Alluvione nell'anconetano
Avete visto che casino?
Si parla anche di 6-7 morti! https://tg24.sky.it/cronaca/2022/09/...po-marche-oggi |
si si
guardavo il radar ieri mentre c'erano le prime notizie anzi vi consiglio di andarvelo a rivedere sul sito dell piattaforma putroppo c'è stata sta linea di temporali molto stretta ma che ha continuato per ore o ore senza mai abbassarsi, quindi in quel fazzoletto di terra sono caduti (dicono) 400mm di acqua in pochissimo tempo.... un quantitativo che putroppo non lascia scampo |
infatti i paesi più colpiti sono circa 10/15Km a valle del punto in cui ha piovuto di più... e cmq anche in quei paesini sono venuti giù centinaia di mm
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Ma che nessuno dica che i fenomeni estremi sono in aumento ...
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Sì, sono in aumento quindi bisogna attrezzarsi meglio per queste eventualità perchè al momento non possiamo tornare indietro in un attimo.
Dobbiamo adeguarci e non solo piangerci addosso perchè abbiamo immesso troppa CO2 nell'atmosfera (ammesso che questa sia l'unica e sola causa...) |
Certo che bisogna adeguarsi e anche in fretta, la scusa per non fare nulla come si è fatto finora è proprio stata quella che non era dimostrato che i fenomeni "pericolosi" fossero in aumento e invece lo sono e lo sono anche i danni materiali e umani che producono.
Oltre alla prevenzione ci vuole anche l'informazione, tutti credo sappiamo come comportarci in caso di terremoto, la stessa cosa va fatta anche in caso di alluvione, incendio, frane etc. Molto spesso le persone muoioni perchè non sanno come comportarsi (e non sono avvisate in tempo), uscire di casa con le strade allagate è sempre pericoloso, infilare i sottopassi senza vedere quanta acqua contengono idem, girare di notte sotto il diluvio espone a rischi non facili da apprezzare. Ma qui la strada da fare è ancora tantissima .... |
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Guardando l'animazione radar pioggie, praticamente 6-7 ore di surplace e a fondo-scala su quella linea diretta verso Ancona a tagliare la regione in orizzonatale.
Cosa vuoi farci...400mm ... 400L di acqua in qualche ora per metro quadrato (se non sbaglio) Pazzesco. Sempre o troppo o troppo poco paura//.. |
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Forse con un bel corso di nuoto potremmo risolvere tutto. Sei inqualificabile ... |
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Non condivido questo concetto. L'inadegautezza delle azioni correttive non dipende dal fatto che i tempi di ritorno di certi fenomeni siano ora aumentati. L'inadeguatezza nasce da una pessima abitudine italiana, ossia quella di mettere una pezza ai problemi e nulla per la prevenzione. Un'alluvione ogni 10 anni oppure una ogni anno non esime dal mettere in atto tutte le azioni possibili per evitare al massimo i danni alle persone e alle cose. |
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Mi sembra improbabile i siti meteo ( privati) marchigiani ieri non abbiano previsto nulla
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Clausius-Clapeyron dicono per ogni grado di temperatura in più, l'atmosfera è in grado di trattenere il 7% di acqua in più, sotto forma di vapore, da renderla disponibile sotto forma di precipitazioni convettive se si innesca un sistema temporalesco complesso (come quello di ieri). Ieri, c'erano 9 gradi circa di anomalia termica positiva media nei primi 1500 m di troposfera. (nei giorni scorsi la massa d'aria portata dal promontorio nord-africano, ha portato massime fino a 40°C sulla Francia sud-occidentale frantumando qualunque record settembrino). L'ex uragano Danielle, senescente sulla Spagna, ha fatto affluire verso il centro-sud Italia una massa d'aria sub-tropicale umidissima, che ha sorvolato, unendosi a quella africana precedente, un Mediterraneo occidentale con anomalie superficiali di 4/5°C. Sempre sul centro Italia il PWAT (acqua precipitabile) sfiorava i 50 mm, con CAPE fino a 4500 sul Tirreno centrale. Facendo due conti della serva, il suplus termico e di vapore ha inciso per circa 16.5 mm di PWAT, il che vuol dire che, agendo sulla componente termoigrometrica, a valori normali ci si sarebbero dovuti aspettare circa 250-260 mm (mica pochi per carità). Ne sono caduti quasi il doppio (420 vicino al Catria; +70%). Altro che 20 mm di differenza. read//read// |
Grande Gigio come sempre, a questo punto, meno di 24 ore dall'evento, dobbiamo aspettarci qualcosa di simile da noi domani o il raffreddamento in quota e l'aria più secca in arrivo determineranno fenomeni meno intensi ?
