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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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26-06-2009, 11:07 | #11 |
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Data Registrazione: Jun 2009
Località: Ferrara
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
Grazie Burian,
profilo aggiornato con luogo di origine (Ferrara). Il nick mi è stato appioppato da un'amica in quanto sono agronomo e lavoro nel campo della valutazione dei danni causati dagli agenti atmosferici sulle colture arboree. Per svolgere il mio lavoro non importa avere conoscenze meteorologiche, perchè devo valutare gli effetti e non le cause, ma vorrei comunque capire meglio l'origine di tali fenomeni... vi seguirò cercando di carpire notizie utili! Grazie ancora! |
26-06-2009, 11:08 | #12 | |
Senior Member
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
Citazione:
Benvenuto dottore!! 21.9°C, nuvoloso, ur84% e vento debole da W
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SITI METEO: WEBCAM |
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26-06-2009, 11:18 | #13 |
Senior Member
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
solo qua non è caduta mezza goccia?? Mah altra giornata un pò nulla....cielo coperto e un pò di sole
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26-06-2009, 11:35 | #14 | |
Socio AsMER
Data Registrazione: Jan 2006
Località: Bagnacavallo (RA) 11 mslm
Messaggi: 5.185
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
Citazione:
Benarrivato, la grandine è un fenomeno assai complesso e per una trattazione esaustiva occorrerebbe scrivere quasi un libro. Comunque riassumo all'osso e sintetizzo ai massimi termini: La grandine è definita come una precipitazione di ghiaccio solido i cui costituenti abbiamo un diametro superiore ai 0.5 cm. Se il ghiaccio è solido ma di dimensioni inferiori si parla di “graupel”,“sleet”, …etc. Tutti i temporali producono grandine, fortunatamente la maggior parte delle volte i chicchi sono piccoli e fondono prima di giungere al suolo. La grandine, sebbene molto raramente, può essere prodotta anche da nubi convettive ma NON temporalesche (cioè senza fulmini e tuoni). La grandine è essenzialmente un fenomeno legato alla dinamica delle nubi, cioè ai movimenti, soprattutto verticali (ma non solo), che in esse hanno luogo. I meccanismi microfisici svolgono comunque un ruolo fondamentale per permetterne la formazione. Affinchè la grandine si formi è necessario avere Intensi moti ascendenti, abbondante vapore acqueo nei bassi strati ed aria secca nei strati superiori (dai 500 hPa in su, a volte anche meno) I moti ascendenti non devono essere “perfettamente verticali” ma inclinati (shear verticale del vento= cambio di direzione ed aumento della velocità salendo di quota) per questo la grandine è un fenomeno tipico delle “medie latitudini” laddove spesso si hanno forti venti in quota (westerlies e loro ondulazioni). Il vapore acqueo deve essere “confinato” nei bassi strati atmosferici (mix ratio > 6 g/kg) Poiché l’acqua ha una tensione superficiale (relativamente) molto grande questo sfavorisce i suoi cambiamenti di stato: Il vapore acqueo “fa fatica” a diventare liquido, l’acqua liquida “fa fatica” a diventare ghiaccio. Nelle nubi è molto frequente trovare contemporaneamente acqua liquida e ghiaccio anche a temperature di -10 o -15 °C L’acqua sopraffusa (liquida pure in ambiente a temperature sotto lo 0°C) è instabile: basta una minima sollecitazione per farla diventare rapidamente ghiaccio cosa che avviene accompagnata dal rilascio del calore latente di solidificazione (es. galaverna) Perché la grandine si formi è necessario avere: acqua sopraffusa (ancora liquida a T < 0 °C), contemporanea presenza di ghiaccio I moti ascendenti (raffreddamento), molto intensi nelle nubi temporalesche, favoriscono la “condensazione” del vapore (tante goccioline) Il ghiaccio “raccoglie” le goccioline d’acqua sovraffusa le quali “congelano” rapidamente rilasciando il calore latente di solidificazione Il processo di crescita del chicco tramite contatto ed adesione delle goccioline sopraffuse è detto ACCREZIONE, diverso dal fenomeno dell'AGGREGAZIONE che conduce alla formazione dei fiocchi di neve (unione di tanti cristalli di chiaccio). Per la grandine occorre tanta acqua sopraffusa e moti verticali molto potenti; per la neve occorrono tanti cristalli di ghiaccio e moti verticali più deboli, ecco perchè la grandine è prodotta solo da nubi convettive (a forte sviluppo verticale), mentre la neve (a parte i rovesci) da nubi stratificate con deboli moti verticali. La formazione degli strati opachi e trasparenti nel chicco non è dovuta a ricircolo nella nube (come si pensava diversi anni fa) ma invece all’abbondanza di acqua sopraffusa. Tante goccioline sopraffuse dentro la nube= elevato rischio di grandine. Tanta acqua sopraffusa rilascia molto