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Vecchio 09-05-2021, 18:31   #1
campaz
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Predefinito Irraggiamento notturno, domanda per i più esperti.

Ovviamente spero che anche Gigio e Peval dicano la loro.
Siccome per il secondo anno consecutivo sono arrivate gelate a portare via parte dei raccolti di frutta, volevo chiedervi un vostro parere su prove che ho fatto su varie superfici di terreno.
Ho messo termometri non schermati appoggiati a terra su terreni puliti dall'erba e altri termometri appoggiati su terreni inerbiti, su cotico erboso bello fitto e lungo circa 20 cm.
Ebbene, ho trovato differenze anche di 5/6 gradi, stamattina sull'inerbimento della vigna c'erano 2,6 gradi contro gli 8,7 gradi di un terreno pulito, campi alla stessa altitudine a meno di 100 metri uno dall'altro.
Poi sempre in tali terreni ho posizionato un termometro a 1,7 metri d'altezza.
Nel campo pulito 7,2°C contro i 5,4°C della vigna.
Appoggiato a terra differenze abissali, poi più in alto lo scarto diminuisce perche' l'aria non rimane immobile e tende a spostarsi da un campo all'altro, portando il freddo anche dove sotto c'era un minor raffreddamento della superficie.
Addirittura sul campo pulito è stato più freddo a 1,7 metri rispetto a terra, a dimostrare che il freddo è arrivato per avvenzione dai campi vicini più freddi perché inerbiti, mentre sulla vigna inerbita 3°C più freddo sull'erba rispetto a 1,7 metri di altezza, perché giustamente il freddo era prodotto dall'irraggiamento dal basso.
A quanto pare, nel terreno pulito, la conduzione di calore presente nel sottosuolo va a compensare la perdita di calore per irraggiamento della superficie.
Mentre nel terreno ben inerbito, l'erba fa da isolante con il terreno sottostante e l'irraggiamento è massimo, non c'è conduzione di calore dal più caldo sottosuolo.

Cosa ne pensate?
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