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salut.. |
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Infatti! Io dico che sistemi di prevenzione andavano applicati anche con eventi rari; tanto più vanno messi in atto ora che i tempi di ritorno si sono ravvicinati. Anche se capisco che non sia semplice, tipo aver autorizzato a costruire in zone alluvionali, scarsa manutenzione degli alevei, tombatura di fiumi e torrenti stagionali e via dicendo. Se pensiamo che nel 1700 fu cambiato il corso del fiume Reno per ovviare ai danni delle frequenti piene, sembra che oggi abbiamo peggiorato la gestione sotto il profilo idrogologico... |
Insisto; siti come il nostro non avevano previsto nulla?
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Le anomalie esistevano anche 50 anni fa, tu mi hai fatto un conteggio partendo da una situazione di media climatica, ma così giochi sporco sapendo di giocare sporco, perché sai bene che le anomalie positive esistevano anche 50 anni fa. La media è fatta da alti e bassi. Bisognerebbe prendere le stesse situazioni sinottiche avvenute in questi giorni antecedenti a questo evento e una situazione simile di 50 anni fa. Perché anche 50 anni fa esisteva l'aria umida sub tropicale che arrivava fino a noi, i promontori africani con periodi sopra media esistevano anche una volta. Siccome 50 anni fa, a parità di condizioni sinottiche precedenti a questo evento, avremmo avuto un paio di gradi in meno, il conteggio andrebbe fatto con un paio di gradi di differenza, e non con tutti quei gradi come hai scritto tu. Altrimenti come li giustifichi tutti quei nubifragi simili a questo che avvenivano in Italia anche 50 anni fa? |
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salut..salut.. |
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Ho solo sottolineato che non trovo corretto fare il paragone della situazione di ieri contro una atmosfera perfettamente in media climatica. Questo perché, secondo un mio parere da ignorante, il confronto andrebbe fatto con una situazione di anomalia climatica simile a questa, ma di quelle che accadevano 50 anni fa. Ci saranno state condizioni simili a questi giorni anche 50 anni fa? Cioè temperature sopra media e aria umidissima sub tropicale che arrivava nel centro Italia o no? Secondo il mio parere, sempre da ignorante, 50 anni fa una situazione simile sarebbe avvenuta con un paio di gradi in meno. Per cui, siccome ogni grado comporta a un 7% di acqua precipitabile in più, si può dire che 2 °C su 400mm sono circa 50/60mm di precipitazione in meno. Tu invece hai voluto dire che 50 anni fa sarebbe caduta la meta' della pioggia, perché hai fatto un confronto partendo da una situazione normale, quando invece sai benissimo che anche 50 anni fa, avvenivano eventi, con condizioni simili a quelle di ieri, proprio perché anche all'epoca capitava di partire con una atmosfera con un surplus di vapore e temperatura superiore alla media. E poi Gigio li conosci bene anche tu tutti gli studi fatti sull'aumento dell'intensità delle precipitazioni in Italia, ne abbiamo parlato anche tempo fa qui sul Forum. Nessuna ricerca, sui dati di precipitazioni storiche disponibili, dice che ci sia un così grande aumento delle precipitazioni negli eventi estremi come hai voluto dire tu del 50%. Il tuo 50% è riferito alla situazione di ieri rispetto ad una atmosfera con valori termoigrometrici normali. Ma ripeto per l'ennesima volta: i valori termoigrometici non erano sempre normali neppure 50 anni fa. |
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Ti do un consiglio: credici. |
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"Qui siamo davanti a un V-shaped, un temporale autorigenerante la cui intensità è stata eccezionale, con impatti davvero difficili da prevedere. Chiaramente, la crisi climatica amplifica tutto questo". Anche Giulio Betti, meteorologo del Cnr Lamma che segue da vicino i fenomeni meteo intensi del centro Italia, è rimasto estremamente stupito dalla potenza con cui il temporale autorigenerante ha colpito nella notte diverse aree delle Marche portando a un primo bilancio di otto vittime e diversi dispersi. La crisi climatica, ribadisce, "è un'emergenza che non possiamo più trattare solo con azioni emergenziali, ma è necessario attrezzarsi in anticipo con interventi di mitigazione.
