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Vecchio 01-06-2010, 15:09   #11
maurino
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Marvel-Ecco che oggi arriva una notizia positiva sullo stato del pack artico che sarebbe cresciuto del 25% (1/4) in volume dal 2008!!
Ma come? Eppure "tutti" iniziano a dire che l'estensione dei ghiacci artici di questo maggio ricorda quella del 2007???



Ma siamo sicuri che il confronto sia calzante?
No, infatti la situazione è molto diversa, anche perché oggi i dati disponibili permettono nuove considerazioni quantitative volumetriche.

Si, adesso si parla di volume, perché si sono resi conto che parlare solo di estensione aveva poco senso, ma ha senso capire quali variazioni ci sono a livello di massa glaciale.
Premesso che NON ESISTE nessuna banchisa marina perenne, il che non significa che il ghiaccio marino si sciolga tutto d'estate (nonostante che le previsioni catastrofiste profetizzino ormai prossimo il momento in cui questo accadrà...), ma vuol dire che il ghiaccio della banchisa artica ha vita breve, cioè dura al massimo pochi anni, venendo alimentato e rimpiazzato da nuova neve e nuovo ghiaccio in ogni inverno (di qui l'importanza e l'influenza delle precipitazioni e, quindi, l'influenza della circolazione atmosferica e delle correnti marine).
Infatti le grandi pareti verticali di ghiaccio (alte decine di metri) che vediamo drammaticamente precipitare in mare (quelle che formano gli icebergs) nei documentari, in realtà riguardano ghiacci di origine "terrestre", sono quelli che, in parole povere, si generano nei secoli sulla terra ferma e scivolano lentamente verso il mare, nel quale finiscono per galleggiare una volta distaccati dalle lingue glaciali giunte sulla costa.
Lo spessore della banchisa polare, in realtà, misura, al massimo, pochi metri.

Insomma, ricalcolando la massa glaciale marittima artica, è venuto fuori che, addirittura, negli ultimi anni c'è stato un aumento della QUALITA' della stessa, in termini di spessore e quindi un aumento di QUANTITA' TOTALE di volume o massa della stessa!!!

Questo è il confronto con l'estensione e gli spessori della banchisa nel bacino artico con la situazione del 2008, prendiamo come riferimento gli spessori in relazione all'estensione degli stessi per il mese di maggio:



si è proceduto individuando la % di ghiaccio di diverso spessore nel bacino artico, distinguendo in 5 fasce di spessore in metri, 0-1, 1-2, 2-3, 3-4 e 4-5.
Il grafico mostra i risultati.

Nel 2008, meno della metà del ghiaccio (47%) aveva uno spessore superiore ai 2 metri. Oggi, più del 75% del ghiaccio ha spessore superiore ai 2 metri. Nel 2008, il 18% del ghiaccio aveva spessore superiore ai 3 metri, quest'anno siamo al 28%.
C'è stato un ispessimento del ghiaccio a partire dal 2008.
Ma se andiamo a vedere la fascia di spessore massimo, scopriamo che ce ne era di più nel 2008 che nel 2010, anche se in % decisamente modeste,... perché?
Ebbene, questo dato ci porta ad una considerazione sorprendente che riguarda il "catastrofico 2007", ovvero che in quell'estate si verificò una combinazione di venti sull'area artica, che spinse le masse glaciali marine a concentrarsi e ad aumentare lo spessore in alcune zone, a discapito dell'estensione.
I tecnici del settore, infatti, hanno soprannominato quell'anno "il grande scricchiolio", rumore tipico della banchisa in compressione, nella quale si verificano "esplosioni" di lastre di ghiaccio che, improvvisamente, spaccano la piatta banchisa, per sollevarsi e sovrapporsi.
Infatti nel 2007 lo spessore di 5 metri aumentò in %, e questo si riflette anche sui dati del 2008.




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