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Originariamente Scritto da campaz
Ho un po' esagerato per rendere meglio la cosa... ma quando ero bambino, in quinta elementare sul sussidiario di geografia già si studiavano i cambiamenti climatici, ricordo bene il titolo "il deserto avanza" includendo anche l'Italia, poi la maestra rincarava anche la dose (evidentemente gia' all'epoca aveva lo spirito catastrofista come tanti al giorno d'oggi) per cui la cosa mi é rimasta impressa.
Poi essendo figlio d'agricoltori e venendo dal 1988/89 anni in cui é piovuto pochissimo nelle nostre zone, l'opinione pubblica di quel tempo era che sarebbe piovuto sempre meno e andavamo verso la desertificazione.
Addirittura ricordo che mio babbo andò ad un convegno organizzato a Faenza proprio per raccontarci del problema, per l'occasione il comune fece fare una perizia da un team di scienziati per analizzare il livello delle falde acquifere, il risultato fu tragico, ci raccontarono che dovevamo smettere di utilizzare l'acqua per irrigare i campi perché bisognava conservarla tutta come acqua potabile (all'epoca si usavano ancora i pozzi per gli acquedotti).
Il comune spese milioni delle vecchie lire per raccontarci questa cagata, cioè che l'acqua sarebbe finita.
Questo succedeva a fine anni 80.
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Sì sì, ricordo anch'io
Libri di scuola che sparavano cazzat* e già all'epoca ero dubbioso che la desertificazione potesse rendere la vita, specie del Sud Italia, difficile come la prospettavano...
Mi sembra di rivivere la stessa storia adesso col nuovo coronavirus...allarma globale, pandemia, virologi che emettono allarmi, bla bla bla bla bla...per un virus che fa moltissimi meno morti ed infetti di una banale influenza...mah...