Che cos'è un temporale autorigenerante e cosa è accaduto nelle Marche? "Un temporale autorigenerante di solito ha due caratteristiche: è stazionario, dato che insiste più o meno sempre sulla stessa area, e si dice "autorigenerante" perchè questi temporali sono alimentati in continuazione da un flusso molto umido e mite che genera una dietro l'altra a catena, come fossero i vagoni di un treno, delle celle temporalesche. Queste celle in parole semplici si auto riforniscono di aria fredda, una sorta di sistema in loop, un circolo che non si spezza finchè il flusso portante, quello al suolo che lo alimenta, non si interrompe. E questo si interrompe solo quando la perturbazione comincia a spostarsi, per esempio verso sud e nord. Se non si sposta però, come avvenuto nelle Marche, continua a insistere. E allora sono guai". Era prevedibile? "Dato che ci sono delle vittime e ci sarà un'inchiesta, meglio parlare al condizionale. Ma da quanto osservato dal satellite si ipotizza un temporale autorigenerante, un V-shaped: dal satellite si vede infatti questa forma classica forma a V del sistema temporalesco. Di solito questi eventi se sono persistenti sono davvero molto pericolosi ma molto difficili da prevedere. In poche ore è caduta la pioggia che scende in media in sei mesi... "L'argomento sull'allerta è delicato, bisognerà attendere per capire se ci sono state allerte mancate: io su questo non mi sbilancio. Ma posso dire che un temporale che può arrivare a generare tra i 350 e gli oltre 400 mm di pioggia - in attesa delle conferme dei dati - è decisamente eccezionale, fuori da ogni logica, fuori scala e difficilmente prevedibile per zone come quelle colpite nelle Marche. Si tratta davvero di una intensità pazzesca: la pioggia caduta è quella che più o meno cade in sei mesi in quei territori". Questo evento è collegabile alla crisi climatica? "Il cambiamento climatico in corso esalta i fenomeni meteo, portando a conseguenze nette, in particolare laddove ci sono problemi preesistenti. Io personalmente non posso sbilanciarmi a parlare di come fosse tenuto quel territorio specifico, per esempio parlando di fiumi (che sono esondati, ndr) o infrastrutture, ma è certo che con la crisi climatica i fenomeni sono e saranno sempre più intensi e di questo dovremmo preoccuparci, agendo per tempo. Quando gli eventi sono difficili da prevedere, con episodi del genere poi ci si fa il segno della croce. I cumulati, la quantità di pioggia caduta, sono davvero enormi: direi che fino a poche ore fa era impensabile per alcune zone collinari, pianeggianti o costiere delle Marche, dove al massimo piove fra i 600 e i 900 mm l'anno. Qui invece l'acqua è arrivata tutta e di colpo e ha fatto i disastri Giulio Betti meteorologo Lamma |
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Buon proseguimento di serata. |
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Hai mai fatto una ricerca sulle alluvioni d'italia? Hai mai letto le ricerche sull'aumento degli eventi estremi in Italia? Io si, e per questo motivo i conti non mi tornano, se al giorno d'oggi i nubifragi scaricassero il doppio della pioggia rispetto al passato, non si spiegherebbero i 900 mm di Genova 1970, l'alluvione del novembre 1966 su mezza Italia ecc... fate una ricerca e scoprirete quanti disastri con vittime sono avvenuti in Italia nel passato. Anche Ancona ha un alluvione con 10 vittime nel 1959. |
