15-01-2021, 13:00 | #1 |
Senior Member
Data Registrazione: Mar 2010
Località: Rimini (RN) - pianura
Messaggi: 2.049
|
Fantameteo
Premessa: non linciatemi!
In questo forum ho scoperto che fare previsioni a 240 ore è fantameteo eppure io vorrei chiedere agli esperti come poteva essere il clima 225 milioni di anni fa, esattamente ai tempi della Pangea e Panthalassa: Voglio dire, c'era un unico blocco di terre emerse ed il restante era oceano. Nei commenti attuali sento di dinamiche tra aria continentale, Atlantico che spinge ecc. ecc., ma in una condizione come quella di Pangea e Panthalassa, le dinamiche non dovevano essere semplificate? Grazie anticipatamente a tutti quelli che mi risponderanno. |
15-01-2021, 14:37 | #2 |
Senior Member
|
L'atmosfera, al tempo, era molto molto diversa da come la conosciamo oggi: gli elementi che la costituivano erano presenti in concentrazioni fortemente differenti da quelli attuali.
Credo che un confronto sia impossibile da fare.
__________________
Bologna, Via Piave, 50m s.l.m. www.meteo.ing.unibo.it ---> Sito meteo della Scuola di Ingegneria e Architettura di Bologna www.meteoreport.net ---> Sito meteo nazionale |
15-01-2021, 14:48 | #3 |
Senior Member
Data Registrazione: Feb 2007
Località: Faenza Sud
Messaggi: 7.564
|
Esatto, ma in generale si può affermare che le zone interne lontano dal mare fossero dei deserti gelidi in inverno e torridi in estate, un po' come ora la Mongolia, la terra più distante dal mare.
__________________
“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”. Jacob Burckhardt |
15-01-2021, 15:16 | #4 |
Senior Member
Data Registrazione: Dec 2009
Località: Ravenna - Bologna
Messaggi: 3.267
|
Su wikipedia ho trovato questo:
https://en.wikipedia.org/wiki/Pangean_megamonsoon poi c'è anche questo che è molto interessante e fa al caso tuo: https://www.journals.uchicago.edu/do...10.1086/648217 Durante il periodo della Pangea vi sono evidenze che il clima fosse regolato da una sorta di "supermonsone" che si innescava grazie al marcato contrasto tra un unico continente circondato dall'oceano. Per cui si alternavano stagioni piovose ad altre più secche. Nell'interno del continente il clima era generalmente arido, molto piovoso sulle coste. Ad ogni modo come dice Paolo verso la fine del paleozoico la composizione atmosferica era parecchio differente da quella attuale, c'era molta più anidride carbonica e meno ossigeno e la terra era in media molto più calda. Uno dei meccanismi che si pensa fosse fondamentale per l'alternarsi delle ere glaciali con i periodi interglaciali era appunto l'espandersi o il contrarsi dell'estensione delle foreste tropicali, che convertendo l'abbondante CO2 in ossigeno influenzavano la composizione atmosferica e quindi il bilancio radiativo dell'atmosfera. |
15-01-2021, 15:23 | #5 |
Senior Member
Data Registrazione: Dec 2009
Località: Ravenna - Bologna
Messaggi: 3.267
|
azzardo un'ipotesi che con una circolazione zonale (data inevitabilmente dal gradiente termico tra equatore e poli) "interrotta" da un modo di variabilità dominante (il monsone appunto) la previsione del tempo potesse essere molto più semplice (disponendo dei mezzi attuali ovviamente )
|
15-01-2021, 16:18 | #6 | ||
Senior Member
Data Registrazione: Mar 2010
Località: Rimini (RN) - pianura
Messaggi: 2.049
|
Citazione:
Citazione:
Grazie mille! Molto interessante Quindi sostanzialmente avevo intuito giusto che metereologicamente le dinamiche dovevano essere meno articolate delle attuali. Poi penso si sappia poco o nulla delle evantuali circolazioni di correnti calde e fredde della Panthalassa... |
||
Utenti Attualmente Attivi Che Stanno Visualizzando Questa Discussione: 1 (0 utenti e 1 ospiti) | |
|
|