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-   -   Viene da Verona è quello che mostra dona -(e ven da Verona e quel che mostra e dona) (http://www.forumeteo-emr.it//showthread.php?t=6919)

Maik 19-05-2011 11:17

Viene da Verona è quello che mostra dona -(e ven da Verona e quel che mostra e dona)
 
Dalle mia parti andava molto questo detto,adesso meno,ricordo i miei nonni che quando vedevano nuvoloni scuri in direzione Verona chiudevano subito porte e finestre.

A questo detto popolare esiste una logica,oppure era solo un caso che temporali arrivati da quella direzione(NW-NNW)erano i più potenti?????

ps io avrei una mia idea,ma preferirei prima sentire la vostra:)


tnks//

manu 88 19-05-2011 17:09

non avevano tutti i torti...ecco qualche temporale proveniente dal veronese...e comunque da Ovest:
http://www.flickr.com/photos/manuelm...7618474440969/
http://www.flickr.com/photos/manuelm...7624786854809/

Solitamente questo tipo di temporali si sviluppano nel tardo pomeriggio o piu facilmente la sera quando le brezze alpine piu fresche scendono in pianura trovando ancora il terreno caldo e il tipico venticello da WSW in avvicinamento al pò scatenano cumolonembi niente male con fulmini e rovesci interessanti.
Aspettiamo comunque i commenti degli esperti in materia Enrico, Stefano90, Gigio e tutti gli altri..

Stefano90 19-05-2011 22:35

Io esperto??? mah...poco

Comunque secondo me i temporali da NW possono essere si forti, però per le nostre zone probabilmente quando c'è un WSW o SW in quota (che poi è di solito anche il movimento del temporale) e NE al suolo..., con questo tipo di configurazione ho sempre visto i temporali migliori.

C'è sempre poi l'eccezione, ricordo il temporale del 5 settembre scorso a Imola, che arrivò appunto da NW e ricordiamo tutti la violenza..

Gigiometeo 20-05-2011 00:09

C'è una certa casistica che annovera temporali violenti provenienti da quella direzione, anche se negli ultimi anni sono diventati più rari per una serie di motivi che sarebbe complesso spiegare in due righe (sono comunque in calo i temporali estivi in senso generale).
In ogni caso quella è qualche volta, per così dire, una "falsa direzione", nel senso che severi oubreak temporaleschi si hanno con flussi in quota orientati da SW o WSW ed al suolo tra E ed ESE; questa combinazione consente elevato directional e speed windshear troposferico che è alla base di forti eventi temporaleschi. I meccanismi che si stabiliscono in bassa troposfera nella circolazione alla mesoscala entro questi sistemi, fa sì che le singole celle muovano da SW o WSW verso NE, ma la propagazione del sistema sia grosso modo da NW a SE (Corfidi, Bunkers), specie se associati a fronti freddi od occlusioni fredde. Le violente grandinate del giugno 1997, ad esempio (col ferrarese completamente devastato) si ebbero con correnti in quota da SW, ma i sistemi ebbero propagazione NW-SE stanti correnti nei bassi strati provenienti da ESE, umide e calde provenienti dal mare.
Un secondo caso, diverso dal precedente per dinamica ed evoluzione, riguarda le dry-line post-frontali che effettivamente hanno movimento N-S/NW-SE o NE-SW: quelle che preferibilmente danno luogo a tempeste severe nella nostra zona sono quelle che con moto NW-SE scendono dal Veneto (il moto di propagazione le pilota verso le nostre zone; se sono da N a S investono di preferenza ravennate occidentale ed Emilia); portano facilmente grandinate di rlievo poichè i sistemi temporaleschi si innescano in atmosfera alquanto secca, specie in medioalta troposfera; e la presenza di aria secca in quota favorisce il fenomeno della grandine (anche se l'elemento imprescindibile è il windshear). Il terribile outbreak del 29 giugno 1986 ebbe grosso modo quella dinamica, con una severa dry-line in discesa dal Veneto lungo un fronte occluso.
In terzo luogo ci sono dry-line (spesso notturne) che tendono ad innescarsi su alto adriatico (il mare di notte è bello caldo ed aiuta alla causa) e che possono rasoiare ferrarese e ravennate se i flussi in quota sono nordoccidentali o settentrionali a curvatura ciclonica, e mesolinee che si innescano da outflow boundary di sistemi attivi sul Veneto; anche in questi casi i fenomeni sono talvolta severi e provengono in genere da quel settore.
Dunque quella direzione (per il ferrarese e la Romagna centrorientale) è (o meglio era) giustamente temuta; anche perchè la zona ferrarese e ravennate settentrionale difficilmente prendono sistemi appenninici severi (arrivano ma oramai indeboliti se non collassati) e sfruttano l'ottimo windshear che si instaura tra correnti in bassa e medioalta troposfera con rotazione oraria con la quota (veering). Il miglior veering si ha con E/ESE al suolo e W/WSW in quota; oppure con flussi meridionali al suolo e nordoccidentali o settentrionali in quota; se però nei bassi strati ci sono correnti catabatiche (fohn appenninico) da SW tutto va a peripatetiche, a meno che non arrivi un fronte freddo molto intenso.
Oggi comunque questi fenomeni sono in calo, e neppure tanto lieve.
drink2drink2

manu 88 20-05-2011 09:45

Grazie per la spiegazione! ;-)

