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Visualizza Versione Completa : Regalo migliore non me lo poteva fare la mia carissima Valle


giorgio1940
09-10-2008, 16:12
L’attesa è iniziata Giovedì 25 settembre a Cavalese, in occasione della meteocena Trentina.
Il digiuno forzato da internet, da certe, modelli previsionali, si stava facendo pesante.-
L’attesa di abbracciare i “vecchi” amici meteo appassionati, viaggiava di pari passo con l’avere da loro le ultime notizie sulla situazione, e previsione meteo a medio e lungo termine.-
Gli accenni, non tanto velati, di Michele su probabilissimi e stupendi “bianche eventi”, a quote assolutamente interessanti, di li ad una settimana, ha innescato in me quella coinvolgente attesa dell’evento tanto bramato: una bella nevicata a “casa”, a Ronc di Pera, quota 1485.-
Un evento che per me ha avuto solo un unico indimenticabile precedente: la tarda notte del 7 ottobre 2000, con stupendi 11 cm di bianca coltre.-
Giovedì 2 ottobre 2008 il vento in quota e le nubi viaggiavano da Sud verso Nord con la temperatura in salita sopra i 10 gradi, e la pressione in buon calo.-
Le uniche fonti a mia disposizione le previsioni TV e quelle del Centro di Arabba.-
Queste “vedevano” la neve a fine giornata di venerdì 3 abbassarsi fino ai 1500 mt, ed a fine episodio fino a 1200/1300 mt.-
Per un “nevofilo” di costa, dove la neve è cosa assai rara, essere coinvolto e partecipe in prima persona, ai primi di ottobre, in una robusta nevicata, è un evento a dir poco memorabile.-
Alla mezzanotte di giovedì 2 ancora +8, coperto e senza precipitazioni.
Alle 5,30 del mattino di venerdì un forte picchiettio di pioggia sul tetto di lamiera della mansarda, dove dormivo, mi sveglia: mi precipito a vedere il termometro: +7 ! Neve presunta a 2500 mt: troppo alta!
Torno a letto, senza prender sonno, alle 6,30 mi alzo: piove moderatamente con +6,5
Come al solito, in auto, giù a Pera, 200 mt più in basso, a prendere le buone “rosette” di pane fresco e fragrante. Al ritorno, alle 7,15 i “dirupi del Larsec” appaiono “tagliati” dalle virga nevose che scendono fino a 2300 mt.
Alle 8 la temperatura inizia a diminuire:+5, la quota neve a 1900 mt.-
Ore 8,30 gli abeti sopra casa “biancheggiano” da 1800.- Piove bene: già 12 mm.-
La temperatura nella tarda mattinata si porta a +6,5 e la neve a 2000 mt.-
Prime ore del pomeriggio piove intermittente con +6.
Dalle 16,30 la caduta della pressione si ferma, anzi tende appena a salire: indice che il fronte freddo è alle porte.
La “sfumatura” della precipitazione nevosa cala vistosamente verso il basso. Alle 17 +4, alle 17,15 +3: la neve già imbianca gli abeti appena 150 mt sopra casa.-
Freneticamente, sotto gli sguardi “curiosi” dei miei amici e famigliari, passo da una finestra all’altra, da dentro a fuori casa. Scruto gli scuri vicini abeti per carpire qualche “segno” nella pioggia che si va intensificando.-
17,25 : +2 !!! posso finalmente dire a coloro che seguivano i miei concitati “spostamenti”: “fra pochi minuti sarà neve!”
Sguardi ironici ed increduli, nonostante li avessi già “messi sull’avviso” dal giorno precedente.
Ore 17,30: davanti a quell’abete scuro un “segno” bianco sfreccia obliquo, seguito in pochi secondi da altri……
Ora i fiocconi, seppur bagnatissimi, prendono il posto della pioggia…
NEVEEEEEEEE !!!!!!
Il mio grido porta tutti alle finestre a contemplare il crescente spettacolo.
Da quando Michele, una settimana prima a Cavalese, aveva acceso l’attesa per questo evento, cullavo il sogno di correre nel bosco sotto una bella nevicata; il momento era giunto!
Mi precipito ad indossare gli indumenti da corsa, scarpette guanti, papalina…
Alle 17,45 mi catapulto fuori: Apoteosi!!!
Neve a fazzoletti! Bagnata ma fitta, visibilità 200 mt temperatura +1.-
Il vecchio sentiero “Paola” , da anni in disuso, è la via che mi permette di raggiungere una buona quota da casa, nel più breve tempo possibile.
La salita dai 1485 di casa è dura, ma inebriato dalla neve che infittendosi si fa sempre più asciutta, non mi fa sentire la fatica….
Che bello il picchiettare dei fiocchi sul viso!!!
Riesco a correre anche su pendii normalmente “impossibili”. A 1600 mt tutto è bianco, a 1700 già 4 cm. Da qui in su, con la temperatura che passa sotto zero, la neve dai grossi fiocconi si trasforma in una vera bufera, fine ed asciutta.-
Ora i tornantini si inerpicano come una scala, impossibile la corsa, ma procedo veloce a grandi passi.-
L’aspetto del bosco ora è tipicamente invernale, i piccoli abeti si inarcano fino a terra, ostruendo a tratti il sentiero, le rade piane a foglie caduche, già rossastre nei colori dell’autunno, sembrano un quadro d’autore: il giallo, il verde, il rossastro incappucciato dal bianco manto.
Sono le 18,15 e la luce del giorno si affievolisce, le scarpette da podismo ormai affondano completamente nella neve….. non riesco a fermarmi, sto vivendo intensamente emozioni a lungo attese. Conosco perfettamente l’orografia del pendio, ma il sentiero ormai si scorge appena. A quota 2000 devo fermarmi: il vecchio sentiero Paola è interrotto da piccole frane, alberi caduti, mughi semisepolti dalla neve; troppo pericoloso avanzare su pendii sopra i 40°, l’oscurità avanza, e la coltre supera i 10 cm.
Inebriato mi fermo alcuni istanti, come in estasi, in quel bianco senza confini; solo il fruscio dei fittissimi fiocchi sul KW che mi ripara dall’intensa precipitazione.
In questi pochi istanti è concentrata tutta la “rivincita” per le delusioni sofferte in tanti inverni rivieraschi, quando la mia bora uccideva ogni speranza.- Una scrollata di dosso al “bianco vestito” che mi faceva assomigliare ad un pupazzo di neve, e giù per il ripido pendio a cercare le mie precedenti orme che andavano cancellandosi nella bufera.
Divertenti ed appaganti le falcate quando il pendio si faceva meno ripido, ammorbidite dalla neve.-
Un esaltante “volo” nella penombra, ormai tendente all’oscurità, nel sentiero che mi faceva perdere quota velocemente, fra i tanti abeti e larici incappucciati che facevano da immobili spettatori.-
Quell’ora di pura euforia i 1000 mt di dislivello totale, fra salita e discesa, non hanno lasciato spazio alla fatica. Solo l’incalzante oscurità, ha potuto fermare l’inebriante corsa per appagare la grande inesauribile “voglia di neve”.-
A casa cm 3, dalle 19 alle 21 altri 6 cm , per un potale di 9.- Sul finire della nevicata -1 !!!
Troppo bello il regalo che la “mia” Valle ha fatto per i miei 40 anni di presenza lassù!!!
Giorgio.

