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Vecchio 18-03-2014, 23:21   #24
Zambo
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Ciao a tutti.

Io mi chiamo Andrea Zamboni e sono colui che ha materialmente scritto il software con cui viene calcolato l'OPI. Si intende che ciò è stato possibile poiché con Riccardo e Alessandro si è trovata una sinergia intensa e fruttuosa, nata on-line e li cresciuta. Se così non fosse stato, di certo l'enorme sforzo profuso non avrebbe portato a nulla.
E' possibile far nascere tra mille difficoltà una cosa del genere, se da un lato o dall'altro c'è insofferenza o non accoglimento delle molte problematiche che comporta?

Chi risucirebbe a portare a termine un lavoro siffatto se non ci si trovasse a collaborare con persone pazienti e ragionevoli (squisite una volta conosciuti di persona) ?

Anche con Fabio (Nintendo) ci si conosce on-line da un pezzo e devo dire che è sempre stato così, ovvero un giovane troppo sicuro dei suoi mezzi e certo delle carenze altrui. Non è la prima volta che mi scontro dialetticamente con Fabio (su NIA) , ma la cosa che mi lascia sempre sorpreso è la sua costante arroganza.
Una persona che, almeno da dietro la tastiera, pontifica senz'appello e senza dubbio.

Ora di tutte le meschinità scrittte da Fabio in questi post, vorrei puntualizzare solo poche cose, così che, anche qui e non solo su NIA, sia chiaro il fatto che non ci si nasconde per alcun motivo e che, che ci crediate o meno, prima di sparar sentenze sul lavoro fatto sarebbe opportuno attende un qualche tempo.

Fabio Nintendo dice di aver il pdf della ricerca, così scrisse al tempo su NIA, e di aver letto e non aver capito di che si trattava. Parole sue:

http://daltonsminima.altervista.org/...comment-118273

Eppure è certo del fatto che sia sbagliato e che sia "palesemente fondato sulle reti neurali" di cui naturalmente non ne sappiamo nulla e così vale per la statistica.
Vi posso assicurare che le reti neurali non c'entrano una mazza, almeno al momento, poiché io, ben sapendo di che si tratta ma non avendo di certo la conoscenza di Fabio, mi sto confrontando sul tema con un gentilissimo ricercatore in informatica dell'università di Trento. Sulla statistica poi non ne parliamo, come tutti gli astrofisici figuriamoci se ne capisco qualcosa ! Vorrei sottolineare inoltre, come accennato a Fabio prima di questi post, come si sia sulla via per arrivare al risultato attraverso una tecnica alternativa rispetto a quella presentata che nei fatti semplifica le cose.

Fabio è talmente soprendente da aver asserit (a fronte del fatto che quest'anno si sia andati fuori correlazione): "ma se l'OPI non serve per l'AO medio, a che serve" ?
Ora capirete che ciò è quantomeno bizzarro, poiché una media può essere ottenuta da tre mesi con AO a zero oppure da due a +1.5 e uno a -3.
E le cose sono radicalmente differenti.
Si intende che il valore della correlazione sull'AO medio è un dato che rivela un legame fisico tra il pattern d'ottobre e il trimestre invernale.
In tal senso ciò suggerisce anche altri aspetti di natura dinamica bollati, da Fabio il fisico, come la "scusa dell'ultimo minuto". Isomma un tuttologo.

Ad ogni modo il fatto che questa ricerca non stia circolando è dovuta al fatto che, speriamo, a breve si possa avere una pubblicazione su riviste specializzate. Il ritiro all'epoca del PDF fu determinatio da ciò e agli inizi d'Aprile il dott. Judas Choen verrà da Boston a Roma per incontrarci e discutere di questo tema. Sappiate che Coehn viene poiché ha verificato la valenza del Pattern ottobrino (con buonapace di Fabio) e non perché abbiamo gli occhi belli.
Ma sporattutto perché l'OPI porta in seno quella "scusa dell'ultimo minuto" da cui si può desumere l'attività principale delle onde planetarie sul trimestre.

Dopo questa lunga filippica vi lascio.
Io non sono un amante dei blog e forum, ma essendo anch'io emiliano nonché oramai iscritto, credo avremo modo di ripostarci !
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