Citazione:
Originariamente Scritto da RG62
Se uno per mestiere studia solamente, perde di vista la praticità.
Nel mio mestiere ho a che fare con esimi professori universitari che dall'alto delle loro cattedre sparano minchiate che te le raccomando, non penso abbiano mai messo piede in un laboratorio e indossato (e soprattutto sporcato) un camice...
La teoria è una cosa, la pratica un'altra...
Per ridere (frase attribuita ad Einstein, ma è una bufala):
" Secondo approfonditi studi di aerodinamica, la struttura alare del calabrone in relazione al suo peso non dovrebbe consentirgli di volare, ma lui non ha studiato e vola lo stesso"  |
E' la stessa cosa che ho scritto sopra...ma è inutile, non viene capita.
Mio fratello è laureato, io stavo per laurearmi con la media del 27 (quindi non ero uno scaldasedia; poi, per altri problemi, ho purtroppo abbandonato), quindi io sono a favore della cultura, dell'istruzione, della scienza e dello studio.
La mia, quindi, non è una lotta di classe.
Ma se, anche con gentilezza, fai notare che, nonostante la scienza, la cultura, gli studi siano fondamentali, importantissimi, interessantissimi e sacri per il bene del mondo, per combattere credenze stupide, malattie, problemi mondiali etc, la loro impostazione troppo teorica andrebbe combinata con la pratica perché oppure, questi principi assolutistici, nella realtà non sono validi...ecco, lì poi i laureati (quelli seri, non gli scaldasedie) si offendono...dicendo che loro hanno fatto sacrifici per laurearsi, che loro hanno dedicato gran parte della loro vita a studiare etc etc etc...come se questi fatti centrassero qualcosa col fatto che la teoria è troppo distante dalla pratica.
Nessuno (almeno io) mette in dubbio l'assoluta importanza e sacralità dello studio, della cultura e della scienza ma...come tutte le cose, il "troppo stroppia" ed, in questo caso, allontana l'osservatore scientifico dalla realtà pratica dei fatti.