Discussione: Global Warming
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Vecchio 06-07-2022, 17:05   #1578
sanpei
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I fenomeni climatici sono condivisi in tutto il Pianeta. La povertà dei ghiacciai si fa sentire quest’anno sulla “magra” dei grandi fiumi dell’Alta Italia, così come da qualche anno soffrono le grandi montagne dell’Asia centrale come il Tibet, l’Himalaya e il Karakorum da cui scendono i grandi fiumi che dissetano miliardi di persone, come il Fiume Giallo, lo Yangze, il Gange, l’Indo, il Syr Darià. Ma il Mediterraneo con il fratello minore Mar Nero sentono più di altri questi fenomeni. Quel clima che ha creato l’optimum oggi si rivela una prigione climatica. Un mare piccolo, salatissimo, chiuso a nord da catene di montagne come Pirenei, Alpi, Balcani e Caucaso.

Da cent’anni il salire del mare e il fondersi dei ghiacci è rilevata da tutte le stazioni di misura. Dal 1890 a oggi l’Adriatico è cresciuto in modo costante di circa 20 centimetri nella rocciosa e salda Trieste e di 30 centimetri nella cedevole e sprofondante Venezia (rilevazione Ismar-Cnr Istituto di Scienze Marine Trieste, Ispra, Cpsm).

La Marmolada a metà ’800 aveva un ghiacciaio vasto 5 chilometri quadri, nel 1900 si era ridotto a 4 chilometri quadri, nel 1960 a 3 e in questo periodo meno di 2 chilometri quadri. (rilevazione Bondesan, Università di Padova). L’immenso ghiacciaio dei Forni (tra Lombardia e Alto Adige) nel 1860 misurava 18 chilometri quadri, 14 nel 1952, oggi è attorno a 11 chilometri quadri e in centocinquant’anni ha perso il 36% dell’estensione distaccando grandi iceberg di ghiaccio (dati del Comitato glaciologico italiano).
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“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”.

Jacob Burckhardt
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