Discussione: Global Warming
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Vecchio 04-01-2023, 16:10   #1690
sanpei
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Articolo di P.L. Randi (Gigio):
“ Con il mese di dicembre si è concluso l’anno 2022, per cui è il momento di qualche riflessione di tipo meteo-climatologico. Come suggerisce il titolo, l’ultima annata rappresenta un vero e proprio specchio di quanto già da tempo i modelli di clima paventavano. In primo luogo, è terminato il dicembre più mite dal 1900 (ma potremmo andare ben più a ritroso nel tempo) che, con un’anomalia di temperatura media di ben +2,7°C (sulla norma climatologica di periodo 1981-2010), supera quello del 2020 (appena due anni fa) che aveva mostrato un’anomalia di +2,6°C. Il fatto che i record di caldo, sia in ottica giornaliera, che mensile e stagionale, vengano ripetutamente battuti a breve distanza dai precedenti, è particolarmente sintomatico.
Inoltre, ricordiamo che se l’anomalia di temperatura media su base mensile supera il grado, siamo già di fronte a un valore significativo; arrivare a più 2,7°C rappresenta un vero e proprio estremo. Nel corso del mese solo per 2 volte le temperature minime sono scese al di sotto dello zero, e unicamente nelle aree extra urbane. Normalmente dovrebbe accadere almeno 14-15 volte in dicembre. In pratica è appena trascorso un dicembre senza freddo, che si possa definire tale, quasi senza brinate o gelate.
Occorre sottolineare come il freddo invernale, bollette energetiche a parte, è fondamentale, ad esempio, per molte specie da frutto. Infatti, per avere una buona produttività nella stagione primaverile-estiva, serve un determinato “fabbisogno di freddo invernale”, ovvero una condizione per la quale le piante entrano in piena dormienza, che è funzione delle ore di luce e della temperatura media dell’aria. La mancanza di un’adeguata vernalizzazione (questo il nome del processo) può provocare problemi di allegagione dei frutti e di scarsa produzione. Inoltre, la mancanza di freddo invernale sottopone le coltivazioni a una ripresa vegetativa troppo anticipata, sottoponendole a un’elevata sensibilità con il rischio di danni in caso di gelate tardive, come è avvenuto nelle primavere del 2020 e 2021, con danni enormi. Insomma, il freddo invernale “fa bene alla natura” e se manca sono guai seri.

Ma veniamo all’annata 2022: anch’essa si può definire, a ragion veduta, estrema, e si tratta dell’anno più caldo almeno dal 1900, con un’anomalia di temperatura media che in provincia si è attestata su un eclatante dato di +1,6°C (sempre in relazione al clima 1981-2010) soppiantando il 2014 che in precedenza deteneva la palma di anno più caldo.
Caldissimi i mesi di febbraio, maggio, giugno, luglio, ottobre, novembre e dicembre, mentre i soli mesi di marzo e aprile hanno visto leggere anomalie termiche negative. In particolare, ottobre e dicembre sono risultati i più caldi dal 1900, superando di gran lunga i record stabiliti in precedenza nel 2001 (ottobre) e nel 2020 (dicembre). Non dimentichiamo, inoltre, la seconda estate più calda da quando esistono le rilevazioni strumentali dopo quella del 2003, con le due stagioni che sono arrivate a un soffio l’una dall’altra, e con temperature massime assolute diffusamente oltre i 40°C registrate il 23 luglio 2022, stabilendo i nuovi record di temperatura massima assoluta per questo mese.
Il giorno mediamente più freddo dell’anno è stato il 9 gennaio, con temperature minime intorno -3/-4°C (quindi nulla di trascendentale) e massime intorno a +1°C. Se consideriamo la graduatoria degli anni più caldi dal 1900, abbiamo nei primi 10 posti solo annate recenti, ovvero occorse dopo il 2000, o se vogliamo nel nuovo millennio. Il 1994, che all’epoca fu l’anno più caldo della serie storica, oggi apparirebbe come un’annata termicamente quasi normale. Questo è un aspetto climatico molto importante, che avvalora, se ancora ce ne fosse bisogno, l’ipotesi che il riscaldamento proceda a grandi passi, anche più spediti di quanto facessero presagire i modelli di clima qualche decennio fa."
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“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”.

Jacob Burckhardt
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