Dalla mappa dei fulmini del 2 maggio possiamo vedere come non ci sono stati episodi temporaleschi sulla regione quel giorno, a testimonianza del fatto che è stata la persistenza l’aggravante e non l’intensità sul brevissimo termine.
L’evoluzione lenta e la grande disponibilità di vapore acqueo hanno contraddistinto questa perturbazione (36h di precipitazioni costanti). Una combinazione di fattori che ha portato ad accumuli molto rilevanti, in alcuni casi da record, sulle 24h.
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“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”.
Jacob Burckhardt
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