ABBIAMO VISSUTO LA STORIA DELLA METEOROLOGIA.
Ieri abbiamo vissuto sulla nostra pelle, veramente, una pagina di meteorologia italiana e, ancor più, romagnola.
+43,0°c a Forlì (FC) (Areonautica Militare) provati sulla mia pelle in un piazzale d'asfalto (record stracciato di 3,0°c);
+40,8°c di casa mia a San Biagio (RA) (record stracciato di 2,1°c);
+32,5°c sempre di casa mia all'01:35 con l'alito rovente da SW che infuocava l'aria nonostante l'assenza del sole (quest'ultima sensazione, in particolare, è stata veramente spaventosa).
Ma, impressionanti, sono stati i +33,8°c alle 09:26, la soglia dei +30,0°c raggiunta già alle 08:41 ed anche i +31,9°c alle 08:59 (sono abituato a guardare a quest'ora la temperatura perché è quasi impossibile che a tale orario la temperatura sia sopra i +30°c e, se lo fa, vuol dire che è in atto una potente avvezione calda e, comunque, mai era capitato che fosse così caldo a quell'orario): tali valori sono stati raggiunti senza la presenza di vento da SW (che, diciamo così, sflasa la vera natura dell'aria in arrivo).
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