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https://www.google.com/url?sa=t&sour...e5jYgBBsBU0u-K
Una bella ricerca scientifica dell'ISPRA: SINTESI E CONCLUSIONI Allo scopo di acquisire dalle proiezioni dei modelli climatici gli elementi di conoscenza e di incertezza più significativi sull’evoluzione del clima futuro in Italia, sono stati analizzati i risultati delle simulazioni di quattro modelli climatici regionali, disponibili nell’ambito di Med-CORDEX. Per quanto riguarda la temperatura, i modelli concordano nel prevedere un aumento piuttosto costante nel tempo, di entità all’incirca doppia nello scenario RCP8.5 rispetto all’ RCP4.5. Nel corso di un secolo i quattro modelli prevedono un aumento della temperatura media in Italia compreso tra 1.8 e 3.1°C (ensemble mean 2.5°C) nello scenario RCP4.5 e tra 3.5 e 5.4°C nello scenario RCP8.5 (ensemble mean 4.4°C). Il previsto aumento della temperatura media è attribuibile in modo più o meno equivalente sia all’aumento delle temperature massime diurne che delle temperature minime notturne. Le variazioni previste dai modelli sono piuttosto uniformi nello spazio, in virtù del fatto che il riscaldamento ha origine da forzanti e dinamiche a grande scala e quindi interessa in modo abbastanza uniforme tutto il territorio nazionale. L’aumento più marcato della temperatura media si prevede nella stagione estiva, con variazioni in un secolo comprese tra 2.5 e 3.6°C nello scenario RCP4.5 e tra 4.2 e 7.0°C nello scenario RCP8.5. In primavera si prevede l’aumento meno marcato, con variazioni in un secolo comprese tra 1.3 e 2.7°C nello scenario RCP4.5 e tra 2.8 e 4.8°C nello scenario RCP8.5. Il segno delle variazioni è positivo (aumento della temperatura) in tutte le stagioni e coerente per tutti i modelli, ma l’entità delle variazioni differisce spesso in modo significativo da un modello all’altro. Gli indici degli estremi di temperatura mostrano variazioni ugualmente importanti e significative. Tutti i modelli sono concordi nell’indicare una riduzione dei giorni con gelo e un aumento di notti tropicali, giorni estivi e onde di calore, ma con differenze talvolta significative sull’entità delle variazioni. Le notti tropicali sono previste in consistente aumento: all’orizzonte temporale 2061-2090 si prevede un aumento medio nazionale dell’indice TR20 compreso tra 14 a 35 giorni l’anno nello scenario RCP4.5 e tra 23 a 59 giorni l’anno nello scenario RCP8.5. Analogamente, i giorni con gelo sono previsti in consistente diminuzione: all’orizzonte temporale 2061-2090 si prevede una riduzione media nazionale compresa tra 10 e 27 giorni l’anno nello scenario RCP4.5 e tra 18 e 39 giorni l’anno nello scenario RCP8.5. Si prevede altresì un aumento marcato dei giorni estivi e delle onde di calore: all’orizzonte temporale 2061-2090 è previsto un aumento medio nazionale dell’indice SU25 compreso tra 19 e 35 giorni nello scenario RCP4.5 e tra 37 e 56 nello scenario RCP8.5 e un aumento medio nazionale dell’indice WSDI compreso tra 30 e 93 giorni nello scenario RCP4.5 e tra 76 e 182 giorni nello scenario RCP8.5. I modelli indicano inoltre una forte riduzione delle notti e dei giorni freddi, e un marcato aumento delle notti e dei giorni caldi. Le