Torsolo 21-05-2011 12:15

Citazione:

Originariamente Scritto da Gigiometeo (Messaggio 151343)
C'è una certa casistica che annovera temporali violenti provenienti da quella direzione, anche se negli ultimi anni sono diventati più rari per una serie di motivi che sarebbe complesso spiegare in due righe (sono comunque in calo i temporali estivi in senso generale).
In ogni caso quella è qualche volta, per così dire, una "falsa direzione", nel senso che severi oubreak temporaleschi si hanno con flussi in quota orientati da SW o WSW ed al suolo tra E ed ESE; questa combinazione consente elevato directional e speed windshear troposferico che è alla base di forti eventi temporaleschi. I meccanismi che si stabiliscono in bassa troposfera nella circolazione alla mesoscala entro questi sistemi, fa sì che le singole celle muovano da SW o WSW verso NE, ma la propagazione del sistema sia grosso modo da NW a SE (Corfidi, Bunkers), specie se associati a fronti freddi od occlusioni fredde. Le violente grandinate del giugno 1997, ad esempio (col ferrarese completamente devastato) si ebbero con correnti in quota da SW, ma i sistemi ebbero propagazione NW-SE stanti correnti nei bassi strati provenienti da ESE, umide e calde provenienti dal mare.
Un secondo caso, diverso dal precedente per dinamica ed evoluzione, riguarda le dry-line post-frontali che effettivamente hanno movimento N-S/NW-SE o NE-SW: quelle che preferibilmente danno luogo a tempeste severe nella nostra zona sono quelle che con moto NW-SE scendono dal Veneto (il moto di propagazione le pilota verso le nostre zone; se sono da N a S investono di preferenza ravennate occidentale ed Emilia); portano facilmente grandinate di rlievo poichè i sistemi temporaleschi si innescano in atmosfera alquanto secca, specie in medioalta troposfera; e la presenza di aria secca in quota favorisce il fenomeno della grandine (anche se l'elemento imprescindibile è il windshear). Il terribile outbreak del 29 giugno 1986 ebbe grosso modo quella dinamica, con una severa dry-line in discesa dal Veneto lungo un fronte occluso.
In terzo luogo ci sono dry-line (spesso notturne) che tendono ad innescarsi su alto adriatico (il mare di notte è bello caldo ed aiuta alla causa) e che possono rasoiare ferrarese e ravennate se i flussi in quota sono nordoccidentali o settentrionali a curvatura ciclonica, e mesolinee che si innescano da outflow boundary di sistemi attivi sul Veneto; anche in questi casi i fenomeni sono talvolta severi e provengono in genere da quel settore.
Dunque quella direzione (per il ferrarese e la Romagna centrorientale) è (o meglio era) giustamente temuta; anche perchè la zona ferrarese e ravennate settentrionale difficilmente prendono sistemi appenninici severi (arrivano ma oramai indeboliti se non collassati) e sfruttano l'ottimo windshear che si instaura tra correnti in bassa e medioalta troposfera con rotazione oraria con la quota (veering). Il miglior veering si ha con E/ESE al suolo e W/WSW in quota; oppure con flussi meridionali al suolo e nordoccidentali o settentrionali in quota; se però nei bassi strati ci sono correnti catabatiche (fohn appenninico) da SW tutto va a peripatetiche, a meno che non arrivi un fronte freddo molto intenso.
Oggi comunque questi fenomeni sono in calo, e neppure tanto lieve.
drink2drink2

ricordo che ai tempi della tesina mi avevi detto che la configurazione migliore era WSW in quota (curvatura ciclonica) e ESE al suolo bello caldo e carico di umidità grazie al mare Adriatico (che tra un mesetto sarà brodo bello caldo hehe), condizione grazie alla quale è anche presente l'indispensabile shear verticale che produce i TS piu violenti. Bei tempi quelli, ora mi tocca far degli integrali e studiare il moto di corpi che girano (compresi i miei zebedei)....in attesa di tempi migliori hahaha

Maik 23-05-2011 09:30

Grazie a Gigiometeo per la super spiegazione!!!


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