Neve2000
09-10-2008, 18:40
con calma me lo leggerò tutto. salut..

Stefano90
09-10-2008, 18:43
letto tutto!!

bellissimo racconto, mi fai venire una gran voglia di neve eheh, ma quest'anno appena ci sarà l'occasione nel nostro appennino non la perderò! drink2

Franco52
09-10-2008, 19:12
cosa fa fare l'astinenza da neve? fa correre okkk//
bellissimo racconto che alla nostra età sono di altri tempi , ma sempre emozzionanti folletti//. drink2

Tom Piumazzo
09-10-2008, 19:57
Che bel racconto..mi vengono i goccioloni agli occhi..io attendo con ansia che arrivi la prima neve sul nostro bene amato Appennino cosi come tutti gli anni ogni volta che nevica (ma tutte le volte) prendo la macchina e mi lancio nella bufera.
Sono "fortunato" perche io faccio un lavoro che ogni volta che piove sono spesso a casa e in inverno quando qui sfortunatamente la maggior parte delle volte piove su spesso è sempre neve quindi non mi perdo mai la nevicata..che spettacolo.... folletti//. folletti//. folletti//. folletti//.

bento
09-10-2008, 20:37
Bellissimo Giorgio!!
Grande! okkk//

imported_Dany ERM
10-10-2008, 08:11
giuro! provo le tue stesse emozioni quando sono in attesa del primo fiocco dal cielo....

e sono le stesse sensazioni che esplodono quando lo vedo scendere!!

favoloso il tuo racconto Giorgio!!!
salut.. salut.. salut..

MeteoBizzuno
10-10-2008, 19:37
folletti//. folletti//. folletti//. ESTASIATO...ESTASIATO... folletti//. folletti//.

15-10-2008, 14:54
VOTO 10 compagno di riviera! mitico.. drink2

andrea_bo
15-10-2008, 23:45
grandissimo Giorgio.......m isono emozionato nel leggere il tuo racconto folletti//. folletti//. folletti//.