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Vecchio 27-08-2010, 08:44   #7
sanpei
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Grazie ragazzi dei vostri commenti.
L'indice di Thom è certamente un dato più preciso del disagio fisico perchè assomma alla temperatura l'umdità e la ventilazione. Richiede però una serie di calcoli e la temperatura del bulbo umido non è alla portata di tutti. Utilissimo però per misurare stati di emergenza medica per la popolazione come quelli lanciati dalla protezione civile nelle ondate di calore.
Il mio indice invece, molto più modestamente, vuole identificare una soglia di disagio (fissata per comodità a 25° di media giornaliera) per "contare" i gg di disagio nel corso di un anno (o di una estate).
All'obiezione di Bandini e altri (che il disagio comincia con temperatura massima sopra i 30°) rispondo dicendo che se per un'ora al giorno fa 30.1° e poi scende rapidamente e la notte è fresca (spesso capita) secondo me quel giorno non è disagiato.
Invece se la massima è inferiore a 30 (es giornata nuvolosa) ma le minime sono alte (garbino ... copertura nuvolosa calda) al punto di portare la media giornaliera sopra 25°, quel giorno per me è disagevole.
Certo la cosa migliore sarebbe "correggere" la temperatura media col tasso di umidità, cercherò di trovare una formula semplice per farlo, ma come metodo di confronto del disagio patito tra annate diverse mi sembrava comodo e semplice anche se un po' grezzo.
Aperto ad ulteriori proposte e commenti.
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“La negazione della complessità è l’inizio della tirannia”.

Jacob Burckhardt

Ultima modifica di sanpei; 27-08-2010 alle 08:48
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