Discussione: Global Warming
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Vecchio 09-01-2024, 09:07   #2283
scarpasot
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copio post su fb di Luca Romano per chi vuole approfondire su politica energetica tedesca:

Germania 2023, uno sguardo al disastro.

In questi giorni stanno iniziando a uscire i primi dati sui consumi energetici del mondo nel 2023, ed è ovviamente un fiorire di analisi improvvisate. Tra le varie scemenze che circolano in questi giorni, ce n'è una che merita di essere approfondita nel dettaglio.

Scemenza: la Germania ha ridotto le sue emissioni nel 2023, nonostante l'uscita dal nucleare, questo dimostra che è sulla strada giusta per la decarbonizzazione!

Le cose non stanno esattamente così: la Germania nel 2023 ha consumato MENO energia a basse emissioni rispetto agli anni precedenti, come si vede dal grafico 1. Però è vero che la PERCENTUALE di energia a basse emissioni è cresciuta, e conseguentemente le emissioni si sono ridotte (grafico 2).
Questo cosa ci dice? Innanzitutto ci dice che è stato un anno particolarmente ventoso, e speriamo che anche i prossimi possano andare altrettanto bene.
Ma soprattutto ci dice che in Germania sono crollati i consumi, e infatti, come si vede sempre dal grafico 1, nel 2023 la Germania ha consumato 100 TWh in meno rispetto all'anno precedente.
Questo è dovuto al fatto che la produzione industriale tedesca è in calo inesorabile, e, in particolare, la produzione delle industrie energivore nel 2023 è stata inferiore addirittura al 2020, anno del lockdown totale (grafico 3).
Siccome la domanda di beni nel mondo nel 2023 NON è calata (anzi: è aumentata, come ogni anno), il calo della produzione industriale tedesca è stato semplicemente compensato da un aumento della produzione industriale (e quindi probabilmente anche delle emissioni) in altri paesi.

Ma la produzione di energia in Germania non è calata solo in misura proporzionale ai consumi: è calata in misura addirittura maggiore. E infatti la Germania è diventata importatore netto di elettricità nel 2023, e proprio la Francia è stata il suo primo fornitore (grafico 4).

La Germania quindi non è sulla strada giusta per la decarbonizzazione: è sulla strada giusta per la deindustrializzazione.
Che va benissimo, per carità, sarà un caso studio per i modelli di decrescita sostenibile, però intanto il paese è in recessione economica: nel 2023 il PIL si è contratto dello 0,3% su base annua (fonte: https://economy-finance.ec.europa.eu...ast-germany_en), e per il 2024 il Fondo Monetario Internazionale prevede un'ulteriore contrazione (https://www.imf.org/en/Countries/DEU). Negli ultimi 8 anni, la produzione di energia in Germania è diminuita di oltre il 30% (grafici 5 e 6) e la Germania è stata superata (e non di poco) dalla Francia in termini di capacità di attirare investimenti esteri (grafico 7), e questo è dovuto anche ai prezzi dell'energia più bassi (uno dei più grossi investimenti industriali del 2023 riguarda quella che sarà la più grande fabbrica di batterie d'Europa, che sorgerà in Francia, a pochi km dalla centrale nucleare di Gravelines: https://prologium.com/prologium-anno...manuel-macron/).

La politica energetica tedesca, in effetti, non è esattamente un successo, tanto che persino Agora Energiewende ammette che "la maggior parte della riduzione delle emissioni del 2023 non è sostenibile da un punto di vista delle politiche industriali o climatiche", e aggiunge "la decrescita della produzione collegata alla crisi indebolisce l'economia tedesca: se questo comporta come conseguenza la rilocazione delle emissioni, allora per il clima non è cambiato nulla" (https://amp.theguardian.com/business...-reliance-coal). Secondo Agora Energiewende (che in teoria sarebbe una fonte biased A FAVORE della Germania), solo il 15% dei risultati ottenuti nel 2023 corrispondono ad una reale riduzione di emissioni.

Nel frattempo il governo tedesco è a corto di 60 miliardi, che servivano per incentivare l'Energiewende (soprattutto per il capacity market, quindi centrali a gas), dopo che due mesi fa la corte suprema tedesca ha detto che non si possono usare i fondi avanzati dalle misure anti-Covid per le politiche climatiche (siccome si tratta di debito pubblico, i soldi avanzati vanno utilizzati per ridurre il debito pubblico). Per questo il governo tedesco taglierà i sussidi ai consumatori (facendo salire le bollette), aumenterà la carbon tax del 50% e abolirà i bonus per l'acquisto di auto elettriche (https://www.euractiv.com/section/eco...-energy-taxes/). Tra i tagli previsti c'è anche l'abolizione dello sconto fiscale sulle macchine agricole e sui carburanti per uso agricolo - stranamente gli agricoltori non la stanno prendendo benissimo (https://abcnews.go.com/Business/wire...trys-106100412).

E, a proposito di bollette, è uscito il report della Commissione Europea sui mercati elettrici relativo al secondo trimestre 2023, lo trovate qui: https://energy.ec.europa.eu/system/f...ts_Q2_2023.pdf.
Le due tabelle più interessanti le riporto tra i grafici in fondo (grafico 8 e 9): la prima riguarda l'import e l'export e la differenza tra il 2022 e il 2023 - notare la Francia passata dalla crisi delle manutenzioni straordinarie ad essere il primo esportatore netto, mentre la Germania nel 2023 è il paese che ha importato di più dopo l'Italia (campioni del mondo noi, sempre).
La seconda tabella riguarda i prezzi AL CONSUMO dell'elettricità nei vari paesi europei: ogni commento direi che è superfluo.

Ovviamente è possibilissimo che i tedeschi siano felicissimi di questa politica industriale, e premino il governo Scholz-Habeck con un nuovo mandato con consenso plebiscitario. Diciamo però che, se alle prossime elezioni AfD dovesse sfondare, non sarò esattamente felice - la crescita dell'estrema destra in Germania non è mai una bella notizia, come diceva John Oliver: "When Germany goes far right, they usually go far right through Belgium" - ma certamente non farò la faccia di Pikachu stupito.

-Luca

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me scurès dedsà, me scurès dedlà, quand'a pas per al cèinter ed curès
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