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Meteorologia Parliamo di meteorologia... |
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09-05-2021, 18:31 | #1 |
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Data Registrazione: Jul 2007
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Irraggiamento notturno, domanda per i più esperti.
Ovviamente spero che anche Gigio e Peval dicano la loro.
Siccome per il secondo anno consecutivo sono arrivate gelate a portare via parte dei raccolti di frutta, volevo chiedervi un vostro parere su prove che ho fatto su varie superfici di terreno. Ho messo termometri non schermati appoggiati a terra su terreni puliti dall'erba e altri termometri appoggiati su terreni inerbiti, su cotico erboso bello fitto e lungo circa 20 cm. Ebbene, ho trovato differenze anche di 5/6 gradi, stamattina sull'inerbimento della vigna c'erano 2,6 gradi contro gli 8,7 gradi di un terreno pulito, campi alla stessa altitudine a meno di 100 metri uno dall'altro. Poi sempre in tali terreni ho posizionato un termometro a 1,7 metri d'altezza. Nel campo pulito 7,2°C contro i 5,4°C della vigna. Appoggiato a terra differenze abissali, poi più in alto lo scarto diminuisce perche' l'aria non rimane immobile e tende a spostarsi da un campo all'altro, portando il freddo anche dove sotto c'era un minor raffreddamento della superficie. Addirittura sul campo pulito è stato più freddo a 1,7 metri rispetto a terra, a dimostrare che il freddo è arrivato per avvenzione dai campi vicini più freddi perché inerbiti, mentre sulla vigna inerbita 3°C più freddo sull'erba rispetto a 1,7 metri di altezza, perché giustamente il freddo era prodotto dall'irraggiamento dal basso. A quanto pare, nel terreno pulito, la conduzione di calore presente nel sottosuolo va a compensare la perdita di calore per irraggiamento della superficie. Mentre nel terreno ben inerbito, l'erba fa da isolante con il terreno sottostante e l'irraggiamento è massimo, non c'è conduzione di calore dal più caldo sottosuolo. Cosa ne pensate? |
09-05-2021, 21:18 | #2 |
Senior Member
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Riassumo:
Temperature registrate al suolo stamattina con termometri non schermati: 2,6°C su campo inerbito (erba fitta anche a foglia larga, quindi suolo sottostante ben coperto) 8,7° su campo pulito con terreno compatto. Temperatura a 1,7 metri di altezza: 5,4°C su terreno inerbito. 7,2°C su terreno pulito. |
10-05-2021, 08:27 | #3 | |
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Citazione:
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10-05-2021, 12:19 | #4 |
Socio AsMER
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Allora:
Schermare i termometri o i sensori per questo tipo di "esperimenti" sarebbe meglio. Detto questo le considerazioni fatte sono sostanzialmente giuste, dato che: 1) La copertura erbosa riflette meglio la radiazione 2) La copertura erbosa consuma acqua dal suolo 3) La copertura erbosa comporta una minore conducibilità termica. Questi tre fattori favoriscono temperature più basse. Al contrario: 1) Il terreno nudo riflette meno la radiazione 2) Il terreno nudo rimane più umido poichè consuma meno acqua 3) Il terreno nudo riflette meno la radiazione e comporta una migliore conducibilità termica. Questi tre fattori favoriscono temperature meno basse. A questo punto entra in giorno il tenore di umidità del terreno. Il terreno secco riflette meglio la radiazione, ha una minore capacità termica e una minore conducibilità termica. Il terreno umido riflette meno la radiazione, ha una maggiore capacità termica e una migliore conducibilità. Di conseguenza, senza copertura vegetale, un terreno secco tende a generare temperature notturne più basse; quello umido più elevate. Per cui la differenza è data dalla copertura vegetale, che in questo periodo è molto "dinamica" (l'erba ti cresce dietro la schiena come dicevano i vecchi) e quindi è massimo l'effetto "raffreddante". Il tutto molto in sintesi chiaramente, dato che i processi radiativi sono comunque complessi.
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Detesto la nazionale azzurra, però lo dico. Non me ne fotte nulla del Rwanda, però lo dico. Voi no, non ve ne fotte, ma non lo dite! Non sono eroico; me ne infischio di me stesso, del governo, della politica, del teatro.. C. Bene |
10-05-2021, 13:18 | #5 |
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Grazie mille per le risposte, ma può essere che un terreno nudo, ma lavorato di recente, si raffreddi più di un terreno nudo e compatto? Per compatto intendo lavorato mesi prima e poi compresso dalle pioggie battenti.
Con la "crosta" si raffredda meno, invece rompendo la "crosta" si raffredda maggiormente siccome diminuisce la conduzione termica dal sottosuolo più caldo? |
10-05-2021, 13:21 | #6 |
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Oggi mi arriva il termometro laser a infrarossi, cosa dite, può andare bene per continuare i miei esperimenti sull'irraggiamento notturno delle varie superfici di terreno?
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10-05-2021, 13:25 | #7 |
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10-05-2021, 20:19 | #8 | |
Socio AsMER
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10-05-2021, 21:13 | #9 |
Senior Member
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Scusa Gigio, mi sembra di capire che studi con prove pratiche sulle differenze di temperature sui vari tipi di terreno, in base alle pratiche agronomiche di lavorazione e manutenzione della superficie del terreno, non siano mai state fatte.
C'è solo della teoria, ma poi per quantificare queste possibili differenze in gradi centigradi servirebbero delle prove pratiche. Io di pratico al momento ho solo la dimostrazione che i filari di frutta confinanti con terreni puliti nel lato sud/ovest (da dove in genere proviene la brezzolina notturna) è rimasta parte della produzione, poi, a scalare la produzione sparisce nel giro di 30/40 metri, siccome tra i frutti ho l'inerbimento, tagliato corto, ma sempre inerbimento è. Sono convinto che lavorando il terreno nell'autunno precendente, poi diserbarlo a fine inverno, in modo da arrivare alle gelate di inizio aprile con terreno nudo e compatto, avrei la produzione come nelle file esterne ovunque. Come la vedi? Può essere? |
12-05-2021, 22:27 | #10 |
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