Discussione: Global Warming
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Vecchio 01-06-2023, 11:54   #1920
sanpei
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Allego intervento per il fiume Senio (zona di Castelbolognese).

Il fiume Senio si presenta come un caso di scuola. Ha retto nei tratti ove sono stati realizzati, seppure da poco tempo, investimenti adeguati in manutenzione straordinaria e ordinaria; ha svolto la sua funzione mitigatrice nei tratti in cui ampi spazi golenali demaniali hanno permesso di contenere e mitigare la quantità e la furia delle acque; è franato a piè di monte e a monte dove da decenni sono carenti stato di diritto e manutenzione ordinaria. Alla luce di queste brevi considerazioni, tenuto conto dell’esperienza e delle conoscenze acquisite nel corso di dieci anni di impegno volontario per la valorizzazione del nostro fiume, esprimiamo alcune considerazioni come contributo al dibattito in corso.
Risanare in fretta le ferite. Tamponare le rotte che si sono prodotte lungo il corso dell’acqua va inteso come una priorità assoluta. Le forze attualmente in campo non sembrano equivalenti all’esigenza di tutela e sicurezza dei cittadini.
Ridisegnare il sistema di sicurezza e di governo delle acque. Le misure di sicurezza dei nostri fiumi vanno adeguate ai nuovi scenari derivati dai cambiamenti climatici. Vanno viste e legate all’intero del sistema di governo delle acque nel territorio, comprendendo il fitto reticolo della rete scolante. Ai fiumi vanno ridati maggiori spazi, valutando la morfologia del terreno e le nuove vie che si è creato. Ampliando le golene, abbassandole ove possibile, attuando un sistema di casse di espansione lungo tutto il loro corso, variamente modulato, secondo i dettami della conoscenza e della tecnica geologica.
Tutelare i centri abitati. Alla base del nuovo sistema di garanzia nel governo delle acque va posto l’obbiettivo della tutela dei centri abitati, in questo caso clamorosamente fallito.
Maggiori risorse alla manutenzione. Alla manutenzione ordinaria e straordinaria va dedicata maggiore attenzione e soprattutto adeguate risorse economiche. Ad essa compete il tema del governo della vegetazione con l’obbiettivo anche di salvaguardare il corridoio ecologico. Pensiamo quindi – in assonanza con i dettami delle linee guida regionali – che la vegetazione in alveo vada gestita e non “pulita”. Nelle vallate, rallenta il deflusso e, sempre se controllata, è un bene; in pianura è da mantenere più giovane e flessibile, prevedendo, ove necessario, tagli selettivi intensi a tratti. Lo sfalcio degli argini e della piana golenale ad essi attigua deve essere adeguato e costante nel tempo come deterrente indispensabile al controllo delle tane degli animali escavatori. Per questo è necessario, per quanto riguarda il fiume Senio, nel suo tratto pedecollinare, risolvere il tema della certezza del diritto circa il governo di argini e golene.
Governo partecipato dei fiumi. I fiumi sono infrastrutture complesse, mobili, legate alla vita dei cittadini e che spesso ne condizionano il livello. Sono, come abbiamo visto, entità difficilmente governabili. È quindi opportuno che, nella certezza del diritto e del pieno riconoscimento delle funzioni di ogni protagonista, il governo dei fiumi sia sostenuto dal concetto di partecipazione. Il popolo che gli sta intorno deve essere coinvolto e chiamato a svolgere la propria parte.
Domenico Sportelli – Associazione Amici del fiume Senio
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“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”.

Jacob Burckhardt
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