calore latente e il congelamento avviene lentamente e ordinatamente (e.g., ghiaccioli in frigorifero) con formazione di strati trasparenti. Poca acqua sopraffusa rilascia poco calore latente; il congelamento avviene velocemente e in maniera disordinata (e.g., fiocchi di neve) con formazione di strati opachi; nella nube temporalesca ci sono regioni con poca acqua sopraffusa (parte alta della nube) ed altre con molta acqua sopraffusa (zona mediana della nube), ed ecco spiegata la struttura a cipolla del chicco. La formazione della grandine è molto rapida. In circa 20’ dalla formazione della nube si può avere grandine al suolo. Primo stadio (lento): formazione dell’embrione Secondo stadio (rapido): crescita del chicco (strati opachi e trasparenti). L’embrione, essendo piccolo (< 0.5 cm), può restare sospeso a lungo nelle nubi o passare da una nube all’altra La crescita del chicco (che lo porterà al suolo) avviene in maniera sostanziosa quando l’embrione incontra molta acqua sopraffusa Gli embrioni possono essere di vario tipo: Graupel (o ghiaccio irregolare) Goccia congelata I diversi tipi di embrione caratterizzano spesso un’area climatica (NE Italia ed anche Emilia-Romagna sono tipicamente graupel) I chicchi portano con se informazioni dell’ambiente ove sono cresciuti: Forma sferica indica rotazione del chicco I chicchi più grossi sono generalmente irregolari I lobi indicano sovrabbondanza di acqua sopraffusa, il chicco raccoglie talmente tante goccioline sopraffuse (ed anche assai velocemente) che esse non hanno il tempo di "spalmarsi" uniformemente sulla superficie del chicco, formando quindi punte e lobi. Generalmente si ritiene che la grandine sia associata a temporali con sfumature verdi in alcune parti della nube, In realtà la colorazione verde si riesce a spiegare ricorrendo solamente a due meccanismi: colorazione rossastra della luce al tramonto o che filtra attraverso nubi pre-esistenti; rifrazione della luce effettuata dalle goccioline d’acqua. Non si può escludere che la grandine giochi un ruolo, ma non sembra indispensabile. Il massimo contenuto di goccioline sopraffuse è di norma collocato nella porzione di nube laddove la temperatura ambientale è compresa tra -10°C e -30°C. Ecco perché nei radiosondaggi è possibile ed utile evidenziare la quota di CAPE (convective available potential energy) esistente tra questi livelli termici. Rischio grandine maggiore se il CAPE- Hail region è elevato rispetto al valore totale. Nelle nubi temporalesche estive tipiche delle nostre latitudini l'area con maggior contenuto di goccioline sopraffuse è compresa indicativamente tra 3.500 e 7.000 metri circa; se fa molto caldo (presenza di aria subtropicale) si può andare da 4500 ed oltre ad 8500 metri; se è più freschino si stazza a volte tra 3000 e 6500 metri circa. Questo ed altri sono i motivi per cui i cannoni antigrandine non servono assolutamente a nulla se non a chi li vende; dovremmo infatti interverire a quote oscillanti tra 4000 ed 8000 metri almeno, e questo non è possibile da terra. Per l'essenziale è tutto, allego uno schemino minimale sulla circolazione interna alla nube e sul viaggio ed ingrossamento del chicco. Pierluigi MR
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Detesto la nazionale azzurra, però lo dico. Non me ne fotte nulla del Rwanda, però lo dico. Voi no, non ve ne fotte, ma non lo dite! Non sono eroico; me ne infischio di me stesso, del governo, della politica, del teatro.. C. Bene |
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26-06-2009, 11:37 | #15 | |
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
Citazione:
anche qua....consolati.. 21,1° ora |
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26-06-2009, 11:43 | #16 |
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
Grazie Pierluigi!
Non potevo ottenere una spiegazione più esaustiva. |
26-06-2009, 11:48 | #17 | |
Socio AsMER
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
Citazione:
Buon week-end! Pierluigi MR
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26-06-2009, 12:00 | #18 |
Socio AsMER
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
Dimenticavo: le goccioline sopraffuse (liquide pur in ambiente a temperatura negativa) sono possibili fino a circa -40°C, oltre questa soglia il ghiacciamento è matematico al 100%, ecco perchè la massima concentrazione di gocce sopraffuse è in genere presente nella porzione di nube nella quale ci sono temperature che vanno da -10°C a -30°C.
Pierluigi MR
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26-06-2009, 12:00 | #19 |
Senior Member
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
Qui piove debolmente, poca roba per adesso.
T20.2°C |
26-06-2009, 12:17 | #20 |
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Re: NOWCASTING VENERDI 26 GIUGNO
qui ora scroscio moderato dal nulla.....non devo lamentarmi si vede
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