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Vecchio 20-01-2014, 20:48   #63
vallice ERM
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Originariamente Scritto da paolo leoni Visualizza Messaggio
Vallice&CO.

La manutenzione di un argine NON si vede dall'erbetta tagliata all'inglese.
Ho conseguito la laurea triennale in Ingegneria per l'ambiente e il territorio; attualmente frequento il II anno della laurea magistrale. "Qualcosina" ho studiato.

L'acqua è terribile si infiltra ovunque: se l'acqua trova una minima fessura in breve tempo riesce a distruggere l'opera in esame!!! È micidiale!

Un argine realizzato in terra ha bisogno di una manutenzione ordinaria: il problema della tracimazione è il problema "minore". In fase progettuale viene stabilito QUANTO debba esser alto l'argine e QUANTO debba esser resistente.
L'altezza è data dall'altezza dell'acqua che deve contenere; la "resistenza" dalla spinta dell'acqua che deve sopportare.
Quindi in fase progettuale NON ci sono problemi di stabilità; o meglio, in condizioni PERFETTE ieri l'argine NON sarebbe di certo crollato.
Poi come ogni opera ha bisogno di manutenzione: è in terra!
Ciò comporta notevoli rischi: infiltrazione dell'acqua, buchi-tane da parte degli animali che lo trasformano in una vera e propria groviera, cedimenti strutturali dovuti alla normale azione dell'acqua ecc...

Serve quindi un CONTROLLO+INTERVENTO continuo per verificare che l'argine tenga!
L'erbetta rende tutto "più bello" ma se sotto quell'erba c'è un "formicaio" oppure c'è un infiltrazione... state pur sicuri che alla prima "spinta giusta" viene giù.... come di fatto è successo!!!!

I modi per controllare un argine ci sono... e come se ci sono!
Purtroppo, per gli addetti ai lavori, questo è un discorso vecchio come l'uomo: ogni anno si pagano i consorzi di bonifica affinché facciano il proprio lavoro... e poi... ecco quello che succede!
State tranquilli che dopo questa storia, salta sicuramente qualche "testa".
Io dicevo solo che è inutile stare a lanciare accuse per un'eventuale mancanza di manutenzione, dato che non sappiamo assolutamente nulla, se non che all'apparenza la regolare manutenzione ordinaria di base pare eseguita correttamente...almeno possiamo dire che non è stato abbandonato completamente a se stesso. Volendo possiamo anche ipotizzare che in quel tratto l'argine fosse sottodimensionato: si tratta di strutture vecchie di secoli quindi tirate su come capita senza alcun principio se non quello di contenere più acqua possibile. E magari si sapeva pure che fosse da rinforzare, ma la rottura di un agine è un'eventualità abbastanza remota da quando sono state costruite le casse d'espansione, operative dal 1979: da allora non si sono più verificate esondazioni e rotture, il carico delle piene sugli argini è stato evidentemente ridotto. Pensa che l'ultima alluvione catastrofica risale al 1972 e allora sia il panaro, sia il secchia ruppero entrambi e addirittura il panaro in più punti (dal libro di Lombroso).

Per il resto, è chiaro orami esistono teconologie per monitorare qualsiasi cosa, quello non è da mettere in dubbio e mi sembra anche un discorso abbastanza banale, ma dovresti cercare di contestualizzare: se mancano i soldi da investire allora di chi è la colpa? Scommetto che i tecnici dell'AIPO, se fosse per loro, sventrerebbero tutti gli arigini della pianura padana e li rifarebbero come dio comanda, costruendo decine di casse d'espansione e canali scolmatori.
Di chi è la colpa se abbiamo qualsiasi servizio e infrastruttura al limite dell'utilizzabilità?! un sistema stradale scarso, la rete a banda larga più pietosa del mondo, un sistema scolastico e universitario in degrado? A lungo andare anche il degrado di questi servizi può creare dei danni economici pari ad una enorme calamità!
Adesso mi dirai "strano, in italia non è mai colpa di nessuno"...che ti devo dire, sarà colpa degli italiani?!
Comunque io sono laureato in ingeneria civile magistrale, e sugli argini si è fatto praticamente il nulla, purtroppo.
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