variazioni medie nazionali delle notti e dei giorni freddi nel trentennio 2061-2090 sono comprese rispettivamente tra -6.4 e -9.4% (TN10P) e tra -6.0 e - 9.0% (TX10P) nello scenario RCP4.5 e sono compresi tra -9.3 e -10% (TN10P) e tra -8.9 e -10% (TX10P) nello scenario RCP8.5. Analogamente, Le variazioni delle notti e dei giorni caldi sono comprese rispettivamente tra +15.2 e +34.3% (TN90P) e tra +13.4 e +32.9% (TX90P) nello scenario RCP4.5 e variano da +32.6 a +54.6 (TN90P) e da +29.1 a +56.0% (TX90P) nello scenario RCP8.5. Le proiezioni delle precipitazioni sono molto più incerte di quelle della temperatura e i due scenari non si possono distinguere con altrettanta chiarezza. Considerando la media nazionale della precipitazione cumulata annuale, nello scenario RCP4.5 tre modelli su quattro prevedono in un secolo una debole diminuzione e un solo modello un debole aumento delle precipitazioni. Complessivamente, le variazioni previste al 2061-2090 sono comprese tra una diminuzione di circa l’8% e un aumento del 5% circa; tenendo presente un valore medio in Italia di circa 900 mm della precipitazione cumulata annuale nel trentennio di riferimento, l’ensemble mean indica una riduzione dell’1.5% circa. Nello scenario RCP8.5 tale intervallo si allarga (risultando compreso tra -15% e +2%) e l’ensemble mean si sposta nel senso di una riduzione delle precipitazioni. Anche la distribuzione spaziale delle variazioni previste è molto diversificata da un modello all’altro. Nell’insieme, emerge solo l’indicazione che dalla riduzione delle precipitazioni sarebbero più probabilmente esentate le regioni nord-orientali. I valori medi nazionali risultano prevalentemente in modesta diminuzione in primavera, estate e autunno, e in modesto aumento in inverno. Localmente, la variazione della precipitazione cumulata assume valori di rilievo, fino a punte di riduzione di 150-200 mm in primavera o in estate, e di aumento di 100-150 mm in inverno. Diversamente dalla temperatura, la distribuzione dei valori di precipitazione non presentano differenze molto marcate tra i 2 scenari, per la cumulata annuale, al 2061-2090. Il modello più secco prevede variazioni comprese tra -225 e + 54 mm nello scenario RCP4.5, contro variazioni comprese tra -347 e + 108 mm nello scenario RCP8.5. Le proiezioni di alcuni indici rappresentativi della frequenza, dell'intensità e degli estremi di precipitazione indicano una futura progressiva concentrazione delle precipitazioni in eventi piu' intensi e meno frequenti, l'entità di queste variazioni risulta comunque molto incerta e mediamente debole o moderata. Ad esempio, la più consistente variazione della precipitazione massima giornaliera nello scenario RCP8.5 è di circa 50 mm, a fronte di valori attualmente osservati dell'ordine di 300-400 mm. |
*Questo finale lo voglio anche riscrivere:
Ad esempio, la più consistente variazione della precipitazione massima giornaliera nello scenario RCP8.5 è di circa 50 mm, a fronte di valori attualmente osservati dell'ordine di 300-400 mm. Quindi lo scenario peggiore dei modelli mettono 50 mm in più di massima giornaliera. Nel mio sparare minchiate, senza dati scientifici alla mano, non mi ero sbagliato di molto. |
Quindi un modello dice la verità mentre i fatti sono opinioni ? Quindi il calabrone non potrebbe volare ....
