CO2 Vai a scuola in motorino? Equivale a tot kg di CO2 Prendi il treno ? Equivale a tot kg di CO2 (il treno lo muove l'energia elettrica prodotta dalla combustione di olii minerali) E via di seguito. A cosa siete disposti a rinunciare? Quando si troverà o inventerà la vera energia pulita che non abbia ripercussioni sull'incremento di CO2 (ammesso e non concesso che sia solo quella la causa del GW), allora il tenore di vita potrà tornare a quello attuale. Ho sempre l'esempio dello stile di vita dei miei poveri nonni: del 1899 lui e del 1902 lei. Lo stile di vita nei primi anni della loro esistenza, diciamo fino alla prima guerra mondiale, impattava pochissimo sull'ambiente, ma non avevano il riscaldamento in casa per l'inverno, il condizionatore d'estate, non usavano mezzi motorizzati, mangiavano carne raramente (neanche una volta al mese), non mangiavano mai banane o cioccolata, già le arance e imandarini, che venivano da lontano (Sicilia), erano un lusso, non avevano il problema dei rifiuti perchè non si buttava niente. Tutto il resto è demagogia. |
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20-03-2019, 15:34 | #4 |
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Scusa RG, mi allaccio a te ma è un discorso generale.
Se tu sei governo, sei classe dirigente, puoi prevedere una politica che in 5-10 anni ti modifichi sostanzialmente produzione e consumo di materie prime. Se sei studente vegano senza cellulare non conta un cazzo. Se dal 61 ad oggi non c'è stato un governo in grado di modificare la quantità e qualità di emissioni dell'Ilva di Taranto, non è colpa dello studente. Idem per tutti quegli stati che hanno chiuso un occhio sulle emissioni di Chevron, Exxon Mobil, Saudi Aramco, BP, Gazprom e così via. Il nostro stile di vita è modificabile, ma ci vuole il coraggio di chi ci governa, non della maestra elementare. Lo sciopero, la manifestazione in tutti i paesi liberi, i colori e i canti servono a sensibilizzare un numero di coscienze che la lezione in classe non toccherebbe. Se tu mi dici che fatta la manifestazione devono seguire ore di approfondimento e studi nelle classi, su questo hai pienamente ragione, ma sai benissimo che oggi la scuola è imperniata sul precariato, su controlli periodici dei programmi ministeriali, sulle parole competenze (come competere e non qualità didattica) ed efficienza, sono aperte le porte agli sponsor per poter ovviare ai pochi fondi statali, ai presidi manager.. Qual'è quell'insegnante di italiano o di scienze che può dedicare delle ore a questi argomenti? Invece di togliere la storia dagli esami di maturità, mettiamo nei programmi ore che servano allo sviluppo del paese. Detto questo ripeto che per me il concetto fondamentale è la sensibilizzazione di chi segue o è costretto a seguire solo il profitto, ad ogni costo e con ogni mezzo, e di chi può scegliere se dirottare dei fondi per l'incentivazione di energie alternative, impacchettamenti alternativi, investimenti per le città, la qualità dell'aria e dell'ambiente. Governare è assumere decisioni nel quadro di risorse limitate, ma guardando al futuro, non al momento. Se ciò non avviene, occorre spezzare questo cerchio perverso: che gli studenti ci provino, con coraggio e determinazione, che siano ingenui, tanto profondamente ingenui da credere che il mondo possa essere cambiato e che sia possibile sovvertire i biechi strumenti di uno stupido e arrogante potere economico.
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_______ Luca |
19-03-2019, 17:46 | #5 | |
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Perfetto! |
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19-03-2019, 17:58 | #6 | |
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Concordo in toto. |
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19-03-2019, 20:33 | #7 | |
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21-03-2019, 10:18 | #8 | ||
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Non esiste la decrescita felice, ma solo quella povera e triste. Se non si crea ulteriore benessere e ricchezza, la ricerca scientifica rallenta. Senza ulteriore tecnologia non si diventa più produttivi, non si fanno scoperte e non si ottimizzano le scarse risorse. L'esempio dei tuoi nonni é forse vero in piccola scala, ma se applicato a 8 miliardi di persone non é certamente produttivo né ottimale. Citazione:
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21-03-2019, 10:31 | #9 | |
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E che non accadeva nel medioevo, ma semplicemente il secolo scorso e con persone con le quali ho parlato. Non certo l'auspicavo per la nostra e per le generazioni future. |
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21-03-2019, 11:09 | #10 | |
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