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Originariamente Scritto da Gigiometeo
Tralasciamo un attimo il modellame deterministico e vediamo come evolve lassù. Direi che al 99% si va verso un displacement del VPS senza split, come da previsione a 120 ore ECMWF. La classificazione degli SSW (Sudden Stratospheric Warming) è il tentativo della scienza di stabilire una climatologia ufficiale per questa tipologia di eventi. Esistono diversi studi in merito, da Labitzke (1977) a Manney et al. (2005), arrivando a Charlton e Polvani (2007). Se volessimo utilizzare la definizione di Split e Displacement dovremmo quindi tener conto della loro dinamica (climatologia).
Tenendo conto della loro classificazione, dalla data centrale dell’evento (primo giorno di venti orientali a 60N) si procede come segue: se tra i 5 giorni prima e 10 giorni dopo della data centrale, almeno un giorno soddisferà tutti i criteri del ciclo (n.b. Charlton e Polvani), l'SSW verrà classificato come una divisione del vortice (Split). In alternativa l'SSW sarà classificato come spostamento del vortice (Displacement).
Pur avendo caratteristiche molto più vicine allo Split, seguendo l'indicazione dei modelli meteo e tenendo presente la metodologia utilizzata da Charlton e Polvani, l'evento prossimo verrebbe classificato come Displacement. L'inversione dei venti orientali (valori negativi) sembra riesca a trasmettersi, tra 10 giorni circa, fino al livello isobarico di 1000 hPa (bassa troposfera) tra le latitudini 70 e 90°N, ma con il jet-stream che rimarrebbe abbastanza pimpante tra i 30 e i 50° di latitudine e tra i classici livelli di 200 e 300 hPa (vedasi cross-section allegata). Tradotto in soldoni, e coerente con le dinamiche di displacement messo nel modo previsto (non il massimo a dirla tutta), avremmo anticicloni polari/artici con assetto in prevalenza zonale e venti orientali associati; mentre sull'Europa centro-meridionale prevarrebbero depressioni in serie associate ad un getto piuttosto intenso, anche se non a tutto gas. Infatti, come da letteratura, i fenomeni di displacement con polo negativo spostato verso l'Europa, ma ad assetto zonale, favoriscono in genere un flusso polare basso di latitudine, con corrente a getto anch'essa più meridionale rispetto alla norma, oscillazione artica e nord-atlantica (AO e NAO) ampiamente negative, e scarsa inclinazione a produrre dei blocchi ad assetto meridiano (S-N o SW-NE), ma piuttosto all'isolare cellule di alta pressione in sede polare/artica, col freddo più intenso limitato al centro-nord Europa (ogni tanto fino al nord Italia) con correnti mediamente orientali o nord-orientali. Tutta questa melassa avrà ripercussioni "pratiche" anche nella sola troposfera?. Non si sa, per adesso il determinismo non ci sente, e non è detto che sia per forza un male.
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C'era giá un segnale nell'S2S a vedere una circolazione di questo tipo (ovvero un pattern simil NAO-/greenland blocking) da circa metá mese, forse un po' prima. A questo punto mi viene da pensare che quello che avverrá in stratosfera non disturberá troppo le cose. Se si parlava di split con un bell'anticiclone con asse N/S sul nord atlantico, unito alla situazione in troposfera allora iniziavo a crederci pure io
. Ma credo che il displacement messo cosí non andrá a rompere troppo le balle a quello che succede ai piani bassi. In linea di massima penso anche io che per il mediterraneo non cambierá molto rispetto ad ora....magari un anticiclone alle alte latitudini messo anche male ma che duri almeno 24 ore in piú di quanto siamo abituati adesso (e in questo caso magari la stratosfera aiuta) un qualche refolo freddo lo fa arrivare fin qua, in concomitanza di qualche pausa del jet stream in atlantico. Ad ogni modo siamo ben lontani da situazioni ottimali per avere freddo importante e duraturo sul mediterraneo
Aggiungo anche che questo pattern di circolazione in genere premia Scandinavia e Isole britanniche in caso di colate fredde.....e per noi mediterranei queste situazioni non sono mai state un gran che: anche in caso di evento "serio" a noi toccano sempre e solo le briciole