Arrenditi, i fatti da decenni in tutto il mondo stanno dicendo che le piogge sono sempre più rare, concentrate e devastanti. Pensa cosa è successo in Pakistan meno di un mese fa. |
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Anche la piovosità media giornaliera è in aumento al centro/sud Italia, cioè il totale annuale diviso i giorni di pioggia, ma si parla di 1/2 mm al giorno a fronte di una media di 10/20 mm giornalieri. Cioè, come intensità, quando piove, piove circa il 10% in più. Ora vorrei chiedere a Gigio se anche quelli che studiano e fanno queste approfondite ricerche sono degli spara minchiate che non meritano risposta. Io ho detto, così ad occhio che in 50 anni le massime giornaliere saranno aumentate di un 5%, dicendo che l'evento di Ancona invece di 400 mm sarebbe stato 380. Invece le ricerche scientifiche dicono che le massime giornaliere sono aumentate del 10%. Ok ho sbagliato del 5%. Mentre tu hai detto che quell'evento sarebbe stato dimezzato. Ripeto, tu hai fatto un confronto rispetto a una media assoluta termoigrometrica, sai cosa volevo invece intendere io, ho provato di spiegarlo, ma non lo vuoi ammettere. |
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E’ stata la*più disastrosa inondazione causata da cicloni e accadde proprio il*13*novembre del 1970 quando un ciclone nel Golfo del Bangladesh uccise*centinaia di migliaia di persone I cicloni più devastanti e che causano il maggior numero di vittime si verificano in genere*nel*bacino indiano, innanzitutto per la*vulnerabilità di queste zone ad alluvioni ed inondazioni, ma*anche a causa della loro*arretratezza*e dell’alta*densità di popolazione. *Nello specifico, nella seconda metà del ‘900, il*Bangladesh*è stato uno dei territori più colpiti*dai cicloni tropicali. Nel 1963 morirono ben*20.000 persone, mentre nel 1965 due tempeste*tropicali, che che colpirono la zona in un lasso di tempo relativamente breve, portarono alla morte di*40.000 persone. Ma è stato l’evento climatico del 1970*che*si è rivelato essere*una delle più grandi*tragedia climatica che la*storia ricordi. Era il*13 novembre, appunto, quando un violento ciclone tropicale investì*il territorio bangladese, riversandovi*una*massa*d’acqua alta più di 6 metri*che*coprì gran parte delle costa*e tutte*la “costellazione” di piccole*isole che si affacciano sul delta del Gange.*Sull’Isola di Manpura, nello specifico, delle 4500 capanne presenti solo 4 rimasero in piedi e i superstiti furono solo*5.000 su 30.000 abitanti totali. E’ stato stimato che nella sola*isola di Bhola, una delle più popolate,*morirono circa*200.000 persone. Tutti*gli*abitanti dei 13 isolotti*che si trovano di*fronte alla città di Chittagong*morirono senza via di scampo.*Il numero totale*delle*vittime*non è mai stato calcolato con precisione, ma si tratta molto probabilmente di una cifra*compresa*tra le 300.000 e le 500.000 persone. Il Bangladesh, ex provincia del Pakistan, è vulnerabile a fenomeni meteorologici di questo tipo, anche a causa della*mancanza di protezione a livello geografico: è formato, infatti, da*distese di pianure*che si affacciano direttamente sul*Golfo del Bengala, con alle spalle alte catene montuose; inoltre*conta*milioni di abitanti, buona parte dei quali*vivono in condizioni di estrema*povertà |
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Tu invece che fatti hai??? Quali sono le tue stazioni meteorologiche di riferimento? |
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Anche la piovosità media giornaliera è in aumento al centro/sud Italia, cioè il totale annuale diviso i giorni di pioggia, ma si parla di 1/2 mm al giorno a fronte di una media di 10/20 mm giornalieri. Cioè, come intensità, quando piove, piove circa il 10% in più. Ora vorrei chiedere a Gigio se anche quelli che studiano e fanno queste approfondite ricerche sono degli spara minchiate che non meritano risposta. Io ho detto, così ad occhio che in 50 anni le massime giornaliere saranno aumentate di un 5%, dicendo che l'evento di Ancona invece di 400 mm sarebbe stato 380. Invece le ricerche scientifiche dicono che le massime giornaliere sono aumentate del 10%. Ok ho sbagliato del 5%. Mentre tu hai detto che quell'evento sarebbe stato dimezzato. Ripeto, tu hai fatto un confronto rispetto a una media assoluta termoigrometrica, sai cosa volevo invece intendere io, ho provato di spiegarlo, ma non lo vuoi ammettere |
Quindi, siccome in questo forum crediamo alle ricerche scientifiche, le quali ci dicono che l'intensità della pioggia è aumentata di circa il 10%. Vorreste dire che nonostante l'evoluzione tecnologica dell'ultimo secolo e l'evoluzione dei mezzi meccanici, dove ogni singolo mezzo meccanico può fare il lavoro di centinaia di uomini. Non riusciamo a difenderci meglio di un tempo ad un aumento dell'intensità del 10% degli eventi estremi?
