Citazione:
Originariamente Scritto da geloneve
Io sono estremamente convinto che ne i modelli stagionali ne le previsioni a long range abbiano una valenza ma hanno possiiblità di realizzo pari al 25% (25% caldo e secco, 25% caldo e piovoso, 25% freddo e secco, 25% freddo e piovoso/nevoso).
Detto ciò è giusto investire su questi modelli ed indici in quanto sono come i cellulari: una volta erano scomodi, ingombranti e poco efficenti, ora sono minuscoli ed efficentissimi PC portatili...è ovvio che se tutti avessere visto solo ai loro difetti e non alle loro possibili evoluzioni, non si sarebbe arrivati a ciò che sono ora...(con tutti gli effetti collaterali, però, che danno, dai possibili tumori alla dipendenza da cellulare che, fortunatamente, io non ho).
Questa è la mia idea.
Ciao.
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sono d'accordo. Per me che oramai sono 2 anni che studio tutto ciò che riguarda la stratosfera e i rapporti con la troposfera e i parametri per individuare tendenze,non previsioni, stagionali è un imparare continuo.Ad esempio comincia ad avere importanti riscontri per l'inverno europeo lo studio del dott. Judah Cohen e il suo
S.A.I.(snow advance index) legato all' indice AO. Sono interessanti le correlazioni fra l'indice AMO e lo studio del dott. Scafetta altro esempio.Questo inverno ha insegnato molto sui tempi dei rapporti strato-tropo che saranno utili in futuro.