A me pare che dovremmo essere meno preoccupati ora di 100 anni fa. È evidente che è solo un dirottamento di risorse pubbliche, ovvio che se invece di mettere le risorse nel lavoro e prevenzione, pensiamo solo a pensioni, redditi a non far nulla e bonus a gogo. Poi non abbiamo le risorse per i lavori utili. Bisogna tornare formiche, ma ormai siamo tutte cicale. |
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Risposta che classificherei tra il radical-chic e il maleducato... Citazione:
Concordo in pieno e ripeto quello che ho scritto poc'anzi: Citazione:
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Un classico, dai no VAX ai negazionisti del cambiamenti climatici. P.S. : non intendo dire che Campaz abbia usato questa tecnica perchè non ho letto la ricerca a cui fa riferimento, quindi mi astengo da dare un giudizio nel caso specifico, ma se devo fidarmi di qualcuno, non essendo tanto afferrato in materia mi basta leggere Gigio. drink2 |
Il temporale di ieri sera, spiegano gli esperti, ha insistito per ore nello stesso punto e veniva continuamente alimentato dalla massa d’aria umida e calda di origine Sud-Occidentale. “Questo tipo di configurazione meteorologica – sottolinea Betti – è molto difficile, se non impossibile, da prevedere, specialmente con gli strumenti attualmente a disposizione. Sappiamo che in casi come questo i temporali possono manifestarsi in modo violento, per cui possiamo diramare allerte, ma non abbiamo modo di stabilire con precisione la localizzazione, la temporizzazione e l’intensità degli eventi”. La natura territoriale localizzata di questi fenomeni, ribadisce l’esperto, è ciò che li rende così complessi dal punto di vista previsionale. “Questi temporali – spiega ancora Betti – sono in grado di portare in poche ore la quantità di pioggia che cade in sei mesi in una località costiera. Si tratta di eventi con tempi di ritorno secolari, sono assolutamente fuori scala”.
Sono chiari i concetti di fuori scala imprevedibile con gli attuali modelli e tempi di ritorno secolari ? NON capitavano così pochi anni fa, sono eccezionali e sono sempre più frequenti e distruttivi, rassegnati e attrezzati per quando potrà capitare anche nella tua/ nostra zona. E scegliti dei politici e amministratori locali che smettano di negare il GW se vuoi tutelare la tua vita e i tuoi beni. |
Citazione:
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[QUOTE=RG62;330175]Risposta che classificherei tra il radical-chic e il maleducato...
Mai classificazione fu più azzeccata. Comunque io vi saluto definitivamente (disattiverò il profilo), perchè questo non è più un forum di meteorologia (un tempo anche bello) ma un coglionodromo dove l'ARPAE è composta da minchioni, dove le attribution sul climate change sono formulate da un branco di idioti, dove chi si è fatto il mazzo sui libri (molti lo hanno fatto più di me) è un deficiente; dove la fisica dell'atmosfera è soggetta a stupro quotidiano, dove sì, è cambiato qualcosa ma non ce ne fotte un cazzo e possiamo vivere anche meglio; eccetera eccetera eccetera. Mi perdonino quelli ancora "in bolla" (ne è eroicamente rimasto qualcuno, avete tutta la mia stima). Buona prosecuzione dal radical chic. E maleducato. tnks// |
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